Capitolo Quattordici

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Finora non sono riuscita a trovare il tempo di scrivere, ma appena posso prometto che mi metto al lavoro. Riaggiornerò questo capitolo al più presto, scusatemi tanto per il ritardo
~Giu
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Quando tornarono dagli allenamenti Jungkook voleva soltanto andare a giocare a overwatch nella sua stanza, così si sarebbe concentrato sul gioco e avrebbe smesso di pensare a tutto il casino che stava succedendo. Invece fece appena in tempo a togliersi il giubbotto che Jin lo prese per un orecchio e lo portò in cucina per farsi aiutare. Jin lo mise all'opera, facendolo trottare in giro per la cucina e la dispensa per tutta la serata, e facendogli fare svariate cose, che il ragazzo eseguiva anche se di controvoglia. E ciò perché oltre ad essere infinitamente noiose per lui, quelle faccende gli davano troppo tempo per pensare e rimuginare. Il fatto che Taehyung non avesse avuto alcuna reazione ai suoi scherzi (di cattivo gusto ma sempre scherzi) gli aveva dato davvero un sacco di fastidio. Aveva cercato di attaccarlo nei campi dove sapeva che era più debole ma con scarsi risultati. Aveva cercato di farlo vergognare perché non era in forma come gli altri con l'escamotage del secchio, aveva rovinato i suoi capelli, ai quali il più grande teneva moltissimo, aveva cercato di farlo sfigurare...nulla.  Si consolava pensando che nessuno aveva le prove che fosse stato lui, anche se lo sospettavano, quindi l'avrebbe passata liscia. Però adesso doveva starsene buono per un po, per evitare di attirare l'attenzione su di sé, che un po' gli dispiaceva perché voleva trovare un modo per far incazzare il suo hyung. Così decise che per ora l'unica cosa che poteva fare era aspettare. Anche se avesse potuto agire cosa avrebbe fatto? Nemmeno lui lo sapeva, non aveva nessuna idea. 

Era troppo nervoso per avere idee. Davvero non capiva come mai Taehyung avesse occhi solo per Y/N in quel periodo. Sicuramente il Maknae aveva molte più probabilità di farla innamorare e ci sarebbe riuscito. E poi si sarebbe visto chi era il migliore. Ma ciò di cui non si rendeva conto è che non si sentiva in competizione con Taehyung, bensì con la ragazza. Ed era per questo motivo che tutte le supposte attenzioni che il maggiore aveva nei confronti di lei (e che solo Jungkook vedeva) lo innervosivano. Ma lui, cocciuto e inconsapevole nemmeno ci pensó. Stava svogliatamente aspettando che l'acqua bollisse, buttando di tanto in tanto un occhio alla padella e poi tornando a concentrarsi irrimediabilmente sulla tv quando sentì la porta aprirsi. Si girò e vide Tae che rientrava. Osservò mentre il più grande appoggiava la borsa, si toglieva il giubbotto, lo appendeva all'attaccapanni e poi riprendeva la borsa, salutava Jin e poi andava su senza degnarlo di un occhiata. Quando il maggiore non fu più in vista Jungkook rilasciò il respiro che non si era reso conto di aver trattenuto. Non fece nemmeno caso all'acqua che ormai bolliva, rimase imbambolato a fissare il punto da dove era andato via Tae. Solo dopo che Jin ebbe schioccato le dita almeno tre volte davanti al suo viso Jungkook ritornò con un sussulto alla realtà. Non aveva la più pallida idea di cosa gli fosse preso, sapeva solo che quando aveva visto il suo hyung l'unica cosa a cui era riuscito a pensare per almeno cinque minuti era quanto gli stessero bene quei capelli.

Lover Boys ~ VKOOKWhere stories live. Discover now