Capitolo Venticinque

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Ho ricorretto gli altri due capitoli, grazie mille a Kooky04 per avermi fatto notare degli errori, ilysm❤️
~Giu
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Le sera successiva erano tutti pronti per l'intervista, si erano messi in tiro e preparati per ogni tipo di domanda (o almeno così pensavano)
Uscirono con un po' di anticipo, così da potersela prendere comoda e si diressero verso la loro meta. Durante il viaggio Jungkook e Taehyung continuarono a esercitarsi. Non era la prima volta che facevano una cosa del genere eppure, per quanto potessero esserci abituati, erano nervosi. Parlare in pubblico li metteva sempre in soggezione, nonostante lo avessero ormai fatto innumerevoli volte. Quando arrivarono si sedettero in una piccola sala d'attesa, dato che non era ancora arrivato il loro momento. Di lì a poco arrivò anche Y/N, che iniziò a fare gli ultimi controlli perché tutto fosse perfetto. Dopo una decina di minuti, che tutti passarono a ripassare, li chiamarono e li fecero accomodare nella sala. Il pubblico eruttò in urla e applausi vedendoli entrare. Ciò fece sì che un piccolo sorriso si formasse sulle labbra del leader, che come di consueto si sedette vicino all'interivstarore, pronto a tradurre. La maggior parte delle domande fu sulla loro imminente pausa, con varie insinuazioni che smentirono subito. Tutti quanti cercarono di interagire e rispondere il più possibile. Dopo un po' però le domande iniziarono a essere dirette personalmente a determinati membri. Ce ne fu per tutti, dalle domande più innocue a quelle più infide.

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Ma la ciliegina sulla torta fu quando chiese a Jungkook dell'occhio nero. Ovviamente al fansign non era passato inosservato e prima o poi l'avrebbero tirato fuori, ma il maknae si era quasi completamente scordato dell'episodio, e non era pronto a rispondere a quella domanda. Cercò du mantenere la calma, e rispose che si era trattato di un incidente, e nulla di più. L'intervistatore però non sembrò convinto, e insistette, insinuando che il gruppo non fosse così coeso come voleva far credere; che forse era anche per questo che si volevano prendere una pausa, perché non riuscivano più a collaborare come gruppo. Jungkook si affrettò a negare tutto, di nuovo ma non sapeva cosa altro aggiungere. L'uomo sfruttò il suo silenzio per lanciarsi in altre supposizioni e, nonostante il ragazzo cercasse di parlare, l'uomo ormai viaggiava a ruota libera, coprendo con la sua voce quella sempre più silenziosa dell'altro. Quest'ultimo cercò di mantenere il controllo della situazione e alzò leggermente la voce per farsi sentire, ribadendo ciò che già aveva detto le due volte precedenti, ma nessuno riuscì a sentirlo.  L'uomo continuò imperterrito a punzecchiarlo e canzonarlo. Jungkook non sapeva più cosa dire, e guardò i suoi hyung con uno sguardo implorante, come a chiedere aiuto.

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Nel vedere lo sguardo implorante si Jungkook la rabbia che Taehyung stava cercando di controllare esplose. Non solo quell'uomo si era permesso di parlare male del gruppo, ma anche di mancare di rispetto a Jungkook. A questo punto, Taehyung, che fino a quel momento aveva parlato meno degli altri, si fece sentire.

TAE: mi scusi ma mentre lei parlava Jungkook stava cercando di risponderle. Qual è il senso di porre una domanda se poi non vuole sentire la risposta, ma le interessa solo quello che pensa lei? In più, non le è passato per la testa che, qualsiasi cosa fosse successa, non fossero affari suoi? Se anche quello che Jungkook ha detto non fosse vero ci sarà di certo un motivo per cui non vuole dirlo no? Capisco la curiosità ma dopo un po' dovrebbe anche essere in grado di capire l'antifona e cambiare discorso. Per finire, lei stava insinuando che l'equilibrio del gruppo fosse stato alterato da dei litigi. Davvero crede che in quasi sette anni tutto sia stato rose e fiori? Se anche avessimo avuto un litigio certo non sarebbe stata la prima volta, ma è normale litigare. Succede a chiunque, compresi i migliori amici. Siamo sette persone diverse e forse mi stupirebbe di più se fossimo sempre d'accordo su tutto. In ogni caso riusciamo sempre a risolvere tutto, perché la vera amicizia va al di là di stupide liti. Dicono che gli amici sono la famiglia che uno si sceglie, e infatti loro per me sono una seconda famiglia. Sono cresciuto al loro fianco, sono diventato chi sono adesso grazie a loro. Ci siamo sempre sostenuti a vicenda nei momenti più bui, e ci siamo sempre stati l'uno per l'altro quando le cose si facevano difficili. Il nostro percorso non è stato affatto facile, non lo è tuttora. Abbiamo trovato tanti ostacoli sulla strada, ma abbiamo imparato a sorpassarli insieme, facendoci forza a vicenda. Credo sia stupido insinuare che uno screzio possa dividerci, quando non ci sono riusciti problemi molto più grandi. Ora credo possa considerarsi soddisfatto rispetto a questa domanda.

Per un attimo in studio regnò il silenzio, poi il pubblico impazzì. Iniziarono a battere le mani, urlare e inneggiare il nome di Taehyung. L'uomo si ricompose e continuò a fare le domande, anche se con meno energia di prima. Si vedeva che si sentiva in imbarazzo, e Taehyung non riuscì a non sentire una punta di orgoglio. Finita l'intervista fecero appena in tempo a uscire dalla sala che Y/N li raggiunse. Taehyung si stava preparando mentalmente ad un cazziatone assurdo, invece la ragazza gli fece i complimenti.

Y/N: credo che PD-nim vorrebbe che ti facessi il predicozzo, ma onestamente? Quell'idiota se l'è meritato.

TAE: ma non si arrabbierà anche con te se non fai come dice?

Y/N: occhio non vede, cuore non duole. Quello che non sa non può ferirlo.

Disse con un sorriso sardonico e, dopo aver fatto un occhiolino a Tae, se ne andò. Jungkook abbracciò Taehyung, ringraziandolo per averlo aiutato, e il maggiore ricambiò l'abbraccio stringendolo forte a se. Dopodiché gli altri membri lo abbracciarono, dandogli delle pacche sulle spalle e ringraziandolo per le belle parole che aveva detto. Alla fine si strinsero tutti in un unico abbraccio, un abbraccio speciale.

Lover Boys ~ VKOOKWhere stories live. Discover now