XXII

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Passarono dei giorni, Jirou e Kaminari facevano la guardia agli altri due ragazzi, dormivano quasi sempre, tranne quando si alzavano per mangiare qualcosa senza mai incrociarsi. Decisero di tenerli separati per paura di quello che sarebbe potuto accadere tra i due. La ferita alla gamba di Kirishima si stava rimarginando bene, non c'erano segni d'infezione, aveva anche ripreso a camminare.

Una notte, Kirishima stava dormendo sul divano, quando venne svegliato da un rumore di passi. Vide Bakugou in piedi davanti a lui.

Lo stava fissando, aveva gli occhi impassibili, non c'era sgomento, non c'era amore, c'era solo un profondo odio. "Katsuki..." disse Kirishima come se si trovassi davanti ad un'apparizione divina, il quel momento per lui lo era, un angelo, una fenice risorta dalle ceneri. Kirishima tese una mano verso quella figura, sembrava vicina, ma non era mai stata così lontana dal suo cuore.

"Ti ammazzo" Bakugou saltò sopra Kirishima "Mi hai mentito per tutto questo tempo, mi hai tradito", mise le mani attorno alla gola di Kirishima e iniziò a stringere, Kirishima cercava di liberarsi, ma Bakugou era forte, sembrava guidato da un demone "Katsuki, ti pre...", "Sta zitto! Mi hai preso in giro fin dall'inizio, tu non volevi essermi amico, io ero solo il tuo mezzo per arrivare a Kurogiri, non è vero? Mi hai usato, mi hai plagiato, mi hai ingannato, con una tale disinvoltura, sei un mostro".

Gli occhi di Bakugou erano pallidi, non luccicavano, non c'era nessuna emozione. Kirishima cercava di liberarsi, voleva almeno chiedere scusa a Bakugou, non voleva il suo perdono, voleva solo dirgli che gli voleva bene, ma capiva il suo odio e sarebbe sparito, avrebbe fatto tutto quello che voleva il biondo. Si rese conto che Bakugou non provava niente, dovevano averlo torturato a morte, era colpa sua se aveva passato quei momenti, come poteva Bakugou continuare ad amarlo dopo tutto che gli aveva fatto?

Kirishima smise di lottare e si arrese a Bakugou, che continuava a stringere sempre di più, non riusciva più a parlare, gli mancava il fiato, lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e chiuse gli occhi, voleva conservare fino agli ultimi istanti solo il ricordo di quel dolce ragazzo imprigionato in una vita che non aveva potuto scegliersi, le sue parole in quel momento erano come coltelli affilati.

"Mi stai sentendo cazzo? Mi hai fatto male, mi hai illuso, mi hai fatto credere di tenere a te, mi hai fatto credere che tu tenevi a me, mi hai fatto credere che mi amassi, non volevo avere niente a che fare con le persone, le persone tradiscono, dovevo aspettarmelo, nessuno vuole stare con me."

"Bakugou..." Jirou e Kaminari entrarono in quel momento nella stanza, Jirou fece un passo verso di lui tendendo la mano per fermarlo, ma Kaminari la bloccò senza dire nessuna parola, Jirou lo guardò, aveva un'espressione seria, ma era rilassato.

"Bastardo, mi sono illuso fino al punto di innamorarmi di te, perché ti amo" la presa di Bakugou, si fermò, continuava a stringere il collo di Kirishima, ma la pressione non aumentò ulteriormente. Il suo volto cominciava a essere solcato dalle lacrime "Mi hai fatto male, cazzo quanto male ho provato, sapere che mi avevi mentito per tutto quel tempo mi ha fatto più male delle torture. Ma il mio cuore per qualche motivo non mi dava pace, volevo dimenticarti, ma avevo la tua immagine fissa nella mente e per qualche motivo speravo che tu stessi bene." Kirishima sentì le lacrime calde di Bakugou cadergli in faccia, lentamente la presa sul suo collo stava diminuendo, poteva respirare, ma non ci riusciva, le parole di Bakugou gli toglievano aria vitale. La voce di Bakugou si fece ancora più forte, stava urlando, ogni tanto la sua dolce voce roca era alternata da degli striduli di sfogo "Volevo vederti un'ultima volta, rivederti e chiederti se per tutto quel tempo mi avevi solo mentito. Perché un angolo del mio cuore crede ancora in te nonostante tutto, non volevo credere alle parole di quelli, perché io ti conoscevo, una piccola parte del mio cuore ancora spera di stare con te per il resto della mia vita, maledizione." Si strinse le spalle, continuò a piangere e cadde con il viso sul petto di Kirishima. Kirishima pianse anche lui e con la delicatezza di una piuma, abbracciò Bakugou.

"Katsuki, prometto che non avrò più segreti per te, ti racconterò ogni cosa, ogni minimo particolare della mia vita. Se vorrai passare con me tutta la tua vita, io ci sarò. Ci sarò sempre, perché è quello che voglio anch'io. Se un giorno ti stancherai, se non vorrai più vedermi, io me ne andrò, anche se non sarebbe quello che vorrei io, lo farò per te. Sarò il tuo amico, il tuo confidente, il tuo fidanzato, una spalla su cui piangere, un sacco da boxe su cui sfogare la rabbia, una compagnia con cui condividere i momenti felici, un forziere che conserverà tutti i ricordi gioiosi, un'armatura che ti difenderà, una persona che ti amerà per sempre."

Kaminari prese Jirou e tornarono in camera insieme, mentre si scambiavano sorrisi, lasciarono da soli Kirishima e Bakugou in quel dolce momento d'intimità.

"Devi promettermi, che resterai con me, anche se proverò ad allontanarti, anche se ti urlerò contro di andartene, non dovrai mai lasciarmi." Kirishima sentendo queste parole pronunciate da qual ragazzo che tanto amava, pianse ancora più forte e strinse Bakugou, che tossì leggermente per il dolore alle costole che provava, Kirishima allentò appena la presa. Si addormentarono abbracciati, dopo essersi sfogati e aver pianto lacrime liberatorie.

Bakugou si svegliò dopo un paio d'oro e andò da Jirou e Kaminari. "Jirou, Kaminari, ho da parte delle identità che avevo preparato per ogni evenienza, dobbiamo scappare, qui non siamo al sicuro."

Jirou e Kaminari si guardarono e scambiarono un sorriso d'intesa "Lo sappiamo ed è per questo che abbiamo svuotato i conti di Kurogiri e li abbiamo messi in diversi conti bancari in tutto il mondo, saranno impossibili da rintracciare, abbiamo un bel gruzzoletto donato da Kurogiri per tutto il disturbo che ci ha creato. Li abbiamo divisi equamente in due parti, ecco, queste sono le coordinate di tutti i vostri conti correnti." Jirou diede a Bakugou un foglio con dei codici alfanumerici. "Questo vuol dire che ci separeremo?" chiese Bakugou.

"Beh, io e la mia fidanzatina, non vogliamo avere voi piccioncini piantagrane in mezzo ai piedi..." Jirou tirò a Kaminari una gomitata sullo stomaco. "Scusa Bakugou, abbiamo deciso di cambiare vita e andare a vivere in India, con tutti i soldi che abbiamo possiamo incontrarci in qualunque parte del mondo, quando vogliamo. Abbiamo l'aereo tra mezz'ora, dobbiamo muoverci per andare all'aeroporto, prenditi cura di Kirishima, e non ferirlo".

"Ah, sarebbe meglio fare a lui questa raccomandazione. Cercate di tenere il vostro culetto al sicuro" disse Bakugou, non era il tipo di baci e abbracci, e nemmeno Kaminari. Uscirono, lasciando Kirishima riposare, ma si ripromisero di incontrarsi ogni anno.

KiriBaku : "Nero come la notte, rosso come il fuoco".Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora