Domenica mattina, Bakugou si svegliò e trovò Kirishima che dormiva tra le sue braccia, nascondendo il viso nel suo petto, notò una fascia bianca che gli avvolgeva la testa. Poi, si ricordò che la sera prima non lo aveva visto rientrare. Che cosa era successo? Chi aveva osato alzare un dito sul suo compagno? Ispezionò meglio quella fascia e vide una macchietta di sangue. Iniziò a sentire il sangue andare alla testa, si stava agitando, doveva sapere chi fosse il colpevole. "Eiji, ehi Eiji, svegliati, forza, cosa ti è successo, perché hai la testa fasciata?". Con qualche lamento Kirishima confabulò una risposta "Mmm.... Mi hanno tirato un boccale di birra in testa". "Che cazzo è successo? Chi è stato?" chiese Bakugou. "Ieri, mentre stavamo per chiudere il pub è iniziata una rissa tra alcuni clienti, mi sono messo in mezzo per fermarli e mi hanno colpito" disse Kirishima ancora con gli occhi chiusi. "Lo vado a picchiare!" disse Bakugou, mentre stava per uscire dal letto e radere al suolo Tokyo. Kirishima lo afferrò "Perché ti scaldi tanto? Non è successo niente, torna qui". "E se ti fosse successo qualcosa?" chiese Bakugou in preda alla rabbia. "Ma non è successo, io sto bene". "Sei un incosciente. Devi stare attento. Potrei uccidere chiunque alza un dito contro di te. Perché io non voglio che ti succeda niente. Vorrei proteggerti sempre, comincerò a venire al bar tutte le sere. Perché io ti amo". Kirishima si svegliò di soprassalto e si mise davanti a Bakugou prendendo il suo viso tra mani "Cosa hai detto? Ripetilo, per favore, voglio sentirti". "Ho detto che sei un incosciente" disse Bakugou cercando di eludere la domanda. "Dopo quello" incitò Kirishima. "Ho detto che potrei uccidere chiunque alzi un dito su di te", "Ancora non ci siamo, ancora dopo quello" Kirishima aveva delle lacrime di gioia che iniziavano a sgorgare dagli occhi. Bakugou iniziò a piangere per sfogarsi "Ho detto che ti vorrei proteggere sempre, perché ti amo e non voglio che ti succeda niente" stava quasi urlando.
Kirishima iniziò a baciare Bakugou, era un bacio profondo, nascondeva un significato che mille parole non sarebbero in grado di esprimere. Passarono la domenica, insieme, passeggiando per il centro città mano nella mano.
Lunedì andarono a scuola insieme. Il pomeriggio si salutarono, Bakugou doveva consegnare la busta con l'identità segreta, aveva deciso di non dirlo a Kirishima e si ripromise che quella sarebbe stata l'ultima volta. Dopo sarebbe subito corso a casa di Kirishima, gli avrebbe proposto di scappare dal Giappone insieme e ricominciare tutto da capo, da tempo avrebbe voluto farlo, stava già iniziando a pianificare dove andare a prendere i biglietti del treno e cosa mettere in valigia, voleva partire la sera stessa. Aveva iniziato a fantasticare su un album con i ricordi che avrebbero creato, sulle fotografie che avrebbero scattato insieme nei vari luoghi che avrebbero visitato, sarebbero potuti andare dovunque avessero voluto, vivere per strada, mangiare insieme il ramen, passeggiare per mano nei parchi. La loro storia sarebbe iniziata finito quell'ultimo lavoro, la prima pagina di un libro bianco, che attende solo qualcuno che inizi a scrivere. Questa volta era lui a decidere, non si sarebbe più lasciato trasportare dalla corrente senza reagire, questa volta lui era il padrone del suo destino.
Certo, c'era la possibilità che Kirishima rispondesse che non voleva seguirlo, ancora non si capacitava di come un ragazzo come Kirishima avesse visto del buono in lui, di solito tutti scappavano. Amava il lato cocciuto e bonaccione di Kirishima, amava tutto di lui. Cosa avrebbe fatto se Kirishima avesse rifiutato? Beh, avrebbe potuto legarlo e portarlo dietro con la forza, no, no, no, anche se... Non sarebbe stata una cattiva idea. No, avrebbe lasciato a Kirishima la libertà di scelta, una cosa era sicura, voleva stare insieme a lui, Kurogiri non gli avrebbe più permesso di rimanere in Giappone, avrebbe trovato un modo per rivederlo.
Prese la busta e si diresse nel luogo indicato, più velocemente possibile, si addentrò in un vicolo cieco e mise la busta all'interno di un portalettere. Finalmente, quella brutta storia era finita, ci avrebbe messo una pietra sopra.
All'improvviso 5 uomini, di stazza considerevole, lo circondarono. "Kastuki Bakugou devi venire con noi." "Chi cazzo siete per dirmi cosa devo fare?" rispose Bakugou, frustrato, "Hai già creato abbastanza problemi al Capo, ci ha ordinato di portarti da lui vivo, ma non esiteremo a usare la forza".
Bakugou capì immediatamente di trovarsi in pericolo, c'era di nuovo dentro fino al collo, pensava che fosse finita, invece Kurogiri rimaneva nella sua vita con la forza, ed era un ospite non voluto. Cominciò a pensare alle possibili opzioni. Prima la fuga, ma fuggire è da conigli, e non gli sarebbe stato comunque concesso. Seconda obbedire senza fiatare, ma non era nel suo stile. Terzo, anche se sapeva che sarebbe andata a finire così, combattere. Aveva vinto diverse risse anche con ragazzi più grandi, e avrebbe venduto a caro prezzo la sua pellaccia. "Se ci tenete, venite a prendermi" disse, mentre gli occhi s'illuminavano e il sangue cominciava a scorrere più velocemente.
Un uomo si avvicinò per afferrarlo, ma Bakugou lo schivò abbassandosi, e lo colpì assestando un pugno sotto la mandibola, e una ginocchiata all'inguine. Lo aveva messo fuori gioco, era stato facile. "Ah, se siete tutti così deboli, non mi farete nemmeno un graffio".
I quattro uomini rimanenti lo circondarono e iniziarono a picchiarlo, Bakugou cercò di schivare i loro colpi, riuscì a metterne a segno qualcuno dei suoi, ma venne improvvisamente colpito alla schiena, poi al ginocchio destro, ciò provocò un dolore lancinante, come se qualcosa di fosse rotto. Bakugou stava cercando di trattenere le urla, ma non riusciva a rimettersi in piedi, il ginocchio cedeva ogni volta che ci caricava il peso. Seguì un colpo alla nuca, e cadde, mentre perdeva conoscenza, sentì altri colpi alle costole che cominciavano a scricchiolare. Il suo ultimo pensiero prima di svenire andò inevitabilmente alla faccia spensierata di Kirishima, non sapeva se lo avrebbe più rivisto.
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KiriBaku : "Nero come la notte, rosso come il fuoco".
DiversosNel Giappone contemporaneo vivono due ragazzi Bakugou e Kirishima. Nonostante i loro caratteri siano diametralmente opposti, i loro destini s'intrecciano irreversibilmente. La dolcezza di Kirishima tenterà di sciogliere il cuore di Bakugou, mentre...