Ex's and Oh's | Scorose

2. finzione o realtà?

La piattaforma 9¾ era gremita di gente come non mai e Albus faticava a trovare la sua famiglia dopo che si era allontanato di pochi metri per andare in bagno.
Ogni anno la stessa storia, l'arrivo di Harry Potter accompagnato da Ginny Weasley causava una folla indefinita di persone eccitate che li circondava impedendogli di muoversi o di cercare i suoi amici.

A volte essere figlio di una celebrità era una vera e propria spina nel fianco.

Sgomitando a destra e a sinistra riuscì finalmente a raggiungere il manipolo di chiome rosse che spiccava in mezzo alla folla come piccole rose in un campo di erbacce.

«Al! Ma dov'eri finito?» esclamò Lily vedendolo arrivare con il fiatone e un diavolo per capello, tuttavia il fratello la ignorò bellamente e puntò l'indice verso il padre.

«Tu non verrai mai più in stazione con noi.» asserì alzando il mento nella sua direzione come a sfidarlo.

Il padre scoppiò a ridere prima di scompigliargli i capelli e farsi sommergere da un mega abbraccio da parte della piccola della famiglia.

Albus si sporse in avanti per vedere oltre le spalle di suo padre e finalmente lo vide. Lucido e splendente come se fosse stato appena dipinto, Hogwarts Express sbuffava fumo bianco ad intermittenza dalla ciminiera e di tanto in tanto produceva dei rumori parecchio inquietanti per un treno così vecchio. Eppure lui rimase parecchio tempo ad osservarlo curioso, quasi quella fosse la prima volta in cui lo vedeva.

Su quel treno ne aveva combinate di tutti i colori, aveva incontrato Scorpius per la prima volta, aveva condiviso con Rose le sue paure riguardo al venire smistato in Serpeverde e aveva visto Lily guardarlo ammirata mentre le raccontava tutto quello che avrebbero potuto fare una volta arrivati a scuola.

Il settimo anno stava per iniziare e lui, che fino a pochi giorni fa si sentiva oltremodo entusiasta, ora sembrava aver perso la voglia di tornare tra i banchi.

Tra il marasma di gente che si era creato accanto a loro, gli parve di vedere anche un ciuffo biondo talmente chiaro da essere inconfondibile e si chiese perché mai Scorpius non fosse ancora venuto a salutare lui e la sua famiglia come faceva ogni anno da...beh, anni.

Tossicchiò e per poco non si prese un infarto quando una nuvola rossa di capelli ricci gli finì dritta in faccia e il suo busto venne stretto con talmente tanta forza che temette di morire soffocato. Hugo Weasley lo stava abbracciando come se non lo avesse visto per mesi interi. Con l'estate era diventato ancora più robusto e forte, poté constatare, ma continuava a non rendersi conto che le sue pacche sulle spalle fossero un po' troppo forti per un tipo mingherlino come Albus.

«Rose?» chiese non appena riuscì a respirare nuovamente.

«Mah, è ancora un cadavere per via del tuo amico, a proposito gli hai fatto i miei complimenti per essere stato selezionato dai Cannoni?, boh, si sara rifugiata da qualche parte sul treno, hai visto Lily?, quast'anno-»
Assieme alla sua assoluta incapacità di dosare la forza anche la sua parlantina non era migliorata affatto e così Albus si trovò costretto ad interromperlo prima che gli vomitasse addosso tutto quello che stava pensando in quel momento.

Guardandosi intorno improvvisamente capì perché Scorpius avesse preferito far finta di non vederlo. Affrontare i Weasley al completo come se non fosse successo nulla sarebbe stato troppo perfino per un tipo come lui.

«Famiglia, io vado» annunciò a tutti e a nessuno mentre recuperava il suo bagaglio e la sua civetta. Salutò un'ultima volta sua madre e suo padre, diede un bacio agli zii e si diresse a grandi falcate verso il primo vagone che vide.

Salito sul treno si concesse un sospiro prima di iniziare a cercare la sua cuginetta preferita che sembrava essere stata inghottita dal silenzio. Per tutta l'estate era stata a tratti assente ed era capitato spesso che cadesse dalle nuvole nel bel mezzo di un discorso, ma lui non aveva neanche minimamente pensato che di lì a poco avrebbe interrotto la sua relazione tutta fiori e cuoricini con Scorpius.