16. questa volta niente di più

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A Hogwarts non aveva mai fatto così caldo prima d'ora, di questo Rose Weasley ne era più che certa. La temperatura all'interno dell'aula del terzo piano era a dir poco elevata e persino i quadri iniziavano a risentirne, ma due studenti dall'aria concentrata non sembravano farci particolarmente caso.

Rose Weasley osservava Scorpius Malfoy girare il mestolo all'interno del calderone pieno fino all'orlo di un liquido violaceo con aria compiaciuta.
«Perfetto, ora gira tre volte in senso antiorario» istruì allontanandosi per recuperare nella sua borsa una bottiglietta d'acqua.

Nell'aula imperversava il caldo e Rose iniziava a considerare seriamente l'idea di rimanere in reggiseno, tanto l'unico a vederla sarebbe stato Scorpius e non sarebbe stato nulla di nuovo... Scacciò immediatamente l'idea al pensiero di quando imbarazzo avrebbe provocato e che cosa avrebbe pensato un insegnante passando di lì.

«Quanto dobbiamo aspettare?»

«Un'oretta circa, hai gli allenamenti tra poco?» chiese preoccupata.
Il fatto che potesse dover correre al campo da Quidditch le era completamente sfuggito di mente quando aveva progettato i giorni per le ripetizioni.

«No, oggi siamo in pausa.» Scorpius le regalò un breve sorriso prima di finire di girare la pozione come gli era stato indicato.

Rimasero in silenzio per alcuni minuti e Rose si sorprese a sentirsi così bene in compagnia Scorpius, molto più di quanto lo fosse stata nell'ultimo periodo. Lo stava riscoprendo pian piano e in cuor suo sapeva di non aver sbagliato a prendere quella decisione così drastica a fine estate.

La pozione doveva essere lasciata a riposare per un po' perciò si lasciò scivolare lungo la fredda parete dell'aula fino a sedersi sul pavimento in cerca di un po' di frescura.

Scorpius sedendosi al suo fianco sospirò passandosi una mano tra i capelli biondi sudaticci e chiuse gli occhi stancamente. Non erano state settimane facili per il Serpeverde, da una parte gli allenamenti con i Cannoni di Chudley si erano intensificati notevolmente, dall'altra aveva fatto i salti mortali per far capire ai suoi migliori amici il suo punto di vista.

Erano passati alcuni giorni dalla scenata di Albus  e nonostante quest'ultimo continuasse a riservargli occhiate dubbiose Scorpius era convinto che avesse ormai accettato la situazione. In ogni caso, Al si sarebbe dovuto adeguare perché non era pronto a lasciare andare anche quello straccio di rapporto che aveva instaurato con Rose.

La Grifondoro sorrise nel vederlo così rilassato e di riflesso posò la testa sulla sua spalla sentendo Scorpius trattenere il respiro ma non ci diede particolare importanza.

Rose si chiese se tutte le sue amiche di sentissero andare al fuoco al solo pensiero di toccarlo e se fosse normale per due amici come loro ritrovarsi in una posizione così intima.

«Scorp...» Lo chiamò piano alzando lo sguardo sui suoi occhi e trovandoli già fermi ad osservarla curiosi. «Mi piace il fatto di essere amici.»

Bugia.
Enorme bugia.

Scorpius le sorrise dolcemente e Rose si accorse solo in quel momento di quanto in realtà si trovassero vicini.
Prima che potesse anche solo formulare un pensiero decente il suo viso si era già avvicinato ulteriormente alle labbra del ragazzo e non accennava a tirarsi indietro.

Sarà stato il calore, sarà stato l'odore inebriante della pozione a pochi passi da loro o il profumo di Scorpius che le riempiva le narici, fatto sta che Rose Weasley bramò le labbra di Scorpius come non le era mai capitato prima. 

Si trovava talmente vicina che se si fosse fatta avanti di due centimetri lo avrebbe baciato. E lo avrebbe fatto veramente con gli occhi già chiusi e le labbra già frementi al pensiero di ricongiungersi con le sue, se Scorpius non si fosse spostato di scatto come scottato.

«Non possiamo.» le parole del ragazzo la colpirono come un pugnale puntato dritto al suo cuore. Spalancò gli occhi allontanadosi di colpo e annuendo a occhi bassi.

Qualcosa dentro di lei si spezzò e la certezza che fossero solo amici che tanto aveva cercato di preservare fino a quel momento si distrusse proprio davanti ai suoi occhi.

Scorpius si alzò in piedi velocemente pulendosi i pantaloni dalla sporcizia del pavimento e si voltò a guardarla dubbioso.

Rose si posò una mano sul petto nel vano tentativo di arrestare la corsa furiosa che il suo cuore sembrava aver intrapreso proprio in quel momento. Aveva voglia di piangere e di sotterrarsi per la figuraccia appena fatta.

Ho provato a baciarlo, dannazione!

Sentiva lo sguardo del Serpeverde bruciarle addosso ma non era ancora pronta ad affrontare i suoi occhi perciò, alzandosi in piedi, si avvicinò al calderone cercando di indossare la sua maschera di indifferenza che aveva costruito con tanta fatica negli anni.

«Si si, controllo se è pronta» la voce non le uscì sicura come avrebbe voluto, anzi, più che una conferma suonò come una preghiera e si chiese se anche Scorpius lo avesse notato. Gli lanciò una breve occhiata giusto per essere certa che non fosse scappato e che fosse ancora lì con lei nonostante quello che era appena successo, ma lui parve non averci fatto troppo caso.

Il ragazzo era ancora appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate sul petto ma sembrava avere la testa completamente da un'altra parte. Anche in quell'occasione era bello da star male, con la camicia bianca a fasciargli il petto accentuando le linee ben definite degli addominali, i capelli biondi scompigliati e gli occhi azzurri luminosi.

Scorpius era bello davvero e lei ne era inesorabilmente attratta anche se non avrebbe dovuto. Quello sarebbe dovuto essere un nuovo inizio per loro, una nuova occasione per cercare di essere amici che però inuziava a starle improvvisamente stretta e si rese conto di volere di più.

Voleva di più e quel più implicava Scorpius a tutti costi, le loro giornate passate insieme a parlare di tutto e di niente e soprattutto implicava tanti, tantissimi, baci.

Si sentiva vulnerabile ora che si ritrovava priva della sua solita maschera di indifferenza come se il muro che separava i suoi sentimenti alla vista degli altri fosse stato appena distrutto in mille pezzi. Fin da quando si erano conosciuti la prima volta l'unica persona con cui non era mai stata in grado di nascondersi era stata proprio Scorpius.

Era bello avere qualcuno con cui essere sempre se stessa, un complice in ogni cosa, ma ora quella stessa complicità si stava rivelando un'arma a doppio taglio.

Scorpius la guardò per un po' avvicinandosi di qualche passo e passandosi una mano tra i capelli biondi sospirò.
«Dico sul serio, Rose, amici questa volta, niente di più.»

Ed eccolo, il rumore di un cuore che si spezza definitivamente sotto il peso di parole sincere, crac.

Prima o poi avrete delle gioie, ve lo giuro🙏

Ex's and Oh's | Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora