9. egoista del cazzo

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«Sai che c'è Albus, io avrò sbagliato ma anche lei ha le sue colpe. I miei genitori mi hanno sempre insegnato che se c'è un problema bisogna parlarne e trovare una soluzione insieme. Insieme, che diamine! Ma no, lei si è altamente fregata dei miei sentimenti e ha deciso che l'unica soluzione possibile fosse la sua.» sbraitava  Scorpius Malfoy infuriato nel dormitorio Serpeverde alle 7.30 della mattina mentre un Albus Potter decisamente ancora nel mondo dei sogni si infilava la cravatta verde-argento al contrario annuendo di tanto in tanto senza prestare realmente attenzione agli scleri del suo migliore amico. 

«Non mi parla per settimane intere, io vado in paranoia, mi deprimo, non riesco a guardarla in faccia per più di dieci secondi e poi salta fuori che è tutta colpa mia e che lei non si è degnata di darmi una risposta perché troppo occupata a farsi le sue pippe mentali. Me ne avesse parlato, maledizione!, me ne avesse parlato avrei potuto sistemare tutto!» esclamò lanciando un'occhiata al suo compagno di stanza per controllare se fosse pronto.
Vedendolo seduto sul letto in procinto di riaddormentarsi lo strattonò per il braccio e lo spinse verso la Sala Comune.

«È solo un'egoista, ecco cosa. Ho sbagliato, lo riconosco, non ne sapevo nulla, ma ho sbagliato. Avrei dovuto prestarle più attenzione, mi sono fatto prendere la mano da tutte quelle proposte, ma resta il fatto che è un'egoista del cazzo.»

«Buongiorno!» disse Violet aggiungendosi al gruppetto che si dirigeva in Sala Grande per poter fare colazione. Albus rispose con un grugnito passandosi una mano sul volto stanco dopo una nottata in bianco passata ad ascoltare gli sproloqui di Scorpius che continuava a lamentarsi mentre il biondo la ignorò.

«Ti sembra possibile che debba essere sempre io il mostro brutto e cattivo che la fa soffrire?»

«Si sta ancora lamentando per Rose?» sbuffò la Serpeverde prendendo a braccetto Albus che si ritrovò ad alzare gli occhi al cielo confermando. 

«Evidentemente tutta la notte non gli è bastata, ma perlomeno adesso ha trovato un altro passatempo invece di farsi ogni essere vivente con una vagina di questa scuola.» sbadigliò mettendosi distrattamente una mano davanti alla bocca.

«Albus! Non essere volgare! Stai parlando con una signorina d'altronde.» lo prese in giro lei divertita.

«Ma fammi il piacere, Degeneres, a volte mi chiedo dove tu abbia imparato a parlare come uno scaricatore di porto pur rimanendo sempre elegante e raffinata. Voi famiglie purosangue siete inquietanti.»

Violet gli fece l'occhiolino prima di raggiungere Scorpius pochi passi più avanti che non aveva smesso neanche un secondo di lamentarsi. 

«Forse dovreste solo mettere da parte le vostre divergenze e trovare-» provò a suggerire la ragazza ma dallo sguardo che le lanciò Scorpius capì che non ci sarebbe stato nessun compromesso.

Al primo anno, quando aveva incontrato Rose insieme ad Albus l'aveva trovata insopportabile, troppo fredda e perfetta, non sopportava il genere di persona capace di mostrarsi sempre imperturbabile. 

Accanto al Malfoy però, l'aveva vista aprirsi un po' e mostrare la sua vera natura. Non erano mai diventate amiche (sospettava di non stare particolarmente simpatica alla Weasley), tuttavia Violet aveva imparato ad apprezzarla con il tempo per questo appoggiava in pieno la sua scelta per quanto sofferta.

Non abbiamo certo bisogno di un uomo per andare avanti...

«Io con lei non voglio trovare proprio niente! Che venisse lei a parlarmene visto che è stata lei a decidere di chiudere con me. Ormai l'ho quasi completamente superata...» decretò Scorpius alzando il mento superbo, la mascella indurita e lo sguardo che vagava sul tavolo di Grifondoro.

Ex's and Oh's | Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora