D E E P W E B
C A P I T O L O X X
Non attese mai la risposta di quel ragazzo, in qualche modo una parte di lui sapeva che non sarebbe arrivata. Aveva riposto il cellulare e nonostante tutto, aveva momentaneamente messo da parte anche il laptop, poggiandolo al lato opposto del letto, sulla fredda trapunta verdognola. Improvvisamente la voglia di starsene semplicemente a letto gli era passata. Aveva voglia di uscire per andare da qualche parte nonostante non gli fosse chiaro neanche dove volesse andare. Erano passati solo un paio di mesi da quando quella di quel giorno poteva essere considerata la sua routine ma da quando aveva iniziato a lavorare per Seokjin, compiere le sue mansioni da casa gli appariva un po' come noioso, oltre a fargli riaffiorare ricordi che voleva solo seppellire sotto la sabbia. Impiegò qualche minuto per recarsi in cucina e per prendersi un bicchiere d'acqua e quando perfino la sua gola ottenne il briciolo di sollievo richiesto, svuotò la poca acqua che non gli andava di bere nel lavello, prima di recarsi nuovamente nella sua camera. Mentre percorreva i passi lungo il corridoio, si ricordò che sarebbe stato meglio per lui connettersi quanto prima al sistema di video sorveglianza di Hoseok, almeno per scongiurare una minaccia che sperava di non veder mai essere portata a termine. Aveva studiato a lungo i messaggi che erano arrivati al ragazzo fino a quel momento da un numero sconosciuto che, a quanto pareva, non era stato ancora rintracciato neanche dall'equipe di tecnici che come lui lavorava sotto le dipendenze di Seokjin. I primi giorni che aveva passato a tenere sotto controllo quel cellulare, aveva notato che quei messaggi arrivavano in base a differenti tempistiche: talvolta arrivavano ininterrottamente uno dopo l'altro nel giro di un tempo che oscillava dai venti ai trenta minuti, poi sembravano subire una battuta d'arresto che durava un paio di ore e alla fine, molto spesso dopo il calare della notte, riprendevano. Li aveva seguiti per diversi giorni sperando che questi disegnassero una presunta routine del persecutore dal momento che, in un primo momento, Yoongi come Seokjin, aveva ipotizzato che le ore di silenzio assoluto potessero essere spiegate da un'eventuale lavoro o da un ipotetico impegno che giornalmente quella persona aveva ma le pause non seguivano mai lo stesso schema e soprattutto, non coprivano mai sempre le stesse fasce orarie. Tuttavia, però, dal momento che lo stalker aveva scoperto quasi subito della richiesta di aiuto che Hoseok aveva fatto a Seokjin, l'hacker non poteva neanche escludere il fatto che quella mossa potesse essere voluta e che in realtà, essa possedesse lo scopo di depistarlo, impedendogli quindi di arrivare a tracciare quelle che sarebbero state delle abitudini che avrebbero potuto aiutarli ad incastrare un'eventuale sospetto. Yoongi non aveva mai avuto il permesso del suo capo per potersi occupare anche della persona che perseguitava Hoseok, più volte aveva pensato di fare arbitrariamente una ricerca ma era finito col ricredersi perché non voleva essere d'impaccio al team – rischiando di contaminare delle prove – che di fatto, era stato chiamato ad occuparsi di quella figura ancora totalmente avvolta nel mistero. Il giovane hacker, al contrario, era stato chiamato a fare qualcos'altro, oltre che a tenere sotto stretta osservazione Hoseok e per quanto più tempo gli era possibile; come una sottospecie di guardia del corpo avrebbe dovuto premurarsi di bloccare la strada a chiunque avesse pensato di entrare in casa del rosa quando lui non era presente. Effettivamente però, se davvero qualcuno avesse deciso di entrare all'interno di quell'abitazione senza il permesso di Hoseok, attraverso le telecamere, Yoongi avrebbe potuto ottenere facilmente un filmato che gli avrebbe mostrato, nella maggior parte dei casi, almeno la figura del persecutore in questione, o al massimo, di qualcun altro che avrebbe avuto poi l'onere di dover spiegare per quale motivo si trovasse all'interno di quella casa.
STAI LEGGENDO
𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴
Fanfiction| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 - 𝚆𝚘𝚛𝚍𝚜: 𝟷𝟼𝟾𝚖𝚒𝚕𝚊 | Un livello di conoscenze ridotto in merito a ciò che internet - nella buona e nella cattiva sorte - può offrire alla collettività, ha sempre stimolato il pensiero critico di Yoongi fino a spingerlo...