--- CAPITOLO XXXVII ---

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D E E P W E B

C A P I T O L O X X X V I I





Yoongi aveva osservato Hoseok avvicinarsi al tavolo dietro cui era seduto con indosso un'aria che gli parve indecifrabile: pareva sorpreso e scosso, felice e intimidito allo stesso tempo, e il tutto era racchiuso da un visibile desiderio di mostrarsi coraggioso. L'hacker lo trovò forte seppur accerchiato da incertezze, oltre che dalla paura di subire le conseguenze di ciò che aveva fatto. O forse ancor di più, ciò che Yoongi stesso avrebbe potuto pensare di lui. Quando il più giovane arrivò davanti a loro, si sforzò di mostrare un sorriso allegro nonostante ogni cosa nel suo stomaco, si stesse agitando compulsivamente. Non si voltò in direzione di Yoongi per osservarlo, piuttosto concesse prima un cenno al migliore amico, poi un cordiale e affettuoso saluto a Jungkook, e soltanto alla fine, con le gote lievemente imporporate e il capo chino, bisbigliò un saluto al soggetto del suo disagio. ― Perché non beviamo qualcosa?! ― Propose l'unica persona vicina al tavolo, consapevole di ciò che stava determinando quel tipo di clima.

― Jiminie, abbiamo già bevuto tanto. ― Gli rispose Hoseok, non perché realmente non fosse intenzionato a consumare altro, ma solo per paura che l'amico potesse utilizzare quel pretesto come scusa per lasciarlo lì, da solo. Ma scannerizzando quello stesso pensiero, pochi attimi dopo, il giovane si rese conto di aver perso il coraggio col quale a fatica, credeva di essersi munito. ― La notte è ancora giovane, Hobi. E poi sarebbe strano non farlo proprio ora che abbiamo anche compagnia, non trovi? ― La conversazione cadde lì e Jimin, esattamente come l'amico aveva ipotizzato, a seguito di quelle parole si apprestò ad allontanarsi dal tavolo per prendere altre due bibite dopo aver rivolto un'occhiata complice a Jungkook che ad essa, non poté far altro che mostrare confusione.

Il più piccolo del gruppo di fatto, appariva in quel momento agli occhi di tutti come il vero e proprio ritratto dell'incoscienza. Al contrario di Hoseok infatti, Yoongi non aveva mai rivelato a nessuno ciò che era successo, o nel suo caso e per meglio dire, ciò che il minore aveva voluto fargli vedere. Ma propenso a scavalcare ogni possibile dubbio, Jungkook decise di non soffermarsi troppo sulle stranezze dei due ragazzi, preferendo invece dimostrarsi cordiale con l'ultimo arrivato. ― Hoseok-hyung, non stare li. ― Marcò con un sorriso gentile prima di protendersi verso la sedia posta tra lui e Yoongi per farla più indietro ― Siediti pure. ―

Hoseok rivolse al ragazzo un cenno di gratitudine e sollevato dall'attenzione ricevuta, poggiò la mano sullo schienale della sedia per raddrizzarla e poi per sedersi. Passarono i primi attimi in silenzio mentre Yoongi cercava di alienarsi dal contesto lasciando girovagare ancora lo sguardo lungo le pareti del locale o sulle persone da esse accerchiato, o talvolta, sul bicchiere colmo di alcol davanti a lui. Ne assunse un lungo sorso quando Jungkook, probabilmente tediato dall'attesa, si rivolse ad Hoseok per scambiare una conversazione volta ad intrattenerlo. ― Venite spesso qui? ―

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora