𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴

--- CAPITOLO XXIV ---

D E E P  W E B

C A P I T O L O  X X I V

Yoongi passò accanto al minore molto più tempo rispetto a quanto avesse ipotizzato in un primo momento. Subito dopo aver esaminato il portatile del ragazzo, quest'ultimo aveva iniziato a porre domande al moro che, pur rispondendo, restò fino alla fine inconsapevole di quale fosse la natura del loro fine. Non si concentrò su di esse per troppo tempo e una volta chiuso il laptop pensò che sarebbe stato meglio affrettarsi a tornare a casa non solo per ridare a Seokjin la macchina che questo stava ancora attendendo di riavere mentre perdeva tempo – Yoongi sperava anche senza ispezionare troppo – da qualche parte nell'appartamento dell'hacker ma anche per mettersi qualcosa sotto i denti e rintanarsi una volta dopo aver finito nel suo letto, sotto le coperte, tranquillo e con una tuta pesante tanto quanto calda addosso, a guardare qualche stupido film o serie tv. Tuttavia, quasi come se Hoseok avesse letto o semplicemente dedotto dal suo sguardo ciò che stava pensando, con gli occhi puntati verso un punto indefinibile della stanza posto alle spalle del moro ma con una voce tremendamente decisa, chiese all'altro se avesse voglia di mangiare con lui prima di tornare a casa. Il giovane dai capelli rosati aveva montato il suo discorso fino a farlo sembrare un dolce segno di ringraziamento, un atto dedito a dimostrare una sorta di riconoscimento per l'attenzione e la premura che l'altro stava rivolgendo al suo caso, in realtà, però, ciò che muoveva Hoseok si focalizzava anche e forse soprattutto su qualcosa di diverso e nella testa del moro stavano anche iniziando a materializzarsi i primi semi del dubbio. Ricacciò via quei pensieri perché pensava fosse molto più comodo agire in quel modo e dopo una manciata di secondi, assicurandosi di tenere gli occhi ben puntati nelle iridi castane del minore, con un cenno della testa acconsentì all'invito senza chiedere oltre. Lo seguì in cucina e così come Hoseok aveva proposto di fare, mangiarono insieme ciò che il proprietario di casa aveva preparato in una lunga dose di tempo e impegno mentre di tanto in tanto si scambiavano parole volte a conoscersi meglio. Yoongi solitamente non era un tipo molto loquace, al contrario di ciò che pareva essere il minore, ma nonostante tutto non era riuscito a sentirsi a disagio neanche quando alle sue orecchie erano arrivate domande riguardanti il suo passato; un passato che tuttavia, non si era mai prodigato a spiegare oltre ciò che a suo parere era dovuto. E soltanto dopo, quando ormai si ritrovava all'interno della confortevole e ormai familiare macchina di Seokjin, riuscì a meditare su ciò che si erano detti. Il moro non aveva mai abbassato le sue difese ma nonostante tutto, nelle cose che era riuscito a dire su sé stesso, era riuscito a sentirsi tranquillo e libero di esprimersi mentre il rosa d'altro canto, era sembrato fin da subito particolarmente attento nell'ascoltare tutto ciò che fuoriusciva dalle labbra piene dell'hacker. Come qualcuno che era realmente interessato a carpire e ad assumere quante più informazioni possibili da quello scambio reciproco di nozioni, Hoseok si era portato il cibo alle labbra senza staccare mai gli occhi da quelli del moro che qualche volta avevano anche vagato per la stanza mentre parlava dei ricordi che aveva sull'Università e di come avesse iniziato, assieme a qualche amico, a fare ciò che faceva. Il rosa dal canto suo, aveva raccontato a Yoongi delle sue amicizie e della sua smisurata passione per il ballo e per tante altre forme di espressione dell'arte e che ogni giorno frequentava lezioni in un accademia assieme al suo migliore amico nascondendo a tutti però il sogno di realizzarsi a pieno titolo in quel campo e magari, in futuro, proporsi per diventare uno degli insegnanti di quella stessa accademia di danza.