D E E P W E B
C A P I T O L O L X V I I I
L'ultimo pomeriggio di quella settimana lavorativa, Seokjin lo passò interamente nel suo studio, seduto alla sua sedia, davanti al monitor del computer che seppure mostrava distintamente una pagina intera di testo, era stato scrutato dall'uomo solo in minima parte. La maggior parte del tempo infatti, il capo lo aveva speso riflettendo e rimuginando accuratamente a proposito di quanto accaduto nei giorni addietro e di quanto aveva commesso nei mesi precedenti e a solo metà pomeriggio inoltrato, Namjoon con un sorriso all'apparenza impossibile da scalfire, aveva da prima bussato alla porta e poi, poco dopo, si era fatto strada al centro del grande ufficio per sedersi subito dopo su una delle due sedie accuratamente disposte dinnanzi a quella dove invece era rimasto seduto per tutto il tempo Seokjin. In un primo momento non si erano scambiati alcuna parola, cosa che fece per qualche istante supporre a Seokjin che l'altro avesse in qualche modo compreso il fatto che vi fosse qualcosa che non andava nell'aria, ma quando quest'ultimo, con tono quanto più mansueto possibile, schiuse la bocca per parlare, si rese conto anche del fatto che non avrebbe lasciato correre sulla questione. ― È andato tutto bene, no?! Perché hai quell'espressione così afflitta? ― Chiese Namjoon, visibilmente incuriosito e smanioso di ricevere una risposta quanto prima. Seokjin invece, dal canto suo, sollevò lo sguardo dal vuoto che si era fino a quel momento intrattenuto a guardare, per rivolgersi direttamente all'uomo che gli sedeva di fronte. ― È andato tutto molto bene. Per certi versi, è andata mille volte meglio rispetto a quanto avessi mai potuto sperare. ― Rispose, per poi congedarsi momentaneamente attraverso un sorriso. ― Forse, semplicemente, sono scosso perché non mi aspettavo che andasse così bene. ― Alla fine, tentò, più per sollevarsi da eventuali future domande che per reale convincimento verso le parole che lui stesso aveva formulato e buttato fuori. ― È molto strano. Ultimamente sei pensieroso per qualsiasi cosa. Se le cose vanno male, sei giustificato a farlo ma se vanno bene?! ― Sorrise a sua volta Namjoon prima di continuare subito dopo. ― Non credo di capire il modo in cui funzioni ultimamente... Certo, non che prima mi fosse stato poi così tanto chiaro, sei sempre stato una persona complessa. ― Esordì serenamente e con accurata sincerità, prima di poggiare il retro del busto contro lo schienale imbottito della sedia sopra cui sedeva. ― Non puoi proprio confessare a cosa stavi pensando?! ― Concluse, dopo alcuni minuti.
Fu solo a seguito di quella domanda, che finalmente Seokjin, lievemente scosso, imitò i gesti fatti dall'altro poco prima mentre rifletteva ancora una volta a proposito di quanto appreso quella mattina e del modo più propizio per comunicarlo. ― Non credo di averci capito molto ma qualcuno mi ha detto che presso gli uffici interni giri una voce in merito ad una mia possibile promozione. ― Con voce pacata, pronunciò quanto appreso mentre distrattamente si martoriava un angolo del labbro inferiore con le due dita della mano destra. ― A quale tipo di promozione pensi alludessero?! ― E l'attenzione di Namjoon, a seguito di quella confessione, raggiunse forse il suo picco massimo. ― Credi che vogliano farti trasferire nei loro uffici? ― Con le sopracciglia aggrottate e uno sguardo ora visibilmente preoccupato, Namjoon aveva continuato ad avanzare domande senza di fatto premurarsi di concedere all'altro il tempo che era necessario per rispondere almeno alla prima. ― Per fare cosa? Lì dentro sono troppo giovane per ricoprire anche il ruolo più insignificante... ― E una volta udite quelle parole, venute via dalle labbra del capo con audace ironia, perfino Namjoon dovette riconoscerne la veridicità. ― A meno che non vogliano usarmi come una sottospecie di segretario a disposizione di qualcuno di loro! ― Un'espressione puramente oltraggiata, prese possesso di ogni centimetro del bel volto di Seokjin mentre invece Namjoon, ancora dedito all'assoluta ed irremovibile attenzione, si premurò di figurarsi un simile scenario nella mente con velato disappunto.
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𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴
Fanfiction| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 - 𝚆𝚘𝚛𝚍𝚜: 𝟷𝟼𝟾𝚖𝚒𝚕𝚊 | Un livello di conoscenze ridotto in merito a ciò che internet - nella buona e nella cattiva sorte - può offrire alla collettività, ha sempre stimolato il pensiero critico di Yoongi fino a spingerlo...