chapter twenty-two

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Alex's pov
Lo osservai attentamente, anche se mai attentamente come farebbe Char. Al sol pensiero le lacrime cominciano a scendere.
"La signorina Charlotte é in grave condizioni, ma c'é una possibilità che si svegli. C'é speranza" disse lui. Appena fini la frase sorrisi e mi senti sollevato. Ci permise si andare a trovarla. La vidi distesa sul letto, nessun movimento. La stanza era squallida. Io mi sedetti accanto a lei ed appoggiai la mia testa sul letto. As, capendo la situazione, decise di andarsene insieme ad Eddie e Dominik. Appena usciti, piansi.
"Hey...so che non potrai sentirmi ma ho bisogno di te, riprenditi per favore. Rovino sempre tutto: ti dovevo stare accanto, ma non é successo. Sei subito ritornata in ospedale. Scusa per tutto. É che senza di te sono un casino, ma noi due siamo insieme un bellissimo casino" le diedi un bacio sulla fronte e mi addormentai vicino a lei. La ammirai. Era bellissima, come sempre. Anche se la sua pelle era bianchissima, anche se era più magra. Io le presi la mano e, dopo che l' ho ammirata, dormii.

Era troppo tardi. Non c'era più. Se ne era andata per colpa di una mia scelta. Appena il dottore disse quella frase tutto andò di male in peggio.
Poi mi svegliai sudato. Vidi lei e mi tranquillizzai.
"Il paradiso avrà di certo bisogno di te, ma io ho bisogno di te più di chiunque altro adesso qua. Sei il mio ossigeno ed é difficile starti lontano."
Passarono i giorni e lei non si svegliava. Ogni giorno andavo a scuola e poi andavo in ospedale e dormivo lì. As, Eddie e Dominik andavano ogni pomeriggio ed alle volte veniva quel Mark. Io rimasi, sempre. E mentre una mattina avevo la testa appoggiata sul letto, la mia mano intrecciata con la sua fredda, le lacrime che silenziose solcavano sul mio viso nel mentre guardavo la finestra sentì il mio nome. Mi girai e la vidi, sveglia. Io sorrisi e l'abbracciai. Non l'avevo persa e farò di tutto pur di starle accanto, anche se questo significa morire. É una promessa a me stesso. La mia mano accarezzava il suo viso e nel frattempo mi sorrise. Appena i nostri amici la videro la abbracciarono. Io le raccontai di tutto ciò che successe nel mentre era in coma. Ho fatto tante promesse, ma solo due devo mantenere. Proteggerò lei. Costi quel che costi.

Quella strana comitivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora