chapter twenty-three

8 1 3
                                    

Alex'pov
Mentre Char preparava la valigia, io la aiutai. Era molto silenziosa. Dopo qualche minuto le chiedo il motivo. Evita di guardarmi
"É che sei strano. Cioè perchè mi nascondi tutto. Perchè io ti devo raccontare il mio passato se tu non lo hai fatto?" Io ero sconvolto. "N-non volevo farti preoccupare. Avevi un sacco di cose per la testa e questa informazione ti avrebbe distrutto" dissi imbarazzato. "Capisco" sospirò la ragazza con gli occhiali.
"Mi spiegheresti tutto, per favore?" Chiese dopo qualche secondo di silenzio.
Io le raccontai tutto del mio passato. Lei mi ascoltò. Anche se un po'turbata, mi diede dei consigli. Io ero confuso.
"Char" la chiamai. Lei era pronta per ascoltarmi. "P-perche mi aiuti, ti ho fatto del male e ti ho nascosto molte cose e nonostante ciò sei disposta ad ascoltarmi"
Dissi guardandola negli occhi. "Perchè" chiesi
Il suo viso se ne andò. "Perchè non voglio che qualche persona soffra, che passa ciò che ho passato io. Soprattutto se tutto ciò é colpa mia" disse distaccando lo sguardo. Io la abbracciai d'istinto. Era una persona di buon cuore, che aveva subito troppo e non se lo meritava. Tornammo a casa di Char e dormimmo insieme abbracciati.
Quando mi svegliai non la vidi. Notai un messaggio da parte di Char che diceva che aveva avuto degli impegni e che non voleva svegliarmi. Tutto ciò continuò per giorni, se non settimane, fino a quando decisi di seguirla. Vidi che andava in bicicletta molto velocemente e cercai di seguirla. Andava nel bosco. Vidi esercitarsi con qualcosa. Era un arco ed era bravissima. Poi tirò fuori una pistola e il mio nascondiglio saltò.
"Char?" Chiesi paralizzato.
"Perchè usi le armi? Non sono l'unico che deve spiegare qualcosa vero?" Chiesi sconvolto. Lei mi guardava e i suoi occhi erano leggermente lucidi. Dovevo sapere che succedeva, mi nascondeva un po'di cose.

Quella strana comitivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora