La prima sensazione che provo dopo che tutto intorno a me si era fatto così buio da costringermi a chiudere gli occhi per non annegare in quella voragine di nero è freddo. Freddo e forti brividi.
Sento freddo, l'aria è tagliente e cosi gelida da rendere pesante il respiro ed anche il petto di Luke, al quale sono ancora aggrappata come una bambina alla gonna della mamma, emana più freddo del solito.Quando trovo la forza per riaprire gli occhi rimango quasi delusa di fronte al paesaggio che mi ritrovo ad osservare che non è in realtà molto diverso da quello che avevo appena abbandonato: mi trovo in un cimitero, un altro, solamente molte volte più grande del precedente, molto più trascurato e brullo e decisamente più inquietante, forse perché non ricordo di averlo mai visto prima d'ora, di essere mai passata di qui.
Guardo quindi Luke con aria confusa, non riuscendo a scorgere minimamente le sue intenzioni, come al solito.
Perché mi ha condotta qui? Cosa vuole mostrarmi?
E sembra davvero che Luke riesca a leggere nei miei pensieri, perché immediatamente dopo essermi posta queste domande, mi prende per mano e mi conduce a passi lenti ma sicuri attraverso una fitta rete di tombe poco curate.
Io trovo che il cimitero stesso sia una gigantesca tomba: l'edera verde cresce senza freni lungo grosse lapidi in marmo, avvolgendo e stringendo piccole e grandi croci come un serpente; i fiori tutt'intorno sono appassiti e spogli, morti anch'essi. A giudicare dallo stato in cui è ridotto questo posto, posso con certezza affermare che nessuno entra qui dentro da anni, nessuno si preoccupa di curare questo luogo ormai desolato e spento, nessuno si preoccupa di mantenere 'vivi' i ricordi di chi riposa qui da chissà quanto tempo.
E anche se i volti delle persone sulle lapidi sono sorridenti posso percepire con estrema chiarezza i lamenti delle anime che qui riposano cercando di trovare una qualche pace.
Ma non ho molto tempo per concentrarmi su queste riflessioni, non quando Luke interrompe improvvisamente la sua camminata portandomi ad alzare lo sguardo su una tomba a dir poco monumentale posta sul lato ovest del cimitero stesso.
Il sole è già tramontato da qualche ora ormai alle nostre spalle e quindi devo fare qualche passo in più rispetto al mio spettro per cercare di capire il motivo per cui Luke mi ha portata proprio in prossimità di questa tomba.
Sposto con la dovuta cautela e anche un pò di paura mista a curiosità l'edera che ostacola la visione del nome impresso sulla lapide.
Lucas Robert Hemmings
Sono queste le parole incise su quella imponente iscrizione, parole che non solo mi fanno balzare immediatamente all'indietro, ma portano anche le mie mani a tappare la mia bocca. Non me lo sarei mai aspettato, non mi sarei mai aspettata che Luke potesse condurmi proprio davanti alla sua stessa casa.
Non ho ancora idea del perchè mi abbia portata qui, ma non credo di poter riuscire a sopportare anche la visione della sua tomba, non dopo aver pianto per ore su quella di Ashton.
-Perchè mi hai portata qui Luke?- così domando, rimanendo con lo sguardo fissa su quel nome, troppo spaventata per muovermi anche di un solo passo.
Nessuna risposta.
Il mio battito cardiaco è l'unico rumore che da vita a questo posto ora. Ed è un suono quasi fastidioso in questo momento, cosi fuori luogo: il mio battito rimbomba ed è così forte che potrebbe essere percepito anche a chilometri di distanza in questo cimitero vuoto e spaventosamente silenzioso.
Solo quando sento il rumore provocato dai passi di Luke sul terreno il mio cuore, per assurdo, comincia improvvisamente a calmarsi, a trovare nuovamente il suo regolare battito.
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Death's game » l.h
Fanfic- Odiami Abigal, impara ad odiare perchè solo odiando riuscirai a salvare te stessa, - sussurra, compiaciuto delle sue stesse parole, riuscendo così a scorgere il terrore nei miei occhi. Una scommessa, l'inizio di un nuovo gioco. Di un incubo. Un'un...