Agape

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Avviso:
Allora saró breve, ho sempre odiato gli avvisi prima del capitolo. Ma consiglio di leggere questo e i capitoli che lo succederanno con nelle orecchie il fantastico Ed Sheeran e la mia canzone preferita: Don't. O comunque Ed Sheeran, la sua musica si adatta molto a capitoli dolci come questi (es: give me love, photograph, the a team, afire
love...)
Ormai sono due ore che sono al ricevimento di mia sorella, é tutto così stressante.

Parenti che non vedi da secoli o anche mai visti in vita tua ti vengono a salutare e dire le classiche frasi :' Non ti vedo da quando eri alta così!' E segnano con la mano qualche spanna dal pavimento.

Non credo di essere mai stata così bassa... Mah... Contenti loro.

"Cara... Come ti va la scuola?" Chiede zia Clotilde attaccata con le sue mani ossute al mio avambraccio.

"É ormai un po' che ho finito la scuola Clotilde..." Sorrido cercando di raccogliere tutta la pazienza rimasta.

"Ma cara quanto sei cresciuta ... Io sono rimasta indietro..." Mostra un sorriso tirato e socchiude gli occhi.

"Si, ora lavoro come meccanico in un'officina..." Dico ricordandole ormai per la terza volta il mio lavoro.

"Ma che generazione questa... Le ragazze non fanno più lavori adatti alla propria figura... Adesso si vestono così maschilmente e fanno lavori che dovrebbero fare solo gli uomini..." Borbotta lamentandosi. "Che bei tempi ... I miei..." Sospira alzando gli occhi al cielo.

"Certo. Certo..." Sussurro trovando con lo sguardo Luke inchiodato a parlare inginocchiato davanti alla decenne Pandora.

"Zia... Zia... Devo proprio scappare... Continuiamo più tardi!" Mi stacco dalla sua presa solida per andare verso Luke ed ascoltare il discorso con la bambina.

"Non vuoi proprio venire a giocare con me!?" Fá una faccia da cucciolo.

"No." Risponde secca alzando un sopracciglio.

"Neanche a palla in giardino, guarda che sono molto bravo..." Sorride Lui.

"Ne dubito." Dice secca alzandosi e lasciando il povero Luke fermo come un palo ancora inginocchiato davanti alla sedia ormai vuota.

Mi avvicino da dietro appoggiandogli una mano alla spalla.

"É una bambina difficile..." Sospiro.

"Di solito funziona... Non capisco!?" Aggrotta le sopracciglia.

Trattengo una risata.

"Io voglio giocare!" Dico con voce piccola.

Prendo posto nella sedia di fronte a lui.

"A che cosa?!" Domanda sarcasticamente alzandosi in piedi.

Lo imito.

"Vieni!" Lo prendo per mano trascinandolo verso l'uscita della sala dell'albergo per avviarmi verso le camere.

"Tu sei pazza!" Ridacchia Luke correndo seguendomi sulla grande scalinata.

Sento delle voci di cameriere che sistemano le camere.

"Shhhh!" Gli tappo la bocca con la mano accucciandomi con lui dietro la ringhiera appiattendomi il più possibile aspettando che le cameriere passino.

Una volta passate finiamo le scale ed entriamo in una camera.

"Ribadisco: tu sei pazza!" Ridacchia con un leggero fiatone Luke.

"Ammettilo é divertente." Sorrido.

"Lo ammetto!" Sorride a sua volta sconfitto.

Si avvicina a me appoggiando la mano sul mio fianco mentre esplorò la camera appena rifatta con il letto candido con un piumone che dev'essere veramente morbido.

"Che bello!" Dico infine ammirando la vista della vetrata a fianco al letto, che mostra alcuni campi verdi intorno alla location sperduta.

"Già..." Soffia sul mio collo.

"Luke..." Mi giro verso di lui.

"Mh..." Mugugna rivolgendomi uno sguardo.

"Agape!" Sussurro a pochi centimetri dalle sue labbra.

Flight ✦Luke Hemmings✦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora