Dopo aver urlato al mondo la nostra ufficiale relazione, con la macchina siamo ritornati in hotel.
Avevo una voglia assurda di sentirlo mio, di stringergli i ricci e sussurrargli le cose che volevo all'orecchio.
Non ho mai visto Harry correre così veloce sulle strade di New York. Forse l'avergli detto una frase del tipo 'ho voglia di fare l'amore con te' l'ha leggermente eccitato, e ora sfreccia tra il traffico per arrivare il prima possibile in hotel.
Scesi dalla macchina, mi prende la mano e insieme camminiamo verso l'entrata sul retro.
Sono le 23,45 e stiamo aspettando vogliosi come non mai l'ascensore.
Harry continua a passarsi una mano fra i capelli e a sbuffare per il ritardo di quel coso che 'sale e scende' come l'ha definito lui.
Finalmente il 'dinnn' si fa sentire e le porte automatiche si aprono. Entriamo e premo il pulsante del nostro piano. Ce ne vuole prima di arrivare al 23esimo, e allo stesso modo la pensa Harry, dato che non appena si chiudono le porte si lancia su di me.
Inizia a baciarmi con foga, e io non resisto: affondo le mie dita sui suoi ricci tirandoli leggermente, e facendo provocare in lui un gemito roco che si diffonde nella mia bocca.
La sua lingua sta cercando la mia che scappa, ma come sempre lui ottiene tutto, e difatti la mia lingua è intrappolata.
Le sue mani mi toccano ovunque, si alterna prima sul retro del collo, poi sulle guance, sui fianchi e per finire sul mio fondoschiena stringendolo e spingendolo in avanti per farmi sentire la sua erezione che esplode in quei jeans assolutamente troppo stretti in questo momento.
D'improvviso, con i suoi muscoli, tenendo sempre le mani appoggiate sul mio sedere, mi alza, e io d'istinto allaccio le gambe attorno al suo bacino.
Un 'dinnn' ci interrompe. Siamo arrivati al nostro piano.
Sempre con me attaccata come un koala, esce dall'ascensore e va verso la nostra stanza.
Nel piccolo percorso fatto a piedi, non so quante volte Harry mi abbia stretto il sedere e ansimato sull'orecchio destro.
-" Chi ha le chiavi?" Mi chiede non smettendo di baciarmi la mascella.
-" Io, dentro la borsetta, mettimi giù che apro" detto questo, lui dolcemente mi lascia scendere dalle sue possenti braccia e io apro la pochette.
Sono nervosa e vogliosa, per questo le mie mani tremano. E ovviamente appena apro la borsetta mi cadono per terra delle cose.
Harry si abbassa subito per raccogliere gli oggetti caduti: il portafoglio, le chiavi e.....no cazzo. Ma devo avere sempre sta sfiga.
-" Proprio come quando ci siamo incontrati la prima volta" sussurra lui passandomi l'assorbente e facendo un sorriso che mi ha completamente tolto il fiato.
-" Forse è un segno del destino" aggiunge poi prendendo la chiave magnetica per aprire la porta e inserendola nella fessura.
Mentre sto sistemando la borsetta sento due braccia che mi tirano su da terra, e mi portano all'interno della stanza, chiudendo con un calcio la porta.
Stessa posizioni di prima. Gambe intrecciate al suo bacino, schiena appoggiata al muro, e due mani che mi tengono saldamente il sedere.
-" Sei bellissima Sofi" sussurra all' orecchio, toccando con le sue labbra il mio lobo che mi provoca così una miriade di brividi su tutto il corpo.
Io in risposta lo bacio, uno di quelli passionali, bagnato dalle nostre lingue che si cercano, si trovano e scappano.
Poi lentamente stacco le mani dai suoi ricci, e le porto sul petto, cominciando a sbottonargli la camicia. Bottone dopo bottone, si apre donandomi una vista meravigliosa del suo fisico tonico.
STAI LEGGENDO
You and I (Harry Styles)
FanfictionSofia Clark (Adriana Lima): ragazza italiana, con origine americane, 20 anni, vive a Milano con il suo migliore amico, Tommaso, un gran figo. Sofia sta lavorando come prima assistente e responsabile della casa di moda Burberry nel centro di Milano...