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Settembre 2021

«Mami, guarda» abbassai lo sguardo e incontrai il volto stupito di Nicole; dopo aver trascorso la mattina con Alessio, mentre io ero sui libri, le avevo promesso che l'avrei portata al parco. Oltre a noi, c'erano anche gli inseparabili bimbi pelosi: Nicole insistette per portare Rocco, mentre io dovetti accontentarmi della pazza Carlotta. «Mami, c'è Leo» gridò, alla vista del suo amichetto. Io e Martina, infatti, ci eravamo date appuntamento al parco, con bimbi e pelosetti al seguito. «Corri da zia Marti e Leo» la invitai, una volta che mi porse il guinzaglio del bulldog.

Come prima cosa, Nicole lasciò un bacino a Leonardo – ormai un biondino di un anno e mezzo. Poi, salutò Martina e, infine, anche Maui.

«Mi ha scritto Sinem; dovrebbe raggiungerci a breve, insieme a Liya» mi avvisò Martina. Era una specie di appuntamento fisso; mentre i ragazzi si allenavano, noi ci ritrovavamo al parco con i bambini, che strinsero subito amicizia.

Nicole e Leonardo stavano giocando con il pallone davanti a noi, i due labrador si stavano rincorrendo rubandosi i legnetti e il bulldog stava dormendo sui miei piedi. «Allora, come stai?» mi domandò la mora.

«Sono distrutta» sospirai; l'ultimo anno di università si stava facendo sentire. Dopo la nascita di Nicole, rimasi indietro con gli esami e rimettermi al passo fu difficile. Però, pochi esami mi separavano dalla tanto attesa laurea. «L'ultimo anno è così. Mettici anche il terremoto che hai in casa» sdrammatizzò la ragazza. Nicole non mi dava assolutamente problemi, però era impossibile studiare con lei presente. «In più, io e Ale stiamo discutendo per ogni cosa. Anche stamattina abbiamo discusso»

Anche Liya si unì ai due bambini mentre Sinem si sedette accanto a noi. «Ari, sei nervosa per l'università e ti sfoghi su Alessio; sono discussioni stupide, dovuto allo stress»

«Ci credete che, per un attimo, ho temuto di essere incinta di nuovo? Avevo un ritardo ma, per fortuna, il problema è rientrato» mi sfogai con le due ragazze. Avevo tenuto Alessio all'oscuro di tutto, per non dargli una falsa speranza. Il suo desiderio, infatti, era quello di allargare la famiglia; voleva il maschietto. Da parte mia c'era la voglia di un altro bambino, ma volevo prima concludere l'università. «Ti manca poco alla fine dell'università, no? Al bambino ci pensate dopo, credo che Alessio condivida questa decisione, no?» mi rassicurò la fidanzata del turco ed io annuì «non riuscirei a portare avanti gravidanza, università e Nicole. Su questo, per fortuna, Ale è d'accordo con me. Poi, Nicole è già da un po' che ci chiede un fratellino, figuratevi.»

Ben presto, Leonardo si addormentò e le bimbe ci chiesero di andare a mangiare un gelato, prima di tornare a casa. Passare un pomeriggio con loro mi avrebbe sicuramente distratto dai problemi che c'erano in casa.

«Nicole, vieni qua un attimo che la zia ti deve chiedere una cosa» Martina richiamò l'attenzione di mia figlia che, prontamente, si sedette sulle sue gambe. «Stasera ti va di dormire a casa nostra? Così, mamma e papà trascorrono una sera insieme e tu giochi con Leo» terminò la frase e mi schiacciò un occhiolino. Sapeva che, io e Alessio, avevamo bisogno di un po' di tempo da soli e si offrì di tenerci la bimba.

«Siiiii» la bimba gettò le braccia attorno al collo di zia Marti e le lasciò un bacio sulla guancia. Fin da subito, tra lei e Leonardo nacque un'amicizia, tanto che non riuscivano a stare un giorno lontani.

Mentre stavamo camminando verso la gelateria, inclinai la testa sulla spalla di Martina e la ringraziai. Ancora una volta, si rivelò un'amica fantastica. «Vedete di risolvere.. e magari, ci scappa anche il fratellino, visto che avete la benedizione di Nicole»

«Su quello puoi stare tranquilla; staremo attenti» sorrisi mentre Nicole alzò lo sguardo e, a sua volta, mi sorrise. 





I N S T A S T O R Y
ariannapelle 

Alessio Romagnoli - InstagramDove le storie prendono vita. Scoprilo ora