Ero in quella scuola da oramai 4 anni, mi avevano assegnato la cattedra di matematica, ma avrei di gran lunga preferito insegnare fisica, ma non si può avere tutto dalla vita giusto?
Era una scuola un po diroccata e banale. Era formata da poche classi non troppo numerose e questo faceva si che si potesse insegnare bene all'interno.
La maggior parte dei ragazzi erano dei delinquenti di strada mentre le ragazze pensavano solo al gossip e al loro aspetto e la maggior parte era pluribocciata. Gli insegnanti invece erano tutti altezzosi e con la puzza sotto al naso e a loro non fregava un cazzo degli alunni.
Devo amettere che alcune ragazze erano veramente carine e visto che tutta la popolazione femminile della scuola mi stava dietro avrei potuto approcciarle tranquillamente, ma non mi interessavano minimamente. Okey così potrei sembrare un pedofilo ma un ragazzo di 26 anni si sa che pensa solo a questo.
Stamattina mi ero svegliato con uno strano presentimento, ma non ci feci molto caso.
Feci la mia serie di esercizi e subito dopo una doccia. Uscito mi misi una camicia e i jeans e con i capelli ancora umidi uscii di casa verso la mia kawasaki pronto per una nuova giornata di scuola.
Arrivai in anticipo di mezz'ora visto che il preside aveva indotto un'assemblea straordinaria per quella mattina per parlarci di una cosa molto importante.
Andai in aula professori non prima di aver preso e bevuto 5 caffè e mi sedetti su una sedia
"bene ora che siamo tutti volevo parlarvi di un argomento un po spinoso" iniziò il preside massaggiandosi le tempie in modo stanco e rassegnato.
"come ben sapete oggi arriverà una nuova alunna, e voi vi chiederete, ma che scopo c'era di indire un'assemblea in tutta fretta per una nuova studentessa? E se non ve lo chiedete meglio per voi" si fermò un attimo bevve un Sorso d'acqua e continuò il suo discorso
"qui siamo tutti con almeno 10 anni di esperienza alle spalle in questa scuola e quindi ricorderete tutti i fantastici fratelli
Clifford giusto?" fece una pausa seguita da molte imprecazioni da parte dei professori che probabilmente avevano già capito il problema. Io avevo sentito parlare di questi fratelli ma non ci avevo mai fatto caso, anzi avevo conosciuto il più grande e mi sembrava pure simpatico
" ecco questi adorabili fratelli hanno una sorella che guarda caso è appena uscita dal riformatorio e caso ancora più fortuito si è iscritta alla nostra scuola" terminò il preside avendo quasi una crisi isterica.
"immagino che sia pure lei pluribocciata" disse una professoressa di italiano
"in realtà no, finita la terza media è filata dritta in riformatorio, quindi si, ce l'ha dovremmo subire tutti e 5 gli anni forse anche di più" dopo quelle parole uscì un coro di sospiri di rassegnazione. Io invece ero sempre più interessato a lei, se lei non aveva avuto un'educazione gliela avrei data io volente o nolente e mentre formulai quel pensiero suonò la campanella e io andai nella mia classe.
La giornata non poté passare più monotona di così, a ogni riposo andavo in giro per la scuola in cerca della nuova ragazza, ma puntualmente non la trovavo.
Finalmente arrivò l'ultima ora e andai nell'ultima classe della giornata: la 1B
Entrai in classe in leggero ritardo per colpa della macchinetta del caffè che ci mette 1 minuto per fare un espresso del cazzo. Sbattei la porta e mi sedetti sulla cattedra
"fuori i compiti marmocchi" dissi io con un ghigno in volto. Scrutai la classe e vidi una nuova ragazza in fondo alla classe. La richiamai un paio di volte ma mi ignorò, mi alzai e con poche falcate raggiunsi il suo banco.
"non si ascolta musica in classe signorinella" dissi io tirandole giù il capuccio e togliendole le cuffie
"ma che cazzo fai? Lasciami in pace" disse lei stizzita facendomi il dito medio con la sua mano piena di anelli. Io la guardai meglio, aveva dei capelli ricci rosa confetto due anelli sulle labbra e un'altro piercing sul sopracciglio destro, gli occhi erano delineati da una liena grossa di eyeliner e le ciglia erano impesantite da molte passate di mascara, neo complesso era molto bella se non fosse che si truccava veramente troppo per la sua età, avrà avuto di e no 15 anni.
"modera i toni con me ragazzina e segui la lezione" la rimprovai io leggermente adirato.
"sai dove te la ficco la tua fottuta lezione coglione?" si rimise le cuffie e il cappuccio e continuò a disegnare sul banco. Mi prudevano le mani ma non avrei potuto fare niente in classe con tutti gli altri alunni che ci guardavano, decisi che dopo l'ora l'avrei trattenuta in classe con me.
"tu alla lavagna" dissi io tornando alla cattedra e iniziando a correggere delle verifiche.
Finalmente suonò la campanella e tutti si affrettarono ad uscire, pure la ragazza mi passò davanti e io la bloccai afferandole un braccio
"tu resti qui, io e te dobbiamo scambiare due parole" dissi io severamente
"non permetterti di toccarmi pervertito" disse lei tirandomi uno schiaffo lasciandomi i segni degli anelli, se pur gracile la ragazzina ne aveva di forza
"come ti chiami? " le chiesi ignorando il gesto appena compiuto
"io non mi chiamo, sono gli altri a farlo"
"bene e gli altri come ti chiamano?" dissi io irritato
"con il mio nome, ovvio no?" disse lei con aria strafottente
"senti ragazzina se non vuoi finire nei casini più di quanto lo sei già ti conviene rispondere e moderare i toni" dissi io afferandole il braccio e avvicinandomi pericolosamente a lei
"lily, il mio nome è lily, ma ora mi prego mi lasci mi sta facendo male" disse lei sottomessa.
"finalmente collabori un po, quindi hai 15 anni giusto?" continuai le mie domande senza mollare la presa sul suo braccio.
"ne ho 17 ma la prego mi molli mi sta facendo male" disse lei sull'orlo di una crisi di pianto.
"oggi alle 16 a casa mia. Questo è il mio indirizzo, se non ti presenti saranno guai per te. Sono stato chiaro?" dissi io mollandole il braccio e dandole un bigliettino
"sisi tutto chiaro, ma perché devo venire a casa sua?" chiese lei intimidita
"per ripetizioni di matematica non è ovvio?" dissi io affermando il casco e uscendo dalla classe con un sorrisino sulle labbra sicuro che quel pomeriggio mi sarei divertito, e non poco.
Montai sulla mia moto e andai a casa deciso a preparare la lezione di" matematica"
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The Daddy's Baby
RandomLily dopo 4 anni di riformatorio è finalmente libera, la sua vita non sarà più come prima soprattutto dopo che avrà incontrato Dylan, un professore della sua scuola che si rivelerà un'ottimo daddy ⚠️⚠️Storia cringe e piena di scene wtf insieme a una...