Capitolo 10

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Andai a svegliare quella canaglia che avevo per littlegirl stando bene attento a non farmi pestare un'altra volta.
Era ancora sistemata nella camera degli ospiti ma decisi che oggi sarebbe andata nella sua nuova camera volente o nolente e con questo pensiero la punzecchiai da lontano con il manico della scopa. Col cazzo che mi sarei fatto spaccare di nuovo il naso da lei
"bimba sveglia sono le 7" le dissi io dolcemente continuando a punzecchiarla.
Però, la ragazza ha un talento potrebbe vincere la gara di "sputa a un coglione mentre sei ancora addormentata a distanza di un metro e mezzo" mi ha centrato perfettamente in un occhio
"ah daddy sei tu, buongiorno" disse lei civettuola una volta sveglia
"daddy ma per caso ti è entrato qualcosa nell'occhio destro? È tutto rosso" disse lei preoccupata ricevendo un dignitoso dito medio da parte mia seguito da un "tra 5 minuti ti voglio im cucina totalmente nuda"
Non aspettai la sua risposta e mentre pensavo di dovermi procurare una visiera andai in bagno a pulirmi.
Entrai im cucina e lei era già lì, in piedi vicino al tavolo con una mano a coprirsi il pube e l'altra il seno. Sorrisi compiaciuto, almeno mi dava ascolto ogni tanto.
La feci accomodare sul seggiolone e le diedi un biberon di latte mentre io mangiavo gli gnocchi al ragù avanzati dal giorno prima
"pensavo che oggi sarei potuta rimanere a casa visto che ieri mi hai punito" disse lei torturandosi le dita
"non salterai la scuola ogni volta che verrai punita signorinella" dissi io risoluto ancora di mal umore per lo sputo ricevuto.
Dopo colazione controllai lo stato del suo fondoschiena e dopo aver constato che era roseo come sempre la spedì im camera a vestirsi con tanto di palpata al culo. Ripassai mentalmente le cose che avrei dovuto fare oggi non ero arrivato nemmeno a metà quand'ecco che lei scese le scale. Presi le chiavi della moto e l'accompagnai a scuola
"se oggi mi prendi un voto superiore al 7 ti farò un regalino" le dissi io malizioso e sfrecciai via con la mia moto direzione casa.
Appena entrai mi tolsi la giacca andai a mettermi i pantaloni della tuta un grembiule e mi feci uno chignon osceno per tenere su i capelli e iniziai a fare le pulizie cantando tutto il repertorio di benji e fede.
" e io che pensavo che sta merda veniva ascoltata solo dalle ragzzine con gli umori a mille" una voce mi risvegliò dalla mia trance e io cacciai un urlo degno di una cantante lirica.
" e tu che cazzo ci fai qui?" chiesi in falsetto e per darmi un contegno subito dopo ripetei la frase con una voce più roca
"so che hai falsificato la mia firma per togliermi mia sorella" disse un philip alquanto incazzato
"in realtà la firma l'ha falsificata tua sorella duh" dissi io pensieroso
"e non osare muovere un passo che ho appena lavato" aggiunsi tirandogli il bastone del mocio in testa
"e tu dovresti essere un uomo? A me sembri più una vecchia 50enne" disse lui sghignazzando
" tornando a cose più serie. Io non voglio che tu abbia la custodia di mia sorella" disse lui sprezzante
"però non la vuoi avere nemmeno tu o sbaglio?" ribattei io
"esattamente, la stronza deve cavarsela da sola e tu non dovrai interferire"
"quando è troppo è troppo non decidi più per lei e ora esci da casa mia" lo minacciai io togliendomi una ciabatta e mostrandogliela come se fosse un'arma di distruzione di massa
"sembri proprio una checca" e sputò per terra. Mi va tutto bene, ma una cosa che mi fa incazzare è che qualcuno sporchi il pavimento appena pulito. Così feci la prima cosa che mi venne in mente: gli lanciai il secchio pieno d'acqua in faccia e lo feci uscire di casa a suon di colpi di mocio in testa e lo rincorsi per un centinaio di metri
"e non farti più vedere, bruto" urlai con voce poco virile. Tornai a casa con una ciabatta si e una no con lo chignon fuori posto e il mocio in testa. Appena varcai la soglia di casa scivolai sulla pozza d'acqua che io avevo formato e caddi a terra
"avevo appena finito" piagnucolai e rimasi li per terra troppo offeso per fare altro e finii per addormentarmi.
"hey daddy sono tornataaa" sentii qualcuno urlare
"mpf lasciami dormire mamma"
"aspetta mia madre non vive con me. Ahhh i ladriii" urlai e inforcai il mio fidato mocio
"daddy sono io" e mi accorse fosse lily.
Mi alzai da terra e la portai in cucina e iniziai a cucinare lamentandomi del fatto che avrei dovuto rilavare il piano inferiore. Lei invece mi disse dell'8 in italiano e allora io decisi di mostrarle il suo regalo. La presi per mano e la portai nella sua nuova camera. Aveva un letto rosa e le pareti di un bel viola intenso, nel bagno anesso alla camera c'era una vasca da bagno.
"spero che la camera di piaccia, ho pensato che ti piacesse il rosa, i tuoi capelli lo sono" dissi io accompagnandola fuori.
"mi piace molto, ma preferirei condividerla con te, anche se abbiamo quasi 10 anni di differenza" e detto ciò si mise in punta di piedi e mi diede un bacio casto sulle labbra. Io rimasi imbambolato e quindi non lo ricambiai
"scusa nom avrei do-" non la lasciai finire che la presi in braccio e la baciai appassionatamente con tanto di palpata al culo
"ti prego daddy facciamolo" disse lei tra un bacio e l'altro
"non sei ancora pronta, però posso farti qualcosa" e detto ciò le infilai un dito nella sua fessura e con il pollice iniziai ad accarezzarle il clitoride facendola gemere. L'appoggiai sul muro senza smettere di abbracciarla. Infilai un secondo dito dentro di lei continuando a massaggiare il suo clitoride. Era bagnatissima e lo era per me, mi eccitai al solo pensiero. Le sfilai le dita e succhiai i suoi umori
"sei buonissima cucciola" dissi io e continuai a farla gemere fino a farla venire.
"ora se vuoi posso ricambiare il favore" disse lei ancora accaldata per colpa dell'orgasmo
"no tesoro, non devi e ora a fare i compiti susu" dissi io mettendola a terra e andandomene in bagno per soddisfarmi da solo.

The Daddy's BabyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora