Capitolo 12

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Era passata una settimana e continuavo a farla girare solo con il pannolino per casa e non potevo fare a meno di eccitarmi guardandola, insomma aveva un corpo da urlo anche se il colore dei capelli era abbastanza discutibile
"hey daddy che hai? In questi giorni ti incanti spesso e fissi sempre un punto" disse lei preoccupata distraendomi dai miei pensieri
" tranquilla piccola sto bene ero solo sovrappensiero" dissi io prendendola in braccio e portandola in bagno
"vedo che non lo usi molto questo, dovresti iniziare" dissi io cambiandola. Lei alzò gli occhi al cielo esasperata e si ritrovò la mia mano stampata sulla coscia
"non ti permette mai più di alzare gli occhi al cielo e se non inizi ad usare questo pannolino con le buone lo farai con le cattive e ora non muoverti" la minacciai io finendo di '' vestirla" e uscendo dal bagno per andare in camera sua e prendere un ciuccio.
Dopo neanche un minuto rientrai e la vidi seduta per terra
" avevo caldo e visto che il pavimento era freddo ho deciso di sedermi lì" cercò di scusarsi lei e notai che aveva la pelle d'oca
"ma chi pensi di fregare? Si vede da un miglio che hai freddo e ora tirati su che sono già arrabbiato con te" lei si tirò su senza fiatare e io le misi il ciuccio in bocca. La portai di sotto e la misi sul seggiolone in cucina
"non capisco perché ti ostini a trattarmi da neonata" disse lei biasciccando le parole
"perché tu sei ancora una bambina e come tale devi essere trattata e se non vuoi scontare qui e subito la tua punizione per essere scesa dal fasciatoio ti conviene stare in silenzio" le intimai io e inizia ad imboccarla, finito di pranzare andammo sul divano e io ero deciso a punirla
"sulle mie ginocchia, ora" le dissi io perentorio. E lei invece di mettersi nella solita posizione si mise a cavalcioni sopra di e iniziò a strusciarsi un po
"così daddy?" disse lei provocante prendendosi il seno e iniziando a stuzzicarsi i capezzoli provocandosi piacere da sola
"so cosa stai cercando di fare, smettila non lo faremo oggi, sei ancora troppo piccola" dissi io deglutendo a forza e pensando ad altro cercando di distrarmi
"beh il tuo amichetto là sotto non la pensa allo stesso modo" disse lei iniziando a toccarsi lì sotto
"al diavolo tutto" dissi io e la misi a nudo, me la caricai su una spalla e mi dirigetti in camera.
Una volta lì la buttai malamente sul letto e mi tolsi i vestiti.
Stetti qualche minuto fermo ad osservarla, era bellissima con la faccia arrossata per l'eccitazione e completamente nuda solo per me, ad un certo punto iniziò a mordersi il labbro e a chiudere le gambe strusciandole tra loro per darsi piacere
"eh no bimba, non si fa così" e le tirai uno schiaffo sulla coscia per farla stare ferma, mi avvicinai ancora di più a lei distendendomi sopra di lei per raggiungere il comodino che aprii, presi delle manette e un plug, lei cercò di lamentarsi e così tirai fuori anche una ballgag che le infilai velocemente
"così non puoi più lamentarti" dissi io meschino. Con poco sforzo presi entrambi i suoi polsi e li incatenai alla testiera con le manette e uscii dalla camera giusto per farla attendere di più e aumentandole l'eccitazione che già provava, andai in bagno e presi la treccia di preservativi che tenevo sotto al lavandino e tornai da lei e la trovai che si strusciava di nuovo le gambe
"sei proprio una bimba cattiva allora, ti ho detto che non dovevi muoverti" dissi io girandola di schiena e rifilandole qualche sculacciata e lei gemette dal piacere.
Decisi di infilarle il plug senza avvertila per punirla e difatti lei si lamentò
"adoro la ballgag, anche se gemi dal dolore diventa un mugolio molto eccitante" dissi io con un ghigno stampato in viso. La rigirai e mi misi sopra di lei.
Iniziai ad accarezzarle una coscia mentre iniziavo a lasciarle dei baci umidi sull'altra avvicinandomi sempre di più alla sua intimità. Lei inarcò la schiena cercando di avvicinarsi senza riuscirci. A quel punto le presi il suo clitoride tra le labbra e inizia a succhiare facendola gemere dal piacere, scesi un po più giù e le infilai la lingua nella vagina continuando a toccarla e sentii che stava per venire così mi fermai, lo feci un paio di volte ancora e lei iniziò a lamentarsi sempre di più allora la girai con il culo all'aria e iniziai a sculacciarla fino a farle il sedere rosso con qualche punto viola
"così impari a lamentarti bimba" dissi io con la voce roca dall'ecitazione, la rigirai e mi misi il preservativo per poi entrare solo con la punta. Le entrai di colpo dentro e lei gemette dal dolore. Iniziai a muovermi lentamente e a tirarle schiaffi sulle cosce ogni volta che provava a muoversi. Andammo avanti così per un po finché non strinse i muscoli della vagina pronta a venire e allora io mi tolsi di getto, adoravo giocare con lei. Quando si riprese dall'orgasmo non completato mi infilai di nuovo dentro di lei e inizia a muovermi delicatamente. Ad un certo punto capii di aver trovato il suo punto g, anche perché si mise ad urlare, iniziai a muovermi più velocemente e a colpirla sempre nello stesso punto finché non la feci venire. Continuai ancora un poco e venni anch'io nel preservativo tirandomi fuori da lei e iniziando a liberarla.
"sei stata fantastica bimba" le dissi io togliendole la ballgag dalla bocca e lasciandola ancora un paio di minuti con le mani ammanettate al letto
"anche tu daddy, ma ora puoi slegarmi? Mi fanno male i polsi" disse abbassando lo sguardo sottomessa
"certo tesoro, lo faccio subito" e detto questo la slegai e me la portai in bagno in braccio,la appoggiai delicatamente sul wc e iniziai a riempire la vasca.
Dopo vari minuti ci immergemmo entrambi nelle bolle e ci rilassamo finché lily non cambiò posizione e in meno di un secondo mi ritrovai ad essere di nuovo dentro di lei
"sei proprio vogliosa oggi eh?" le chiesi io palpandole il seno proprio nel momento in cui iniziò a muoversi e lei fece di sì con la testa troppo concentrata a dare piacere ad entrambi.
Si muoveva sensualmente, anche troppo per i miei gusti così decisi di ribaltare la situazione visto che stavo rimanendo ipnotizzato dalle sue tette che si muovevano su e giù,così mi tolsi da lei la feci sistemare ben bene in ginocchio con la pancia appoggiatata al bordo della vasca e iniziai a scoparla per bene. Trovai il suo punto g e iniziai a tirare stoccate sempre più forti sempre nello stesso punto,tanto che ad un certo punto per non farla cadere le afferrai le mani e i capelli e la tenni su io, continuai così finché non venimmo insieme
"cazzo ti sono venuto dentro" imprecai togliendomi di getto e uscendo dalla vasca ancora insaponato e rivestendomi pronto per andare in farmacia per prenderle la pillola del giorno dopo
"p-prendo la p-pillola" disse lei a bassa voce abbassando lo sguardo e torcendosi i capelli
Le tirai uno schiaffo in volto
"quando pensavi di dirmelo eh? Guarda non ha importanza, stavolta non ti punisco, ma devi dirmi tutto, chiaro?" le urlai contro io e me ne uscii dal bagno
"e resta ferma lì finché non torno" e detto questo sbattei la porta e me andai in salotto a fumare un po d'erba dal mio narghilè, mi stavo rilassando sul divano quand'ecco che una massa incolta di capelli rosa si inginocchiò ai miei piedi
"scusami tanto se non ti ho detto una cosa così importante e ti prego se questo servirà a risolvere le cose puniscimi pure ma non mi ignorare ti prego" disse lei con le lacrime agli occhi distendosi sulle mie ginocchia.
Dalle mie labbra uscì una risata roca un po dovuta dall'erba e un po dovuta alla situazione divertente
"non ti voglio punire sciocchina, e nemmeno ignorare, ti ho lasciato in vasca solo un paio di minuti, e smettila di piangere che sei bellissima" dissi io tirandola e mettendomela in grembo mentre la coccolavo
"vuoi un po d'erba?" le chiesi io dopo essersi calmata
E fu così che fummo fatti insieme

The Daddy's BabyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora