Capitolo 6

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Mi risvegliai la mattina dopo su un divano fin troppo conosciuto
"ma buongiorno tesoro dormito bene?" mi chiese una voce altrettanto conosciuta
"io che cazzo ci faccio qua?" queste parole mi uscirono così naturali che mi stupii di me stessa
"ah tu lo conosci? È mio fratello" disse in quel momento tom entrando in salotto con in mano una tazza di caffè.
"la signorinella qui presente è la mia peggior studentessa, quindi si, ci conosciamo molto bene" disse dylan ridendo.
"per fortuna che oggi è sabato e quindi non devi andare a scuola, così puoi riallacciare i rapporti con i tuoi fratelli non trovi?" mi chiese tom comprensivo
"io con loro non voglio più averne a che fare anzi, grazie per l'ospitalità ma ora devo proprio andare, devo trovare un nuovo posto dove stare e non voglio disturbare troppo e addio dylan io mollo scuola, se faccio in tempo riesco ad andarci oggi la segreteria è aperta fino alle 12 giusto? "dissi io raccogliendo il mio zaino e infilandomi le scarpe
" in realtà sono le 13.30 quindi ti va di restare a pranzo? "mi prese in contropiede tom e io non potei non accettare, ma che sia ben chiaro, lo feci solo per tom.
" per pranzo abbiamo hamburger e patatine spero ti piaccia, mio fratello voleva darti una minestra, ma sei nostra ospite oggi e quindi oggi si mangia come dio comanda o sbaglio dylan?" disse tom una volta a tavola e ricevette un grugnito come risposta.
Loro parlarono tutto il pranzo e io mi presi un momento per osservare tom,
Al contrario di suo fratello, tom era biondo e aveva gli occhi color pece. Era abbastanza mingherlino ed era molto alto. Nel complesso era un bell'uomo ma avrà avuto sulla 30 e di sicuro aveva dei figli, aveva la fede sul dito.
"scusa la domanda impertinente tom ma tu e il professor wolf siete fratelli di sangue? Perché non vi assomigliate per niente e tu sei molto più simpatico di lui" dissi io non cagando minimamente l'altra persona che c'era a tavola per darle fastidio
"oh grazie molte per il complimento lily, e si mi hai beccato io sono stato adottato dalla sua famiglia quando ero più piccolo, si nota tanto la differenza?" chiese lui ridendo e io mossi la testa in segno di affermazione.
"ragazzi miei è tardi mi dispiace lasciarvi ma ho un'aereo da prendere quindi arrivederci a entrambi" e detto ciò tom corse fuori dalla cucina. E io rimasi sola con il mio prof.
"quindi ti hanno sbattuta fuori?" ruppe il silenzio imbarazzante il mio professore
"Philip mi ha cacciata, ray non c'entra nulla" risposi io schiva
"vuoi lasciare la scuola?" continuò le domande lui
"cosa dovrei fare d'altro? Non la sopporto e ora per vivere dovrei lavorare quindi non ho tempo per la scuola" dissi io quasi affranta. Insomma chi aveva voglia di lavorare a 17 anni? Nessuno
"e se avessi un alloggio? Andresti a scuola?" mi chiese lui con nonchalance
"ovviamente no, contrubuirei al pagamento di chi mi offre la casa" dissi io ovvia stupendomi per la domanda
"e se l'alloggio fosse gratis?"
"e secondo lei dylan io verrei qui da lei ad abitare per farmi menare quando vuole lei ed andare pure a scuola? Manco morta" dissi io capendo le sue intenzioni
"senti io ti sto offrendo una casa e un futuro cosa vuoi di più?" mi chiese lui esasperato
"non lo so cosa vorrei va bene? E se non ti dispiace ora vorrei andarmene" e detto ciò presi le mie cose e uscii d quella casa infernale.
Vagai per ore nel bosco che divideva la mia città dalla montagna, era tardo pomeriggio quando mi ritrovai davanti ad un muro di pietra, si stava facendo tardi e per non tornare indietro decisi di accamparmi lì, vidi che sul muro c'era una fessura e sentii il rumore dell'acqua e fu così che entrai nel magico regno di rapunzel. Fine della storia è stato bello conoscervi.
In realtà come posto era molto simile, aveva un laghetto sul quale si affacciava un salice piangente. Si vedeva il cielo e pure una casa, cazzo! Ero finita nella proprietà privata di qualcuno.
Me ne fregai ed andai più avanti. Proprio quando fui a 5 metri dalla porta quest'ultima si aprì e uscì in volto fin troppo conosciuto
"ti aspettavo lily entra pure" disse un dylan in giacca e cravatta ma con una traversa addosso.
"come hai fatto? Cioè poche ore fa eri a casa tua dall'altra parte della città" dissi io stupita
"essere un mago di prim'ordine ha i suoi vantaggi in effetti" e io rimasi inebetita
"mago? Tu sei un mago? E secondo la logica mi hai attirato a casa tua perché mi devi insegnare ad usare la magia perché c'è un pericolo imminente, ma tu morirai prima anche se avevi predetto il futuro e io me la dovrò cavare da sola?" dissi io con occhio critico
" allora lo vedi che sei ancora una bambina? Ti ho semplicemente messo un chip nel telefono e ho notato che ti stavi avvicinando alla mia seconda casa e allora mi sono messo a cucinare qui. Semplice no?"disse invece lui con nonchalance
" ovvio mettere una pulce nel telefono di una studentessa è una cosa da tutti i giorni, tu caro mio secondo me o hai qualche rotella fuori posto o sei un pedofilo perché altre spiegazioni non ci sono"dissi io piccata
"io voglio solo aiutarti, tu non hai una casa, non hai una famiglia, e di certo non puoi continuare a rubare e a dormire tra i boschi. I ti sto dando un'opportunità e sinceramente non capisco perché non vuoi accettare. E poi non sono tanto vecchio, ho solo 26 anni." Disse lui
" okey lo ametto io ho bisogno di una casa e tu sei molto affascinante, ma io come posso sapere che tu non mi stuprerai? Tanto se ho capito giusto io ti interesso almeno quanto tu interessi a me" parlai io abbassando gli occhi e aprendo il mio cuore
"perché tu sei la mia bambina non farei mai una cosa del genere. Non sono uno stupratore tranquilla cucciola" disse lui sinceramente e io gli credetti
"allora cosa stiamo aspettando? Andiamo in casa no?" dissi io riprendendo il mio solito tono convinto e strafottente
"tu mi farai impazzire ne sono convinto" e detto questo chiuse la porta e andammo in cucina.

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