Capitolo 13

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Mi svegliai sentendo qualcuno scuotermi
"cazzo i sovietici! Ci bombardano" urlai tirandomi su di scatto
"ah sei solo tu, e vaffanculo allora" dissi io aprendo gli occhi e rimettendomi a dormire
Mi ritrovai una sua manata sulla coscia
"VA BENE VA BENE MI SVEGLIO NON SERVE MENARMI OGNI VOLTA" saltai in piedi io massaggiandomi la coscia con impressa come a fuoco la sua mano enorme sopra. Mi prese in braccio e come ogni mattina mi portò sul fasciatoio per cambiarmi il pannolino
"vedo che nemmeno togliendoti la tensione sessuale tu riesca a fare quello che dico io, vuol dire che tornerò alle vecchie e buone sculacciate" disse lui facendo il finto afflitto e infilandomi un'altro pannolino. Mi vestì di tutto punto con una gonnellina a balze viola e una maglietta verde con dei cactus disegnati sopra, mi fece delle trecce e mi fece scendere dal fasciatoio
"così sei perfetta bimba, e ora andiamo a fare colazione che poi dobbiamo fare tante cose" disse lui prendendomi la mano e quasi trascinandomi fuori dalla stanza
"io così vestita non vengo da nessuna parte, non ci tengo ad essere perculata da tutti quelli della mia età e poi non mi hai detto dove andiamo"
" al centro commerciale e in altro posto" disse lui mesto
"appunto io così al centro commerciale non ci vengo manco morta, cosa penserà la gente quando mi vedrà?"
"penserà che sei indisciplinata e con la lingua lunga e ora muoviti se non vuoi ritrovarti il sedere a strisce"
Disse lui minaccioso trascinandomi nuovamente fino alla cucina dove mi mise sul sediolone e mi servì la colazione. Quando finimmo la colazione e andammo in bagno a lavarci i denti provai a protestare nuovamente
"ora mi hai proprio stancato, ti lamenti sempre e fai sempre i capricci ma questa volta non la passi liscia" e detto ciò mi piegò a 90 sul lavandino e abbassatomi il pannolino iniziò a colpirmi con la spazzola sempre nello stesso punto finché non inziai a piangere e implorarlo di smettere
"conta ad ogni colpo e chiedi scusa" mi ordinò secco e io lo feci con la faccia rossa dalla vergogna e con le lacrime che non smettevano di scendere
Arrivati al 40esimo colpo iniziò a colpirmi l'altra natica finché non mi ressi più in piedi
"s-scusa daddy giuro che non mi lamenterò più ma ora ti prego smettila" dissi io non riuscendo a smettere di piangere con le mani fresche sul sedere per alleviare un po il forte bruciore che sentivo
"eh no piccola, i tuoi gemiti mi hanno fatto eccitare molto e quindi ora ti rimetti in posizione e aiuti il tuo daddy a soddisfare i suoi bisogni chiaro?" disse lui con la voce roca accarezzandomi la testa in modo affettuoso.
Quando ripresi fiato mi rimisi in posizione ancora con le gambe molli per la punizione subita. Daddy mi afferrò le treccie con una mano e me le tirò affinché io mi guardassi allo specchio, notai che ero totalmente devastata, avevo gli occhi rossi e gonfi per il pianto e le labbra piene di sangue per tutte le volte che me le ero morse per cercare di non urlare
"vedo che questa punizione non ha eccitato solo me, vero bimba?" chiese lui infilando un dito nella mia apertura e poi tirandolo fuori zuppo dei miei umori
"le brave bambine puliscono dove hanno sporcato, e tu lily, sei brava?" chiese lui mettendomi il dito davanti alla bocca che io schiusi leggermente iniziando a succhiare i miei umori. Quando lui fu certo che il dito fosse pulito me lo rimise nella fessura per poi rimettermelo in bocca e farselo pulire nuovamente. Fece così per 5 minuti buoni finché tolse brutalmente il suo dito dalla mia bocca e mi entrò violentemente con il cazzo. Se ne stette fermo un paio di secondi per farmi abituare, con l'altra mano che aveva libera mi afferrò i polsi e me li tenne stretti dietro la schiena e iniziò a muoversi, io assecondai i suoi movimenti
"tieni gli occhi aperti, devi guardarti mentre ti fotto" mi sussurrò lui nell'orecchio tirandomi di più i capelli quasi fino a farmi lacrimare, andava avanti indietro con stoccate sempre più forti e ogni volta che stavo per venire si fermava aspettava qualche secondo tirandomi qualche pizziccotto sui capezzoli che aveva tirato fuori dal reggiseno prima e poi continuava, stavo letteralmente impazzendo dal piacere, ad un certo punto mi mollò le mani e i capelli e mi prese i capezzoli tra 2 dita stringendo sempre più forte fino a farmi urlare dal dolore e in quel momento venne, si sfilò molto delicatamente e con l'aiuto di un paio di salviettime umidificate pulì sia me che lui. Dopodiché mi rivestì come niente fosse successo, mi prese in braccio stando ben attendo a non toccarmi più del dovuto sulle parti colpite e mi portò in macchina legandomi saldamente sul seggiolino e mettendomi un ciuccio in bocca
"visto che sei stata molto cattiva e c'è poco tempo andiamo prima dal dottore e poi forse nel centro commerciale" disse lui uscendo dal vialetto e stringendomi la coscia così tanto da lasciarmi il livido viola delle sue dita.
Io non volevo andare dal dottore, men che meno vestita così, ma non volevo nemmeno protestare e beccarmi un'altra punizione,anche se il finale della prima era stato stupendo
"e prima che tu ti lamenti, questo è un dottore speciale, non ti giudicherà tranquilla" disse lui accarezzandomi la coscia e risalendo sempre più su fino al pannolino che aprì mestamente da un lato.
Al primo semaforo rosso infilò 2 dita nella mia fessura e iniziò ad andare su e giù piano piano in una lenta agonia che mi faceva bagnare sempre di più io mi spostai leggermente più avanti per cercare di far affondare le sue dita di più dentro di me con il solo risultato che tolse la mano dal mio pube e mi tirò uno schiaffo sulla coscia
"devo cambiare marcia" rispose lui con una voce divertita dopo che lo avevo incenerito con uno sguardo. Continuò così per i restanti 4 minuti di viaggio senza mai farmi venire e ogni volta che gli sporcavo troppo la mano gliela leccavo e pulivo per bene. Arrivammo nel parcheggio di quello che sembrava un normalissimo centro commerciale, spense la macchina e andò nei sedili posteriori e iniziò a fare qualcosa che non potei vedere legata com'ero. Dopo 5 minuti buoni mi venne a slacciare e mi distese sul sedile dietro
"sei proprio una zozzona, ti sei tutta sporcata, quindi ti devo cambiare, non vuoi fare brutta figura con il medico giusto?" io feci cenno di no con la testa e non mi lamentai troppo imbarazzata per spiccicare parola. Iniziò a pulirmi la mia figa, ma ad un certo punto sentii un vento leggero seguito da un poderoso sciak, e io non potei fare altro che chiudere le gambe dal dolore
"se le richiudi di nuovo te ne do il doppio" mi minacciò lui sfilandosi la cintura
"credi che non mi sia accorto che tu non solo ti sei limitata a venire ma hai pure squirtato?" disse lui arrabbiato mandando a segno un altro colpo facendomi gemere un po per il dolore e un po per il piacere, successivamente quando finì di colpirmi ero più bagnata di prima così passò una nuova salvietta sulla mia intimità per applicarci il bortalco e chiudere il tutto
"sei proprio una bambina cattiva, cosa dovrei fare io con te?" disse il mio daddy con un sorriso stampato in faccia. Chiuse le portiere e prese un passeggino dal bagagliaio e mi ci assicurò sopra.
Solo in quel momento mi accorsi che nel parcheggio c'erano tanti altri ragazzi e ragazze nella mia stessa situazione e allora mi rassicurai.
Finalmente entrammo nella sala d'aspetto del dottore e prima di noi c'era un'altro ragazzo in braccio alla sua mommy, così decisi di mettermi a giocare un po. Quando fu finalmente il nostro turno daddy mi prese in braccio e mi portò dentro.
Daddy e il dottore parlarono
"bene devo controllarla la svesta completamente, grazie signor wolf" disse il dottore iniziando a prendere vari oggetti. 5 minuti dopo ero nuda come mamma mi ha fatto che stavo venendo toccata ovunque da uno sconosciuto
"è in piena salute signor wolf, le consiglio solo di non farle fare altre tinte che non sono per niente sane e se deve proprio farle fare dei piercing la porti in uno studio specializzato" disse il dottore a mo di rimprovero prendendomi il labbro inferiore tra 2 dita e esaminandomelo
"ora piccola, distenditi sul lettino e apri le gambe devo controllarti le tue parti intime" si rivolse a me il dottore, ero tentata di mandarlo a quel paese ma un'occhiataccia del mio daddy bastò per un eseguire gli ordini senza fiatare
"vede signor wolf, ha la vagina molto infiammata le prescriverò una crema ma per il momento cerchi di evitare le punizione, lei è al corrente che la ragazza non è più vergine da un po?" chiese il dottore dopo vari minuti in cui mi tastò e infilò dita nella mia vagina
" si dottore, quando sono riuscito ad avere il suo affido, poche settimane fa la aveva già persa ed aveva già tutti i piercing e questo disgustoso colore di capelli" disse accarezzandomi e stuzzicandomi un seno
Il dottore annuì di risposta e mi fece girare a pancia sotto mettendomi un cuscino sotto di essa
"ora ti controllerò il sedere piccola, rilassati e andrà tutto bene" e detto ciò mi infilo un dito nel prezioso orefizio che stava tra le mie natiche e iniziò a muoverlo per tastare il mio retto. Quando finì mi lasciò ferma nella stessa posizione, armeggiò un po con un armadietto e tornò al lettino
"questo piccola farà un po male" e detto questo mi tirò uno schiaffo proprio nello stesso punto in cui daddy mi aveva punito poche ore prima per poi infilarmi un ago nella pelle e premere lo stantuffo. Ripeté i suoi gesti anche sull'altra natica e chiese al mio daddy di rivestirmi
"bene signor wolf, la sua little è sana come un pesce, i vaccini però potrebbero causarle un po di febbre, le dia una tachipirina e la faccia dormire. Arrivederci e alla prossima" e detto ciò uscimmo dallo studio del medico

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