Capitolo 1

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Un rumore assordante mi risvegliò trapanandomi le orecchie. Quel giorno era un giorno speciale sarei finalmente uscita dal riformatorio dopo 4 anni. Insomma non è mica stata colpa mia se una vecchia ha avuto un infarto nel momento in cui mi ha scoperto a rubare in casa sua, no?
Mi preparai e una guardia mi scortò fino all'aula magna dove mi venne a prendere mio fratello
"se combini ancora qualche casino stanne certa che la tappa successiva al riformatorio sarebbe un collegio" mi disse lui tirandomi uno scapellotto facendomi abbastanza male
"ah e ben tornata tra noi sorella" e con 2 falcate raggiunse la porta e uscì da quel posto infernale.
Appena fummo abbastanza lontani da lì mi afferrò per i capelli sbattendomi su un muro di un vicolo cieco
"se osi solo fare altri casini come questo giuro sull'anima di nostro padre che ti riempo di botte finché non perdi conoscenza"
"sono felice di vederti pure io fratello" dissi io con le lacrime agli occhi per il dolore. Mi lasciò libera e continuammo a camminare
"ah se fossi ancora una bambina non esiterei a prenderti a cinghiate" sussurrò lui stringendo i pugni dal nervosismo
"allora sono fortunata ad avere 17 anni" dissi io ridendo
Arrivammo a casa e mi buttai sul divano, mi erano mancate le comodità della casa. Chiusi gli occhi e mi rilassai, non passarono nemmeno 5 minuti che mi ritrovai una guancia in fiamme e il mio 2° fratello che mi guardava con sguardo truce
"ma che cazzo ti dice la testa eh? Come stra cazzo hai fatto a farti scoprire da quella vecchia sorda e cieca? Non ti vergogni? Sei il disonore della famiglia." mi urlò in faccia lui incazzato nero e io abbassai il capo per non dargli la soddisfazione di vedermi piangere
" questo discorso me lo fai ogni settimana da 4 anni cambialo, dopo un po diventi ripetitivo e noioso, ho capito che sei incazzato lo sarei pure io ma hey, quel che è fatto è fatto non si può cambiare il passato, e poi pure voi due siete andati in prigione anche più di una volta quindi non mi puoi proprio dire niente"gli risposi io dicendo tutto ciò che pensavo
"si anche noi ci siamo andati ma per crimini veri, NOI al contrario tuo non abbiamo infangato il nome della famiglia"
"e come lo avrei infangato scusa?"
"beh non lo so magari lasciando lì il bottino e uccidendo dallo spavento una vecchia?"
"io la refurtiva ce l'ho. L'ho nascosta" dissi io con lo sguardo basso e le guance arrossate dalla rabbia, mi alzai dal divano e me ne andai in camera mia mandando mentalmente a fanculo entrambe i miei fratelli.
Mi distesi sul letto e mi guardai intorno: camera mia era così come la avevo lasciata, con i calzini sul pavimento e la finestra sbarrata da delle assi di legno per evitare di scappare la notte. Il mio armadio nero era ancora spalancato, nessuno mi avevi riparato le ante che, anni prima, avevo scardinato in un moto di rabbia. Iniziai a piangere sopraffatta dai ricordi che quella casa mi aveva dato e che avevo rimosso da 4 anni a questa parte.
Non mi accorsi che i miei fratelli Ryan e Philip erano entrati in camera mia troppo presa a bagnare il cuscino con le mie lacrime intrise di rimpianti e pentimenti.
"hei lily, scusa se ti ho fatto soffrire non era mia intenzione lo giuro" disse Philip
"tutte puttanate" dissi io asciugandomi gli occhi e tirando su con il naso
"come?" mi chiese lui perplesso
"dico, tutte puttanate, ovvio che era tua intenzione sennò non me lo avresti rinfacciato ogni fottuta settimana" dissi io tirandogli adosso la lampada del comodino
"lo dici solo perché ti ho detto che sono riuscita a rubare qualcosa" continuai io
"e cosa te lo fa pensare scusa?" chiede lui facendo il finto offeso
"cazzo phil ho 17 anni ti conosco da una vita non puoi prendermi per il culo, ora non ci casco più, anzi ti dirò di più hai 28 anni cresci in po cazzo" dissi io spingendolo giù dalla brandina che fungeva da letto
"non vedi in che cazzo di topaia viviamo? Non credi che sia ora di trovarti un vero lavoro e di vivere una vita dignitosa?" continuai la mia solfa indicando le macchie di muffa createsi sul muro.
"porta rispetto a tuo fratello, dopotutto e grazie a lui che sei ancora viva e che non vivi per strada" andò in aiuto del fratello maggiore Ryan
"dai Ryan lasciamola qui da sola parlare con lei è l'equivalente di parlare ad un muro, se non ci vuole dire dove ha messo la refurtiva la troveremo da soli"
"e per quanto mi riguarda non disturbarti a scendere per il pranzo oggi lo salti" disse phil alzandosi dal pavimento e uscendo da camera mia sbattendo la porta.
Dopo un paio di minuti mi alzai dal letto mi tolsi i vestiti e mi posizionai davanti allo specchio.
Avevo i capelli neri e ricci che mi arrivavano sotto alle natiche, avevo un seno pieno nonostante fossi molto magra. Sulle braccia c'erano dei bicipiti non troppo grossi, ma comunque evidenti. Avevo una tartaruga da urlo e gambe magre ma toniche. Sbuffai notando che ero ancora bassa come 4 anni prima e immaginai che i vestiti mi sarebbero stati ancora. Guardai meglio nello specchio e vidi che avevo ancora tutte le cose necessarie per farmi la tinta rosa e in quel momento mi venne un idea malsana in testa.
Mi ero appena finita di mettere la decolorazione su tutti i capelli che bussarono alla porta
"sono io Ray.... Non è che potresti farmi entrare?" disse a bassa voce mio fratello
"sono nuda dammi un attimo" dissi io, ma non abbastanza in fretta visto che la porta fu spalancata e mio fratello entrò con in mano qualcosa
"cristo santo cosa non capisci della frase sono nuda dammi un attimo? Chiesi io stizzita tuffandomi dietro al letto
" ma che vuoi che sia ti ho vista nuda centinaia di volte"disse lui sbuffando divertito
"si ma 1 ora hai 25 anni e io 17 e 2 la privacy in questa casa non esiste?" dissi io nascondendomi meglio dietro al letto per non mostrargli cosa avevo in testa
" e che sarà mai dai su vieni fuori che ti ho portato un regalo" disse lui facendo il giro del letto e dandomi della pizza
"posso almeno vestirmi o devo rimanere nuda?" chiesi io sbuffando nascondendo la testa sotto al letto come per cercare qualcosa. Lui mi passo una felpa a caso e si girò
"anche se devo ammettere che hai un fisico da urlo mi giro così ti puoi vestire in pace" disse lui
"non voglio praticare incesti in questa casa che sia chiaro" dissi io disgustata e mettendomi in testa un sacchetto di plastica. Lo avvertii che mi ero cambiata e ci sedemmo entrambi sul letto a mangiare. Mi sgridò per bene per i capelli e mi raccontò di quello che era successo in quei 4 anni, nel mentre mi accompagnò in bagno e mi fece la tinta
"beh te la faccio io tranquilla, devi essere perfetta per il primo giorno di scuola non credi?" disse lui spennelando il liquido rosa sulla mia cute
"ma stai scherzando spero? Io a scuola non ci vado." dissi io sgranando gli occhi dallo stupore.
Disquisimmo ancora un po sulla questione e alla fine accettai di andarci a patto che  lasciassero cambiare il mio aspetto a mio piacimento. Finito il mio restyling che comprese pure vari piercing scendemmo per la cena.
La passamo in silenzio e finito il pasto me ne andai a dormire preparandomi psicologicamente a quello che sarebbe successo l'indomani.

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