«Ispettore, c'è quel bellissimo ragazzo dai capelli argentati del bar che vuole incontrala.» disse Jungkook quando varcò la soglia dell'ufficio del suo amico. Questa volta aveva usato un tono formale, eppure, appena aveva aperto bocca, un ringhio scappò dalle labbra di Taehyung, mostrando la tensione che aveva in corpo. «Fallo andare via immediatamente. Non voglio vederlo!» parlò urlando, mentre con una mano indicava la porta da dove sarebbe dovuto uscire il suo aiutante. Invece, quest'ultimo si stupì dello strano comportamento che aveva assunto l'uomo dietro la grande cattedra cosparsa di fogli. «Perché ti comporti così? Ti ha fatto qualcosa quello lì? Ah no, l'avresti già arrestato, a parere mio.» chiese Jungkook, e cercò di nascondere in tutti i modi quel ghigno che si era stampato in viso invano, perché Taehyung aveva l'occhio attento: era pur sempre l'ispettore. «Jungkook, per favore. Non mettertici anche tu.» sospirò Taehyung con la solita mano che gli carezzava la fronte. «Perché sei così nervoso?» domandò. «Questo caso, questa situazione, quel ragazzo... mi stressano.» rispose Taehyung, non lasciandosi sfuggire altri sospiri di frustrazione. «Amico, è normale tu non riesca a risolverlo: ci sono troppe poche prove e poi quell'assassino si è anche fermato, mantieni la calma; se per "questa situazione" intendi quella con tua moglie, be', non so cosa dirti se non che devi parlare con lei: non confrontarsi rende la relazione tossica e piena di incomprensioni. E poi — si fermò per un momento, mentre posava i suoi occhioni sulla figura del moro, che aveva uno sguardo interrogativo in viso per lo strano tono usato dal ragazzo — non mi hai più detto cosa è successo con quel ragazzo. Devi raccontarmi qualcosa?» chiese ancora, con la sguardo birichino in viso, fiero di aver colto l'ispettore in flagrante. Quasi urlò irritato Taehyung, che si alzò per fronteggiare il rosso. Lo guardò negli occhi con sguardo gelido e poi iniziò a parlare. «L-l'altra sera, quando abbiamo ricevuto la denuncia...» Jungkook rimase allibito dalla voce tremolante che aveva usato il suo capo. L'aveva considerato sempre un ragazzo duro e apatico verso ogni tipo di emozioni, eppure, quando aveva iniziato a parlare della persona che da breve tempo si era fatta viva nella sua vita, quel muro che credeva si fosse creato, stava cadendo in pezzi, poco a poco. Il più piccolo annuì incitandolo a parlare. «Dopo che ti ho mandato via, ha iniziato ad avvicinarsi, a toccarmi... e non l'ho respinto, dannazione!» disse flebile, cercando di non farsi sentire seppure nella stanza ci fossero solo loro due, e la porta era chiusa. Gli occhi di Jungkook si aprirono di colpo. «Ti ha toccato?» chiese, con voce stupita. «Non in quel senso!» chiarì Taehyung, mentre il rossore tornava a farsi spazio nelle sue guance. «Sei imbarazzato!» urlò come un pettegolo Jungkook: amava questo tipo di cose. Si beccò, però, uno schiaffo sul braccio da parte del più grande, che non si era mai vergognato così tanto. «Ha iniziato a ripetermi che io fossi attratto da lui e io sono stato lì fermo a farmi umiliare da un ragazzino viziato come lui. Cazzo!» sbottò, ripensando a tutti i fatti avvenuti in quella sera, e gli vennero i brividi quando apparve nella sua mente il delicato tocco di Jimin. Si mise una mano nei capelli per sbollire la rabbia. «Hyung, è per questo che non vuoi vederlo?» chiese con tono dolce Jungkook e l'altro, anche se debolmente, acconsentì. «Affrontalo, lo rincontrerai in futuro e lui penserà tu sia un codardo. Dimostragli il contrario.» consigliò. Taehyung sembrò pensarci anche alle parole del suo amico, che stranamente, gli avevano infuso il coraggio di parlare a Jimin. Fece un cenno con la testa, e poi gli chiese di uscire e far entrare Jimin dopo dieci minuti, così da pensare a cosa dirgli appena l'avrebbe visto.
«Hyung, un'ultima cosa.» si fermò Jungkook avanti la porta. «Hm?» rispose Taehyung. «Ma tu sei davvero attratto da lui?»
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Coffee & Poison. [ Vmin ]
Fanfiction[COMPLETA] Un assassino spregevole decide di prendersi gioco degli abitanti della capitale della Corea del Sud. Il suo metodo di uccisione lo rende ancora più unico: veleno dopo aver offerto un caffè alla vittima. Kim Taehyung, ispettore del paese...