14. Primo giorno

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La notte, al contrario delle aspettative, era stata piacevole per entrambi. Loro, che credevano avrebbero dormito all'estremità del letto, si erano ritrovati a riposare tranquillamente, sfiorandosi anche. Le sensazioni che provava Taehyung, appena sentiva il leggero tocco della gamba di Jimin sulla sua, erano così forti che lui quasi non poté sostenerle. Fu una nottata tranquilla alla fine, peccato che proprio il moro non riusciva a prendere sonno. Un po' per tutto quello che stava accadendo, e un po' per quello che, invece, stava iniziando a sentire nei confronti di Jimin. Quel ragazzo lo stava letteralmente mandando fuori di testa: non capiva se lo facesse per puro divertimento, come a voler entrare solo nei suoi pantaloni, oppure se l'interesse era pienamente ricambiato dall'ex argento. Ci meditò così tanto che non si accorse neanche che il Sole fosse ormai sorto. Jimin era furbo, tanto furbo e Taehyung adorava quella caratteristica su di lui, per non parlare del fatto che per lui fosse letteralmente un principe: gli piacevano i suoi occhi, scuri ma nello stesso tempo particolari, contornati dalle lunghe ciglia; il suo naso era piccolo e semplice. E poi c'erano loro: le labbra che avevano quasi rapito Taehyung. Non si era mai accorto di quanto fossero belle se non la sera appena arrivati a Sokcho. Quelle labbra, così carnose e rosee, le aveva viste così intensamente mentre Jimin dormiva al suo fianco che ormai le aveva memorizzate nella sua testa.

«Sei già sveglio?» si sentì dire mentre fissava il soffitto. Jimin si era svegliato appena l'aveva sentito muoversi nel grande letto e, quando aprì gli occhi, vide l'altro non dormire. «In realtà, non ho dormito per nulla.» rispose l'altro, senza degnarlo di uno sguardo. Doveva ormai essere abituato, ma non riusciva a reggere i suoi occhi. Il corvino si spostò un po' al lato per raggiungere il telefono, e una volta arrivato all'oggetto, vide l'orario. «Taehyung sono solo le 07:23, cerca di dormire, così più tardi sei riposato e ci divertiamo.» disse Jimin con tono impastato. Aveva ancora tanto sonno. Nel mentre diceva quelle parole, si avvicinò di più al corpo di Taehyung, che fissava il tutto senza proferire parola. Jimin posò la testa sul petto dell'ispettore senza neanche una punta di vergogna. Con grande stupore (da parte di entrambi) Taehyung non lo scansò, al contrario, con grande esitazione mise una mano nei capelli scuri dell'altro ragazzo e prese ad accarezzarli, ricevendo in risposta un mugolio di piacere da parte di quest'ultimo.
Si riaddormentarono entrambi con le guance rosate.




Erano passate tre ore piene e, quasi nello stesso momento, i due ragazzi si svegliarono. «Buongiorno.» sussurrò Jimin, staccandosi dal corpo dell'altro mentre gli lasciava un dolcissimo sorriso che a Taehyung aveva scaldato il cuore. Questo si stiracchiò e gli sorrise di rimando, per poi mettersi seduto per rivolgergli la parola. «'Giorno. Cosa facciamo oggi?» chiese, mentre continuava a fissare la figura bassa del corvino mentre si alzava e si dirigeva verso il piccolo bagno presente nella stanza. Prese a lavarsi i denti il più veloce possibile così da dare una risposta a Taehyung, che attendeva fuori. Uscì dal bagno asciugandosi la bocca con un'asciugamano e poi si sedette di fianco all'uomo. «Più tardi andremo al bar a mangiare qualcosa e- Ah! Devo presentarti assolutamente Yoongi — disse agitando le mani — è un ragazzo davvero simpatico che ho conosciuto ieri sera.» parlò e vide l'altro annuire con le estremità delle sue labbra leggermente all'insù. Il suo cuore prese leggermente a battere. «Dopo aver mangiato, ci dirigiamo al "National Mountain Museum" così da svagarci un po'. Ti divertirai, soprattutto se sei con me.» disse facendogli l'occhiolino. Taehyung ridacchiò, mentre si alzava per poi andare anche lui verso il bagno, ma si fermò di colpo. «Uhm... potresti darmi dei vestiti?» chiese, grattandosi la nuca per il leggero imbarazzo. «Oh, certo!» rispose, dirigendosi subito verso la valigia, per prendere con cautela i vestiti per Taehyung. Quest'ultimo lo ringrazio timidamente e poi si chiuse nel bagno, per una veloce ma rilassante doccia.



Si divertirono, eccome se si divertirono. Erano entrambi presi dal momento da non accorgersi però che le loro emozioni stavano acquistando una sfumatura leggermente diversa da quella di semplice amicizia.









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<3

Coffee & Poison. [ Vmin ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora