La porta sbattuta contro il muro ruppe il silenzio presente in casa di Taehyung. I due ragazzi entrarono già con le loro bocche unite, frettolosi di compiere quell'atto d'amore. Esplorarono le loro bocche come mai avevano fatto, mentre Jimin abbracciava i fianchi dell'altro in modo possessivo, e quest'ultimo cingeva il suo collo, così che i due corpi fossero completamente incollati l'un l'altro. Jimin fece aderire la schiena dell'uomo che stava baciando al muro più vicino, una sua mano arrivò alla camicia messa dentro i pantaloni di Taehyung e la sfilò da essi, per poi accarezzare la pelle calda, lasciando che le lingue continuassero a ballare. Taehyung assecondava il corvino, permettendogli di avere il pieno controllo della situazione.
Si staccarono affannati e si guardarono attentamente negli occhi, fino a quando Jimin non ruppe quella connessione per fiondarsi sul collo dell'ispettore, che iniziò ad ansimare dal piacere. Lasciarono il tempo scorrere mentre su quel muro si abbracciavano, baciavano, accarezzavano con i cuori di entrambi che minacciavano di uscire dai loro petti, battendo nel medesimo tempo. Jimin terminò il lavoro che stava svolgendo su Taehyung tornando a puntare le sue iridi sul suo viso rilassato e ansimante. «Sei bellissimo.» sussurrò in quel silenzio tombale, alcune volte interrotto dal loro respiro pesante. Il moro a quelle parole non potè evitare di sorridere, accarezzando poi le guance dell'altro ragazzo. «Prima di andare oltre, vorrei chiederti una cosa.» continuò Jimin di nuovo con le braccia avvolte sulla vita stretta del più piccolo. Taehyung, che si trovava tra il muro e Jimin, annuì debolmente. Il corvino ci mise un po' prima di parlare, forse troppo insicuro o troppo timoroso di ricevere una risposta negativa da parte dell'altro. Lo osservava intensamente, indeciso se parlare o meno, e Taehyung si accorse della sua agitazione del momento. «Jimin, è tutto apposto?» chiese premurosamente, con i pollici che accarezzavano delicatamente la pelle del suo viso. Jimin acconsentì e successivamente prese un altro e lungo respiro staccandosi di poco per guardarlo meglio.
«Vorresti diventare il mio ragazzo?»
Taehyung si immobilizzò, aprendo di poco la bocca per pronunciare un quasi silenzioso: «oh.» subito dopo fece scivolare le braccia dal collo di Jimin, per poi portarsi una mano sul sue labbra, mentre i suoi occhi divennero lucidi. Quella proposta aveva brutalmente colpito in positivo il suo cuore tanto da farlo emozionare. Jimin vide quel luccichio negli occhi del ragazzo nel buio, e si affrettò a riavvicinarsi, prendendo il suo viso tra le mani, asciugando una lacrima sfuggita dai suoi occhi scuri. «No no no no...» disse preoccupato di aver rovinato quel momento che probabilmente aspettavano entrambi. Ma il punto era che si sbagliava: Taehyung stava piangendo per la troppa felicità che aveva posseduto il suo corpo e questo gli impediva di rispondere. Lo abbracciò forte, appoggiando la testa sulla sua spalla, scuotendola cercando di far capire qualcosa a Jimin. Si rialzò subito con gli occhi colanti, dicendogli ripetutamente che si, lo voleva così tanto da scoppiare a piangere sulla sua spalla.
Si sorrisero, si amarono tanto soprattutto in quell'istante e poi diedero spazio alla passione e lussuria con un bacio bagnato, che li portò verso la camera da letto. Jimin fece adagiare delicatamente il corpo di Taehyung sul materasso, sovrastandolo successivamente, mentre continuava a timbrare con le sue labbra carnose ogni lembo di pelle del suo ragazzo. Si spogliarono, e non solo dei loro vestiti, ma anche di timori e incertezze, sostituiti dal piacere e amore.A svegliare i due ragazzi fu la sveglia del padrone di casa, che suonò segnando l'inizio di una nuova giornata di lavoro per il più piccolo. «Hmm...» mugolò Jimin al suo fianco, che con un braccio circondava il suo corpo nudo e freddo, coperto dal grande piumone invernale. Taehyung si attaccò di più al suo corpo, lasciandogli un bacio sulla fronte e sussurrando dopo un: «Buongiorno.» il corvino sorrise addormentato, aprendo poi i suoi occhi per fissare quelli innamorati dell'ispettore. «Taehyungie.» disse con voce assonnata. Arrivò con la mano al suo viso e accarezzò la guancia non posata sul cuscino. Taehyung chiuse di nuovo gli occhi e si lasciò beare da quel gentil tocco. Si rifugiarono entrambi nelle braccia dell'altro, non smettendo di dimostrarsi l'amore provato da quella notte. «Devo andare in caserma.» bisbigliò sul suo collo Taehyung e Jimin rabbrividì. «Ti accompagno?» chiese il più grande. «No, stai qui fino a quando vuoi. Pranzerò lì e tornerò qui alle 19:30, ci vediamo magari?» chiese, sfuggendo dalle braccia di Jimin per mettersi seduto, cercando qualcosa per coprirsi e alzandosi subito dopo. Il corvino annuì e l'altro, dopo avergli stampato un bacio sulle labbra, sparì dietro la porta del bagno per una doccia.
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Coffee & Poison. [ Vmin ]
Fanfiction[COMPLETA] Un assassino spregevole decide di prendersi gioco degli abitanti della capitale della Corea del Sud. Il suo metodo di uccisione lo rende ancora più unico: veleno dopo aver offerto un caffè alla vittima. Kim Taehyung, ispettore del paese...