third reich

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È regredito.

Ora vi spiego in che senso.

Quando Germania era piccolo, Reich lo consolava, il bambino aveva paura della guerra, visto che era molto piccolo all'epoca.
Ora è Germania che cosola suo padre, distrutto dalla guerra che fu.

Quando gli alleati entrarono a Berlino tentò il suicidio, come il suo capo, ma suo figlio entrò nel bunker con Polonia, proprio mentre  stava per  sparare.

Lui rimase ferito anche in modo abbastanza grave.

La grazia divina volle la sua sopravvivenza.

Sarebbe stato un atto di pietà la morte.

Quello che deve sopportare tutti i giorni, lo sta uccidendo, un giorno tenterà di nuovo il suicidio e ci riuscirà o sarà la malattia ad ucciderlo.

Infatti lui è affetto dalla stesso problema di Urss.

I primi tempi dopo il processo di Norimberga, da cui uscì con pene abbastanza leggere, rispetto al resto del gruppo di gerarchi nazisti, riuscì a scampare all'impiccagione, in quanto si era pentito,ma alla gente non importava, gli sputavano a dosso, sono arrivati anche ad aggredirlo con coltelli e altri oggetti, era disoccupato, ma nessuno voleva assumere un uomo con una svastica stampata sul volto, uomo che era il simbolo del regime e braccio destro di Hitler.

Lui e suo figlio fecero la fame allungo.

Quando Germania fu abbastanza grande per lavorare, rimando a dopo gli studi e aiutò il padre, fece il contrabbandiere tra la Germania est e quella ovest, ma questa è un altra storia, quando me la racconterà ve la riporterò.

Passava (e passa ) tutto il tempo in casa, non ha il coraggio di uscire.

Durante la guerra fredda, i primi anni, lui, che teneva due ali, nere come la pece, si straziava, strappando le piume e graffiandole.

Le urla dei bambini, i genocidi nazisti...

Oggi a  reich è stato diagnosticata la  sindrome da stress post traumatico, e anche  gli attacchi di panico e  l'ansia.

Fra incubi terribili, l'odio di tutti e Impero Giapponese sulla coscienza, ha tentato un altra volta il suicidio, tagli sui polsi, ma Germania, tornando a casa, l'ha salvato.

In ospedale, il figlio chiari una cosa.

:-Vater, io non posso vivere senza di te ! -e lo strinse mooolto forte.

Al suo ritorno gli fece trovare delle tele e delle tempere.

Da quel momento stette meglio.

Appese quella tela bianca sulla sua camera.

Era così felice che suo figlio avesse pensato a lui.

I quadri che lui dipinge, sono belli, adornati di ogni cosa, ma allo stesso tempo inquietanti, magari per un particolare, come un uomo sullo sfondo o un oggetto sulla scrivania ecc...ecc...

Quello che gli ha detto suo figlio gli ha dato la forza di rimanere, ancora un po', forse per poco, ma bastava...

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