STORIA CON I COUNTRYHUMANS (2)

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Reich era un segretario di stato, niente di più niente di meno.
Ministro della guerra e più alto generale alle dipendenze del Führer stesso e a causa di questo tornava a casa molto tardi e sua figlio ne risentiva...
Essendo molto uniti, inizialmente Germania  lo aspettava alzato, ma quando capì che era diventata abitudine smise, dall'inizio della guerra il padre nemmeno tornava a casa occupato com'era.
:-Allora signor Urss, intanto vorremmo ringraziarla per l'aiuto che ci ha dato nell'occupazione della Polonia-disse indicando il ragazzo in un angolo della stanza- come d'accordo il territorio va metà a lei e metà a noi...

:-да.-disse lui sistemandosi il giubbotto sulle gambe.

Polonia sorrideva, nell'angolo della stanza in cui era  tenuto, aveva delle catene ai polsi, e guardava curioso il tavolo, non aveva alcun timore, sapeva che Inghilterra e Francia l'avrebbero vendicato...

Urss ,si alzò e strinse la mano a terzo Reich.

:-Di a tuo figlio che domani Russia torna a Casa con me !-  disse andandosene con il giubbotto foderato di pellaccia in spalla

:-ASPETTA! E CON IL RAGAZZO COSA FACCIO?

:- e che ne so? Fai come nell'antichità... UCCIDILO... - disse lui con un sorriso sadico prima di sparire dietro la porta.

L'espressione di Polonia mutò, fu invaso da un terrore tremendo, Reich estrasse la pistola dalla fondina.

La  sua mano gli tremava, poteva sembrare aggressivo ma non aveva mai fatto male a nessuno, appoggiò la canna della pistola  sulla fronte del polacco, che inerme aspettava il suo destino, sfiorò il grilletto con l'indice, stava per farlo ma...
Ripenso a suo figlio e all'amico Russia.

Loro due erano  diventati migliori amici in pochissimo tempo, forse anche perché Germania rimaneva sempre chiuso in casa, tra minacciose  aquile d'oro  e croci uncinate, non andava a scuola con gli altri bambini, aveva balie e passava la maggior parte del tempo con la servitù.

Russia invece era completamente diverso, era molto più grande,ovviamente andava a scuola statali, detestava studiare, viveva in strada tra le risse dei ragazzi più grandi  o gli scippi di chi aveva fame, perciò,forse,  spingeva l'amichetto ad infrangere le regole.

Si sa gli opposti si attraggono e presto Germania sarebbe stato nuovamente solo.

Tolse con prudenza una mano dalla pistola e si premette le tempie, in quella piccola casetta polacca, si sentiva a disagio, abituato com'era allo sfarzo di casa sua...

BAM...
....
....

Un bossolo colpì il muro, a Reich era venuta una meravigliosa idea che coinvolgeva Polonia e suo figlio.

Ripose la pistola nella fondina e si mise a passeggiare nervoso per la stanza.

Due giorni dopo erano a Berlino, solo una breve sosta prima di partire alla conquista di qualche paesello neutrale per aprirsi la via verso la Francia.

Un bambino dormiva sul petto di Polonia,  il ragazzo  lo cullava dolcemente, il piccino aveva un cappello calato sul viso.

Erano sul retro di un camioncino, circondati da soldati, Polonia sudava  freddo, quel bambino non sarebbe stato proprio il benvenuto...
Era un piccolo ebreo....
Ma lui non poteva lasciarlo lì, solo...

:-Scendete- ordinò un terribile soldato tedesco

Polonia prese il braccio il fanciullo, cercando di fare attenzione se il suo volto fosse visibile.

Intanto il camioncino era ripartito.

E Reich e il suo esercito erano davanti alla linea Maginot




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