AU (2)

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Messico mi trascino nel bosco, con me venne anche Russia  e Usa, entrambi mi stringevano la mano, loro avevano già visto, sapevano che io non avrei retto.
Qualcuno ci stava prendendo di mira.
Quello, io avrei giurato sulla vita del bambino, che quello fosse il rene di Germania, riconoscevo l'odore del suo sangue, mi sentì svenire, guardai mio fratello.
il mio cuore esplose, di solito io sono una così fredda e capace di ragionare lucidamente nelle situazioni più disparate, ma ora io non riuscivo proprio a capire, ero in panico.
Il rene era attaccato ad un albero, con un grande chiodo arrugginito.
Italia mi aveva detto che aveva sentito qualcosa che non andava con il suo mate, ma io non gli avevo dato retta, Perché Germania era solito viaggiare molto nelle città degli umani, avvolte tenendoci all'oscuro di tutto.
In modo temerario, poggiai delicatamente il polpastrello sull'organo, era freddo e ripulito del sangue, rimosso il chiodo lo presi nella mano, guardai i miei amici, tremando come una foglia, Usa mi lanciò uno sguardo e capì, mi si avvicinò, mise la sua mano destra sulla mia, come a coprire quello che tenevo nella mano, mise la mano sinistra sulla mia spalla.
Chiudemmo  gli occhi...
Era tutto molto confuso, ma ci riuscimmo, riuscimmo a  vedere da gli occhi di Germania quello che era successo, pochi istanti, lui che cadeva a terra e rinveniva, legato con catene, ad un certo punto sentì del dolore alla schiena e le urla.
Decisi di aprire gli occhi, Usa mi teneva in braccio.
:-hey... stai bene?
:-come dovrei stare?- gli risposi, Russia entrò nel mio campo visivo e mi diede un bacio in bocca, mio fratello mi appoggiò a terra,  Messico ci osservava lontano saltellando.
:-sei svenuta durante il "contatto"- mi toccai istintivamente dove avevo sentito il dolore
:-Tranquillo Usa, sarà che sono incinta! Comunque torniamo a casa ho fame e devo parlare con Italia...

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