16 capitolo.

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Juliette's pov.

La serata andò abbastanza bene.

Cioè andò normalmente, nessuno mi diede fastidio. Sbagliai solo un paio di kocktail all'inizio, ma poi filò tutto liscio.

Poi oggi e sabato quindi posso dormire quanto voglio.

Perciò Buona notte !

Ormai, anzi finalmente l'inverno era terminato.

Niente più giacche, e piumoni pesanti. Odiavo aver freddo.

Sta notte non ho dormito niente. Non penso che non andrò a piedi primo perche sono piena di lividi, quello stronzo mi aveva ridotto male sta volta.

Ma non potevo starmene a casa quello tornava ogni tot ore sempre più ubriaco e sempre più violento. Ieri sera mi ha picchiato e sorrideva, ma c'è anche il lato divertente della cosa e che per scappare sono inciampata su qualcosa e sono caduta slogandomi il polso. Quindi sono riuscita farmi male da sola, come una stupida.

Presi il pullman al volo per un pelo. Il primo posto libero che vidi mi ci sedetti. Misi le cuffiette e poi socchiusi gli occhi, di solito non lo facevo perché avevo il timore che qualcuno mi facesse qualche scherzo mentre dormivo. Ma oggi il sonno mi pervase fino a farmi chiudere gli occhi e a non sentire più la musica.

Mi svegliai quando qualcuno mi toccò un paio di volte il braccio. Aprì gli occhi lentamente prima di ricordarmi che non ero a casa.

Guardai la sveglia umana e vidi Zac.

Z: dormito poco?

Annuì con la testa poi mi alzai per scendere dal pullman.

Z: cosa hai fatto al polso?

Al solo ricorso di quella scena così terribile ma a allo stesso tempo esilarante.

Z: è stato lui vero? Appena lo vedo lo ammazzo.

J: si, ma sta volta ho fatto tutto da sola.

In realtà centra anche lui. Come è colpa mia, dell'oggetto su cui sono inciampata e anche del pavimento.

Z: sei incredibile.

S: ciao!

"Cos'hai fatto al polsi?" quanto Scommettiamo che me lo chiede?

S: che ti è successo al polso?

J: niente sono caduta.

Guardò Zac per capire se stavo dicendo la verità e lui li annuì.

S: scusate devo andare. Ci vediamo dopo.

Z: si ok ciao.

Io salutai con la mano.

Poi ci guardò un ultima volta e lui andò da Sam e le stampò un bacio sulle labbra.

Si erano messi insieme una settimana fa. Sono carini insieme.

Io e Zac andammo nelle nostre rispettive aule io arte e lui fisica credo.

Entrai nell'aula ancora vuota. Mi sedetti davanti a una tela bianca.

P: già qui?

J: buongiorno prof!

La vidi fissarmi il polso preoccupata e poi guardare le mie braccia piene di lividi, quelli che non ero riuscita a coprire con il trucco, dovevo metterlo anche sulle braccia.

Poi sorrise e disse.

P: sei pro tra per Parigi? La settimana prossima si parte! Ci sei mai stata?

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