18 capitolo.

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Juliette's pov

Qualche minuto dopo...

Dopo aver finito il mio turno andai nel suo "ufficio", una stanza dove faceva i conti o dormiva quando faceva tardi.

Mi portò dentro e ci sedemmo sul divano di pelle nero.

J: allora? Che mi dovevi dire?

T: ti volevo ringraziare perché lavori per me senza che ti paghi.

J: in realtà sei tu che mi fai un favore.

T: e volevo darti questo.

Si alzò e si diresse verso il mobiletto dal quale prese una busta.

Poi me la porse. Lo guardai un attimo negli occhi e lui mi fece segno di aprirlo e un occhiolino subito dopo. Aprì la busta e dentro c'era una macchina fotografica istantanea e un porta foto.

T: emm... Spero ti piaccia. Potrai usarla per quando andrai a Parigi.

Mi alzai e lo abbracciai più forte che potevo.

J: grazie, grazie,grazie...

T: ti piace!?

J: se non mi fosse piaciuta ti avrei detto" gra-zie"

T: wow! Allora sono onorato di aver ricevuto ben 3 grazie.

J: preg...

Fuori si sentivano dei rumori strani, ma dai mi mancava solo una "o"! Ok scherzo sono in vena per il regalo è una cosa fantastica non ho parole.

T: aspetta qui vado a vedere.

J: oh! Mio eroe!

Mi guarda e scoppia a ridere.

T: sono felice di averti reso felice.

Uscì fuori dalla porta sul retro.

T: avevo detto di non darti da bere vedi. Con due birrette subito!

J: chi è?

Dissi affacciandomi alla porta.

J: Luke?

T: sai chi è? Lo conosci?

J: si, ci penso io. Lascialo stare.

Lui entrò dentro e io uscì fuori avvicinandomi a lui.

J: che stai facendo?

Non mi rispose e si sedette per terra con la schiena contro il muro.

J: allora? Perché non sei insieme ai tuoi amici?

Mi sedetti accanto a lui.

J: allora quanto hai bevuto?

L: non abbastanza per aver il coraggio di dirti tutto quel che vorrei.

J: tanto non credo che due parole possano cambiarmi la vita.

L: secondo me si.

J: mi sa che hai bevuto troppo.

Mi alzai e rientrai nello studio.

L: asp...

T: allora?

J: niente. Dove sono i biscotti?

Dissi mentre preparavo un caffè.

T: ne puoi fare anche uno a me?

J: tieni.

T: grazie. allora chi è?

J: uno che conosco.

T: ti piace?

J: chi sei? Mia madre?

T: non mi sembra non lo so, poteri esserlo?

J: si potresti esserlo se tu non fossi tu.

T: ok!

Poi uscì fuori e mi rise detti accanto a lui li porsi il caffè e aprì i biscotti. Cibo spazzatura, ma buono, e un caffè di solito aiutano una piccola sbronza.

J: bevi!

L: grazie.

Finito il caffè inizio a prendere biscotti.

Ne presi qualcuno anch'io, in pratica era la mia cena.

Dopo una decina di minuti uscì fuori Tommy con 3 tazze di cioccolata calda. Anche se eravamo a fine marzo, fuori non faceva tutto sto caldo alle 2 del mattino.

T: tanete.

L: grazie. E scusa per prima.

T: niente figurati.

J: grazie, ma se avrò il diabete a 20 ne sarai responsabile tu.

T: io non ho il diabete eppure... Non lo so forse dovrei controllare...

Mi vibrò il cellulare nella tasca dei pantaloni.

Mi alzai e risposi.

J: pronto!? Si. Come vuoi. Si. Se vuoi. Si ok. Ciao.

T: chi era?

J: James, sta arrivando.

Mi sedetti di nuovo per terra e misi la mano nella busta dei biscotti per prenderne uno.

J: li avete finiti tutti!

T: scusa?! Ne vuoi altri?

J: no no grazie. Sto morendo di sonno.

Dissi sbuffando e sbadigliando .

Chiusi gli occhi per qualche secondo o qualche minuto non so, appoggiai la testa sulla spalla di... Tommy o Luke probabilmente, ma ho troppo sonno.

Luke's pov.

Si addormentò sulla mia spalla, era così dolce e serena mentre dormiva.

Ma anch'io stavo morendo dal sonno quindi appoggiai la testa sopra la sua e l'abbracciai, poi chiusi gli occhi fino ad addormentarmi.

Juliette's pov.

Mi svegliai di colpo per una luce blu. E battei la testa contro il mento di.............. Luke?

Che fece una smorfia di dolore.

J: ma che? Ma cosa fate?

T: no eravate cosí carini!

M: però prendetevi una stanza!

Disse Melody ridendo.

J: sei molto simpatica come sempre.

James andiamo a casa?

Dissi allungando la mano per farmi aiutare ad alzare.

Luke se ne stava zitto.

Mi tese la mano e mi aiutò ad alzarmi.

Ma mi accorsi che avevo il braccio di Luke che mi cingeva la vita. Sentì una sensazione strana allo stomaco. Lo scansai e finì di alzarmi.

M: ma che dolci? Che sono insieme!

Io e Luke ci guardammo per un secondo.

J: oh! Melody ma che bel anello che hai !

Cercai di cambiare discorso e distrarla. So che era solo per scarzare,ma non sono in vena di battutine.

Mi dispiaceva solo per James che era imbarazzato al massimo.

Ma tanto prima o poi sarebbe arrivato il momento.

T: davvero! Vi siete fidanzati?! Allora dobbiamo festeggiare offro io!

Li presi la macchina fotografica dalle mani e feci delle foto di quel momento, dove tutti festeggiavano.

Era bello prendere i momenti felici e E raffigurarlo rubarli dalla realtà.

Hard loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora