4 capitolo.

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Juliette's pov.

Che vita di merda!

Tirai lo zaino fuori dal cesso, tolsi la carteigenica da sopra e dentro lo zaino. Nel frattempo tutte le ragazze uscirono ridendo e prendendomi in giro.

iniziai quasi ad impazzire quando mi ricordai che dentro avevo il cellulare e le cuffie.

S: stavi cercando questo?

Era Sam col mio telefono in mano, le cuffie e il libro di fisica. Glieli tolsi subito di mano.

S: almeno um grazie cara mia!

J: grazie! 

Dissi col tono meno gentile che avevo.

S: visto che quando vuoi sei una brava fatina.

Dopodichè se ne andò.

Io rimasi li da sola a cercare di aggiustare a quel che avevano fatto. Infatti arrivai in ritardo a lezione e non mi fece entrare quindi stetti per tutta l'ora in segreteria ad ascoltare musica. Poi alla fine dell'ora dovetti pure firmare dei moduli per attestare che ero stata li, ma almeno la scuola era finita e adesso volevo solo uscire da li.

Uscì dall'istituto e appena lo vidi parlare con Sam, non doveva parlare con lei, ormai per me era una traditrice, sono 7 anni che mi tratta come un animale. Poi la messa lei in giro la storia della strega ed è lei sempre a capo di tutti gli scherzi che mi sono stati fatti.

Andai verso di loro.

J: ciao Ju! cosè successo allo zaino?

J: eh... cosè successo allo zaino? me lo chiedo anchio.

S: gli hanno fatto uno scherzo.

J: andiamo?

J: si si sali su, che andiamo a mangiare fuori.

Salì sulla moto, lui salutò Sam e partimmo. Ea particolarmente di buon umore. Ci fermammo davanti a casa sua.

J: perchè ci fermiamo qui?

J: non lo posiamo lo zaino?

In effetti aveva ragione lo zaino era ancora zuppo. Quindi salimmo su ne approfittai anche per sistemarmi, infondo dovevamo andare fuori a mangiare e qualsiasi posto fosse non potevo andarci con una tuta bagnata dallo zaino, con dei capelli da pazza e col trucco tutto sbavato. Il fatto che io mi vesta di nero o non parli con nessuno, comunque che sia io non vuoldire che non ci tenga un po' al mio look.

Mi sciolsi la coda, li pettinai e mi lavai la faccia per togliermi quel trucco sbavato.

J: hey.

J: hey.

J: guarda un po' se ti piace.

Mi porse la busta, guardai dentro c'era un vestito grigio scuro con una cintura nera. Non era il mio  genere , ma mi piaceva. Lo abbracciai, senza di lui non saprei come fare, era bellissimo.

J: grazie, grazie. Mi dispiace solo non poter ricambiare mai.

J: ma scherzi, tu non devi ricambiare niente. Io lo faccio solo perchè voglio farlo, perchè tu mi stai a cuore.

Lo riabbracciai come facevo senza di lui.

J: come farei senza di te.

J: infatti come faresti senza di me. Dai ora muoviti che sto morendo di fame.

J: 2 minuti e arrivo. ahahahahahah.

Misi un po' di matita nell'interno dll'occhio, mascara, vestito, collante neri, giacca nera, anfibi, poi il giubotto di pelle. scesi di sotto e andammo in un ristorante molto carino e luminoso. Era un ristorante italiano.

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