27 capitolo.

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Ho cambiato stile di scrittura, poiché questo tipo che sto utilizzando mi sembra grammaticalmente poco corretto e poi qualcuno non capisce Quando c'è per esempio James o Juliette. Quindi è meglio per tutti .
Avete visto il trailer??
Spero vi piaccia(tutto).
Ok ora smetto di rompere e vi lascio al capitolo.

***

Appena scesi dall'aereo presi un grosso respiro.  Durante questi tre mesi di vacanza era cambiato tutto, ero cambiata io. Avevo passato tre settimane in Sicilia dalla famiglia di Simone, erano davvero una famiglia speciale, poi io sono andata in una scuola estiva d'arte in Francia con Adele, ci eravamo promesse che sarebbe venuta a Washington nelle vacanze di natale.

In quanto a me dopo varie sedute da una psicolaga anche se non credo di aver avuto problemi, ero diventata più sociale e avevo cambiato colore di capelli facendoli diventare castani, però con lo shatush viola in fondo era il mio stile.

Presi il trolley nero dal nastro, felice di non aver perso la valigia e andai verso l'uscita. Ma prima che arrivassi intravidi una testa castana e degli occhi azzurri che vagarono nell'aeroporto fino a soffermarsi su di me, per poi far comparire gran sorriso sul viso del ragazzo, che mi era mancato tanto durante quei mesi.

Luke iniziò a camminare sempre più veloce verso di me, ma c'era un casinò di gente che passava in mezzo e ci rallentava, io volevo subito stare tra le sue braccia ero stufa di aspettare.

Mollai il trolley e gli buttai le braccia al collo e lui mi strinse a se, ammorbidì la presa solo per poggiare le sue labbra sulle mie  e chiudere tutto con un profondo bacio, tutte le persone che erano nell'aeroporto, ed erano tante, scomparirono improvvisamente. Eravamo solo io e Luke e finalmente potevo sentirmi completa.

"Ti amo" disse staccandosi leggermente dalle mie labbra per parlare " Ti amo, le cinque lettere e due parole più belle che credevo di non poter sentire mai" gli sossurai ancora vicino a lui. Gli lasciai un piccolo bacio sull'angolo della bocca " ti amo"  " però dobbiamo andare" aggiunsi divertita per  la faccia che fece " non possiamo partire insieme? Iio e te. Guardacaso siamo in un aeroporto, tu hai la tua valigia, non mi serve nient'altro che te, e beh ovviamente dei biglietti, ma rovinavano il romanticismo"  gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia ancora sorridendo. Lo presi sotto braccio e lo trascinati verso l'uscita " vieni dai!", " uffa, sei sicura , è l'ultima chiamata!" " sicurissima" "cattiva" disse e subito dopo baciandomi una tempia e prendendo la valigia " che razza di fidanzato sarei?" " uno che non sottovaluta la propria ragazza, credendola debole. Ma mi fa piacere!"  " allora sei una femminisra accanita?!" " espongono solo alcune mie idee".

" taxi!" e l'auto gialla si fermò davanti a noi " allora signorino Luke come faceci a sapere che sarei arrivata oggi?" chiesi appoggiando la testa sulla sua spalla mentre lui mi stringeva più a se " oooh, io so tutto cara" " oooh ti sopravaluti" " no mi sottovalutò, farei di tutto per te" " allora?" " cosa?" lo guardai annoiata " come l'hai saputo?" " continuerà ad avere la testa attaccata al collo?" " dipende" " Adele" " e chi ti ha dato il numero di Adele?" "Simone" " ok ti avevo sottovalutato" dissi ridendo " visto! Baciami il culo Baby!"  non sapevo se ridere o prenderlo a schiaffi, e l'autista scoppio a ridere sbandando leggermente.

"Sono offesa!" dissi incrociando le braccia " dai era una battuta, piccola" " non per il 'baciami il culo' ma per il Baby e ora per Piccola" dissi mettendo ancora di più il broncio. Lui si mise a rudere facendomi quasi cedere ,al ridere, " bambolina!" esclamò divertito, così feci la faccia più arrabbiata possibile, "pupa!" mi girsi dall'altra parte e incominciò a ridere ancora di più "

"scimmietta,orsacchiotta,tesoruccio, cuoricina miaa!"  "ok, si fermi io scendo qui e porti lui al manicomio perfavore, è definitivamente impazzito"  mi portò a se e mi stritolo in un abbraccio " lasciami!" il tassista continuava a ridere " mi aiusti signore, mi vuole uccidere!" " smise di stringermi troppo forte e  mi guardò serio" stai bene?" "si,bene" dissi accocolandomi , "promettimi che non mi farai più spaventare così" " in realtà avrei in programma di impazzire per un altro mese, no?"  quest'estate ho avuto una piccola crisi e solo a pensare a quel che ho fatto mi sento così  stupida. 

Non ho mai tentato il suicidio durante quel periodo e adesso che sono felice, davvero, lo faccio e sono finita in un centro e la psicologa ha detto che è successo solo perché hanno prevalso la paura e i ricordi e sono finita li dentro per quasi un mese. Quando mi vennero tutti a trovare scoppiai a piangere.

" comunque, dove stiamo andando?" " lo vedrai" "dai Luky" "Luky!" " Lucas, dome mi porti!" " non te lo dico" disse dandomi un bacio sulle labbra " ma ma tu mi ha detto che mi ami giusto?" " certo, e non lo negherò mai" " perfetto e allora dimmelo, dai"  " siamo arrivati signorina"  disse l'autista, guardai fuori dal vetro e lo guardai male " bastava dicessi ti porto a casa tua" lui si limitò semplicemente  ad alzare le spalle e scendere.

Andò  a pagare il taxista, mentre io ero già sulla porta che cercano le chiavi per aprire. "Sorpresa!" esclamarono tutti uscendo da ogni dove, mi vennero ad abbracciare uno ad uno, ma io non capivo lo stesso il... il tutto.

La festa durò un po' ero felice di essere tornata a casa mi mancavano molto, poi non li riavrei più visti tra meno di una settimana, perché sarei andata al collège, uno a New York, volevo lasciare tutto qui, dimenticare, poi ero nello stesso di Sam, Simone e Luke quindi sarei stata meglio li che qui, no?.

Uscì sul retro della casa e andai a sedermi sulla sedia a dondolo nel giardino.  Stetti a pensare, forse dovrei smetterla di pensare o dovrei pensare a qualcosaltro, dovrei ma è molto difficile.  Cosa succederà quando tra vent'anni uscirà di prigione? Va be io avrò 38 anni , spero di essere già sposata, con un lavoro, anche se non so ancora cosa fare...

"Come stai?"  mi girai sentendo una voce alle mi spalle " un po' stanca, sara il jet lag " dissi a James mentre si sedeva affianco a me  " e l'altra cosa?"  alzai le spalle , lui mi mise un braccio intorno al collo abbracciandomi " sai mi mancherai " " sono felice che non avrai più problemi a causa mia" " figurati, per me non sei mai stata un problema, avrei fatto anche di più se ce ne fosse stato bisognoso" " ti voglio davvero bene" lui in risposta mi strinse ancora di più a se.

"Io vado dentro" disse lascaindomi sola, chiusi gli occhi coricandomi e mi addormentati cullata dalla sedia a dondolo.

Mi svegliarono una lunga scia di baci, sorrisi automaticamente prima di aprire gli occhi e incontrare gli occhi blu di Luke. "Ero venuto a svegliarti e... non ho resistito" disse con un sorriso da ebete, mi tirai su e lo abbracciati affondando il viso nella sua camicia a scacchi nera e rossa, mi diede un bacio sui capelli castano viola prima di alzarsi e tirandomi a se " e meglio entrare, ti porto in camera" " aspetta sono già andati tutti via?" " si, è l'una e mezza passata" " ah!, e tu perché sei qui, cioè..."  " volevo stare con te, ti credono già tutti in camera tua" " aaah"   " ho intenzione di stare qui con te" lo guardai un attimo con gli occhi socchiusi " lo sai vero che appena entrero in quella stanza dormirò e basta?!"  lui scoppiò a ridere " tranquilla per stanotte non ho in mente nessuna cosa sconcia" disse ancora ridendo " solo qualche bacio e abbraccio niente di più" " e sarà meglio per te e mh!" rise di nuovo per il mio imbarazzo e mi diede un dolce bacio sulle labbra prima di entrare nella casa più silenziosamente possibile.

Hard loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora