«No, tu sei un idiota... e la sai un'altra cosa? Aveva ragione quella tua amica, tu non sai amare!» affermò Will fissandolo con aria truce. Magari aveva esagerato, d'accordo, ma non ne poteva proprio più. Era quasi arrivato al punto di odiare Ethan con tutte le sue forze.
«Non posso amare qualcuno, sapendo in partenza che prima o poi lo perderò.. e ora puoi anche andartene.» disse Ethan rimettendosi nel letto.
«Cosa? Allora devo pensare che in tutti questi mesi, tu non hai capito nulla di me...» mormorò Will restando dov'era. Sentiva solo una grandissima amarezza dentro di sé mista a rabbia. In quell'istante, avrebbe voluto prendere Ethan a pugni, fino a ridurlo in fin di vita e poi fare l'amore con lui e possederlo... Si detestava per questo perché se il coinquilino non era capace di amare, lui, nonostante tutte le delusioni che aveva preso in ambito amoroso, non era capace di odiare... Ogni volta, scopriva di essere totalmente impreparato di fronte alla freddezza altrui, freddezza che permetteva di usare, sfruttare solo quello che faceva comodo e poi gettare via senza remore. Ecco, lui non era capace di fare tutto ciò... lui era in grado solo di amare e amava ogni volta, condannato da una sensibilità fuori dal comune. Per molti, forse, era un dono ma che per lui era solamente un peso.
«Sei tu che non mi capisci...» ringhiò Ethan dal letto. Io ci provo ogni giorno a non farti soffrire.»
«Beh, ti impegni veramente poco...» affermò Will sforzandosi di non piangere.
«Will lo capisci che per me tutto questo è assurdo?!» disse Ethan mettendosi seduto nel letto. «Fino a qualche mese fa io vivevo solo per le belle donne... e ora?! Che diavolo mi succede?! Perchè non faccio altro che desiderarti?! Io sto male, lo vuoi capire questo? E poi non puoi chiedermi di legarti a me... prima o poi..» disse abbassando la testa. «Anche tu te ne andrai.»
«Smettila Eth! Il problema è che tu non lo accetti... Sotto, sotto ti vergogni del fatto che mi desideri... Puoi anche negarlo ma è inutile! Perché io lo sento... e cmq io me ne andrò solo se continui a comportarti così!»
Ethan lo guardò negli occhi. «Certo che me ne vergogno!» disse. «Tutta la mia vita... che diavolo di senso ha... Tu hai la tua carriera. Chi sa quante persone incontrerai...e chissà cosa accadrà.»
Will lo cinse con le braccia. «Eth, io devo tutto a te... Se non ci fossimo incontrarti, credi forse che mi sarei unito ad un gruppo? Ora non piangere, ti prego... Mi dispiace vederti così» disse dolcemente.
«Non posso farci nulla.. io sto male, ma sto peggio se penso che tu soffri... non te lo meriti..»
«Perché non proviamo a tranquillizzarci entrambi e a farci una buona dormita, cucciolotto mio?» disse il chitarrista mentre gli accarezzava dolcemente la testa, come se fosse un bimbo spaventato.
Ethan annuì, stringendolo per poi trascinarlo nel letto con sé.
«Vai a fanculo... mi fa male...» sussurrò mentre gli accarezzava i lunghi capelli rossi.
Will ridacchiò. «Scusa, quelle poche volte che uso la forza, non riesco a dosarla.»
«Mi hai fatto veramente male...» affermò Ethan toccandosi la parte dolorante.
«Mai far infuriare una dolce signorina come me!» disse Will sorridendo.
Ethan fece un sorriso a mezza bocca, poi si accoccolò tra le coperte. Sentiva un casino nella testa, ma finché erano tra quelle mura non gli importava nemmeno di Rebecca. Lei aveva capito tutto già da tempo. Baciò sulla fronte Will per poi lasciarsi andare al sonno.
La mattina Will fu il primo ad alzarsi e, da bravo padrone di casa, preparò la colazione per tutti e due i suoi coinquilini. Dopo parecchi giorni no, si sentiva di nuovo allegro.
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Rosso di Sera
Romance...E se tutte le nostre certezze improvvisamente crollassero? Se ci scoprissimo diversi da come abbiamo sempre creduto di essere? è questo ciò che accade ad Ethan, uno dei protagonisti di questo breve romanzo. L'ho scritto qualche anno fa, insieme...