Davanti a me avevo una scena surreale:
Io, mia madre ed Andres a casa mia, seduti al tavolo della mia cucina, a mangiare la pasta con gli asparagi preparata da mia madre.
Era la mia preferita, ciononostante... Il fatto che Andres fosse accanto a me provocava la chiusura del mio stomaco.
<< Allora Arinda... Come ti sei trovata nel regno del sud? >> Mi domandò mia madre.
Anche questo parlare di un regno di cui fino all'ultima volta che io e la mamma ci eravamo viste neanche ne conoscevo l'esistenza... Era strano.
<< Bene, ho conosciuto diversi esseri che sono stati molto gentili con me >>.
<< Oh, menomale >> poi piombò il silenzio.
C'era tensione tra di noi.
<< Signora Ghem, non vorrei intromettermi ma... Sua figlia ieri, quando ha soffiato le candeline per i suoi diciotto anni... >> Provò a dire Andres, ma mia madre lo interruppe.
<< Uh, perdonami Arinda! Ero così sorpresa di vederti che mi sono dimenticata di farti gli auguri >> e si alzò dal tavolo venendo ad abbracciarmi.
<< La mia bambina si è fatta grande.
Ti avevo anche preso un regalo mentre ero via >> disse andando a prendere la sua borsa ed estraendone un sacchettino argenteo.
Lo afferrai e piena di curiosità lo aprii.
Dentro c'era una collanina d'oro, il cui ciondolo era la metà di una fiamma.
Me la feci mettere subito da Andres.
<< È bellissima... Grazie mamma >> dissi commovendomi, non solo per la collana, ma anche perché non mi sembrava vero che fosse lì, davanti a me.
Ho avuto paura di non vederla mai più.
<< Adesso però finiamo di mangiare >> disse, ma mi accorsi della lacrima che le sfuggì dall'occhio destro.
Si era commossa anche lei....
<< Grazie di tutto signora, ma adesso devo tornare nel mio regno, il popolo ha bisogno di me >> disse Andres, ma sapevo che il motivo principale per cui doveva andarsene era l'imminente matrimonio.
Si voltò verso di me: << Arinda io... Sono stato benissimo con te.
Sappi che qualsiasi cosa accadrà, non potrò mai dimenticarti >> si avvicinò e mi lasciò un delicato bacio sulla guancia.
Quello era un addio.
<< Fa' attenzione >> gli dissi, poi si trasformò di nuovo in un volatile e sfrecciò via nel cielo.
Io non riuscii a trattenermi e scoppiai a piangere.
Mia madre mi abbracciò e prese ad accarezzarmi i capelli.
<< Andrà tutto bene figlia mia... Adesso rientriamo a casa.
Tornerà tutto alla normalità >> ma forse, in fondo al cuore, non volevo tornare alla vita di prima.
Dentro casa mia madre ed io ci sedemmo sul divano e accendemmo la TV.
A quell'ora iniziava sempre una nuova puntata della nostra serie preferita.
Mia madre andò a prendere i biscotti e preparò due tazze di tè.
Passando del tempo da sola con lei, mi chiesi come avrei fatto se non avessi potuto vederla più.
Il cuore mi si scaldò pensando che Andres non solo mi aveva salvata più volte e si era preso cura di me, ma mi aveva anche riaccompagnata a casa, sia per farmi rivedere mia madre, e sia per sapere che stessi bene.
Sapeva che qui sarei stata al sicuro.
Passai tutta la serata con mia madre, mi addormentai abbracciata a lei.
La mattina, quando mi svegliai, sentii l'odore familiare di pancakes e sciroppo d'acero.
Mi stiracchiai e mi alzai.
Avevo ancora il vestito blu addosso, non ne potevo più.
Così prima di fare colazione indossai una tuta e delle scarpe da ginnastica.
Quanto mi erano mancati i miei vestiti...
<< Buongiorno splendore >> mi sorrise la mamma.
<< Buongiorno mamy >> nonostante sentissi un vuoto dentro da quando Andres se ne era andato, la gioia di poter stare dinuovo a casa mia, con la mamma era... Insostituibile.
Lei mi diede il piatto, quindi si sedette davanti a me.
<< Vedo che ti sei cambiata... Però devo dire che era bello il vestito che avevi ieri >>.
<< L'ho fatto io >> ammisi felice che mia madre potesse vedere una delle mie creazioni.
Lei sorrise: << Oh tesoro, sono così fiera di te... Sapevo che avresti raggiunto tutti i tuoi obbiettivi >>.
Risi piena di gioia: << Al castello ce ne sono anche altri... Ho creato un'intera collezione >>.
Presi a raccontare a mia madre anche del resto, di come fossi arrivata lì, di quanto mi dispiacesse averle disobbedito e di come Andres si fosse preso cura di me fino all'ultimo.
<< Mamma - dissi a un certo punto - mentre ero in quel regno... Ho visto delle tue immagini >> lei di colpo sgranò gli occhi.
Al posto della gioia che aveva, vedevo che prendeva posto la preoccupazione.
<< Cosa? >> domandò voltandosi totalmente verso di me.
<< Si... C'eri tu con un uomo e poi... Avete avuto una figlia, che non ero io.
Poi tu sei fuggita e hai avuto me >> riassunsi in poche parole.
Lei abbassò lo sguardo.
<< Mamma... c'è qualcosa che non mi hai detto? >> Chiesi cercando di incontrare il suo sguardo.
Passarono diversi secondi pieni di silenzio, poi parlò: << Anche io devo chiederti scusa Arinda... Ci sono molte cose che non ti ho detto >>.
Non sapevo perché, ma iniziai a sudare freddo.
<< Che cosa? >>.
Lei sospirò.
<< Tuo padre non è morto in un incidente >> sputò tutto d'un fiato.
Io cercai di metabolizzare quello che mi aveva appena detto.
<< Devi sapere che quando ero giovane... Ero curiosa come te.
Ogni posto volevo vederlo, ogni angolo della città conoscerlo.
Come sai allora vivevo al centro della città ed ero quindi circondata da strade, macchine, taxi... Insomma da tanto smog >> mi spiegò, le mani le tremavano, gliele afferrai dolcemente e le strinsi nelle mie per incitarla a continuare.
<< C'era... Un giardino, vicino scuola mia, era chiuso perciò nessuno poteva entrarci.
C'erano addirittura delle guardie a sorvegliarlo, i tuoi nonni mi ripetevano sempre di stargli alla larga, perché non aveva una buona nomina >>.
Non sapevo dove volesse andare a parare ma la conoscevo abbastanza bene... << Un giorno ci sei entrata comunque, giusto? >> Lei annuì.
<< La strada che imboccai per sbaglio portava al regno del nord.
Riuscii ad arrivare al castello e lì conobbi il re Val >> un momento... Non starà forse dicendo che... << Tuo padre >>.
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Il Regno Sperduto.
FantasyFantasy AUTOCONCLUSIVO COMPLETA: Arinda, una ragazza abituata alla vita di campagna, si ritrova in un mondo a lei sconosciuto, con esseri di cui ignorava l'esistenza. Cosa succederebbe poi, se si prendesse una sbandata proprio per il principe Andre...