Paulo
Io e Beatrice stiamo camminando piano verso suo nonno e suo figlio , il solo rumore del mare a riempire questo silenzio non così pesante, anzi quasi piacevole.
Più ci avviciniamo più si sente l'inconfondibile voce di Giuseppe , marcata da un pesante accento siciliano.
"Nonno."
Si intromette Beatrice piano ed appoggiando una mano sulla sua spalla, io resto più in disparte ."Che c'è tesoro mio?"
Risponde girandosi verso di lei che si sposta leggermente per far si che possa vedere la mia figura e Giuseppe sembra quasi incredulo."U Picciriddu che torna a casa."
Sussurra piano , una lacrima di commozione che gli riga il volto e dietro gli occhiali le lacrime si stanno formando anche a me.I nonni di Beatrice sono stati anche i miei nonni.
Ho giocato a carte con Giuseppe ogni giorno che sono rimasto a Palermo , ho imparato a fare gli gnocchi e la pasta fresca con sua nonna , Anita.
Per tre anni li ho visti ogni giorno.
E mi rendo conto di quanto io sia stato terribilmente egoista ad andarmene per quattro anni senza mai tornare a casa ,
Loro sono mancati a me ma forse non quanto io a loro, perchè che se ne voglia dire , l'amore che può darti questa gente , che ti accoglie in casa prima ancora di conoscerti , non lo trovi ovunque e te lo porti dentro per sempre.Non credo che in nessun posto mi ameranno mai come mi hanno amato qua.
Nessun posto mi darà mai quello che mi ha dato Palermo , nonostante io sia affezionato a Torino e sia sicuro di voler restare alla Juventus ancora a lungo.Beatrice prende Mathias in braccio , mi avvicino a Giuseppe , mi accovaccio , lui si protrae in avanti , mi abbraccia , mi bacia i capelli .
"Mi sei mancato tanto Picciriddu."
Mi sussurra piano ed ora che non mi può vedere nessuno lascio andare una lacrima , di dolore , di gioia , di troppa emozione."Mi sei mancato tanto anche tu Giuseppe."
Rispondo sincero , perchè dopo quattro anni dove ho messo da parte tutto , ora mi sto davvero rendendo conto di quanto mi sia mancato tutto questo e di quanto infondo mi manchi questa vita."Non ho perso una tua partita , Beatrice viene e accende su quel canale dove fanno vedere le partite e io ti guardo."
"Davvero?"
Dico alzando lo sguardo e trovando Beatrice già a guardarmi , con in braccio ancora il suo bambino a cui lascia un piccolo bacio fra i riccioli biondi che probabilmente le solleticano il viso."Certo , nonno è rimasto uno dei tuoi più grandi tifosi anche se hai lasciato il suo Palermo."
Risponde avvicinandosi di nuovo a suo nonno , mi alzo , sorrido, mette di nuovo Mathias in braccio a Giuseppe che già non vedeva l'ora di riprenderlo fra le sue braccia.Un nonno che ama così tanto è qualcosa di speciale , che non si trova ovunque ed io sono così felice di aver visto tutto questo con i miei occhi , di poter vedere ancora tutto con i miei occhi.
"Ho preso la tua maglia , però fattelo dire Picciriddu , quella del Palermo ti sta molto meglio!"
Lo dice serio , mi fa ridere , fa ridere anche Beatrice che nel frattempo ha steso il telo sulla spiaggia e sta prendendo le cose dallo zaino ."Tu dici?"
Chiedo guardandolo."Dico , dico."
Mi riprende , rido di nuovo , vedendo che la sua grinta e la sua schiettezza non le ha perse negli anni .Beatrice versa nel caffè in una tazzina di ceramica , quella di suo nonno , con il bordo oro rovinato dagli anni e le rose incise come decorazioni.
E' la sua tazzina da sempre credo , beve il caffè solo li dentro e ne ha una uguale per il tè ,sono le sue tazzine , usa solo quelle.Sorrido quando Beatrice gli mette la tazzina in mano , Giuseppe gli lascia un bacio su una guancia e poi lei torna a riempire un biberon con l'altro termos , quello del latte , lo passa felice a suo figlio a cui ruba un bacio ed il mio cuore potrebbe esplodere d'amore.
"Tu preferisci il latte vero?"
Mi chiede guardandomi e sapendo bene che Giovanna mi avrà già fatto il caffè , sorrido perchè si ricorda tutto , annuisco."Siediti allora , te lo preparo."
Mi dice e non me lo faccio ripetere due volte , mi passa un bicchiere di plastica con il latte , la ringrazio e poi lei si versa del caffè con un po' di latte , mi chiede se glielo reggo un attimo e prende la scatola dei biscotti."Tesoro mi passi il biscotto con la marmellata ?"
Chiede suo nonno."Certo , ecco qua."
Beatrice si alza,prende la tazzina ormai vuota,gli mette in mano un biscotto e poi ne da uno anche a Mathias ."Stai attento a non sporcare il nonno."
Il piccolo annuisce , sorride alla sua mamma.Beatrice torna a sedersi accanto a me , mette la scatola dei biscotti in mezzo a noi e poi beve un po' di caffè e latte.
"Sono quelli di Gloria?"
Chiedo riferendomi alla panetteria e pasticceria che ha sotto casa.E' quella di Leonardo , Gloria è sua madre.
"Hai mai mangiato altri biscotti qui nel quartiere?"
Risponde retorica , prendendone uno e allungandolo verso di me , lo mordo e questo famigliare sapore mi riporta a ricordi lontani , a ricordi felici.In un gesto spontaneo Beatrice mangia ciò che era rimasto del biscotto , una cosa che abbiamo fatto per anni.
La guardo , un po' impazzisco perchè vorrei guardarla negli occhi ma ha ancora gli occhi coperti dagli occhiali.
"Mathias , lo conosci Paulo?"
La voce di Giuseppe ci distrae , dedichiamo la nostra attenzione a lui."Amico della mamma."
Dice semplicemente lui."Non è solo un amico della mamma , è il nostro Picciriddu , u Picciriddu du quartiere."
Gli dice ed a me trema il cuore.
Mathias non dice nulla ,credo sia abituato ad ascoltare il nonno e probabilmente anche se non capisce bene ciò che dice lo ascolta e basta."E poi è un ragazzo con la testa a posto , non come quel mascalzone di tuo zio Gennaro!"
Aggiunge con un po' di enfasi , ci fa ridere , ride anche Mathias."Era picciriddu quando l'ho conosciuto , era così spaesato , avevo paura potesse lasciare Palermo da un momento all'altro.
Ed invece lo sai che ha fatto Mathias? E' rimasto qua , si è infilato nei nostri cuori e non è più andato via .
Ha lasciato Palermo da grande , da grande uomo , da grande calciatore e noi non l'abbiamo più dimenticato.
E' il nostro Picciriddu.
Sono fiero di lui , di ciò che è diventato.
Ed io lo sapevo che sarebbe tornato.
Lo sapevo che prima di lasciare questa terra l'avrei rivisto , sarebbe tornato qua, perchè anche noi ci siamo infilati nel suo cuore e non siamo pù andati via."
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Before You Go. - Paulo Dybala.
FanfictionPaulo Dybala ha lasciato il Palermo nel Giugno 2015 per andare alla Juventus , la società calcistica più importante in Italia ed una delle più importanti al mondo. Lo ha fatto a soli ventun anni , per inseguire un sogno e mantenere una promessa fa...