Capitolo 25.

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Paulo.

 "Okay vieni qua Paulo."
Esclama Beatrice entrando nella mia cucina e accendendo la luce , sono appoggiato a Simone perchè non è che il destro di Leonardo sia  stato proprio leggero  ed ho avuto un leggero capogiro quando mi sono alzato.

Beatrice ha in braccio Mathias che si è spaventato quando ha visto il casino che stava succedendo e si è calmato solo ora.

"Amore ti va di andare di la con lo zio Simo a guardare un cartone?"
Chiede poi Beatrice guardando suo figlio .

"Poi tu arrivi?"
Le chiede guardandola .

"Certo , dopo arrivo io , andiamo a casa e ci riempiamo di coccole."

"Tante così?"
Chiede ancora il piccolo spalancando le braccia.

"Tante così ."
Risponde lei spalancando un solo braccio perchè con l'altro lo sta tenendo , Mathias ride , butta le braccia al collo di sua madre , strofina il naso contro il suo .

E' un rapporto così bello , che non ho visto spesso fra madre e figlio , forse anche perchè sono sempre stati loro due , si sono fatti forza a vicenda , Beatrice mi ha detto che si sottovaluta il potere dei bambini perchè , tante volte, è stato Mathias a darle la forza quando proprio non ne aveva più.

"Allora cosa guardiamo Mat , Floopaloo , Sam il pompiere o i Paw Patrol?"
Chiede poi Simo prendendolo in braccio.

"Floopaloo!"
Risponde il piccolo entusiasta.

"E Floopaloo sia allora."
Il piccolo batte le mani prima che entrambi spariscano verso la sala , non è molto tardi , purtroppo il nostro falò non è durato poi tanto . 

Mathias ha un così bel rapporto con le persone del quartiere , è un bambino così amato perchè probabilmente riceve tutto l'amore che da.

Un amore così grande che per un esserino così piccolo sembra impossibile dare eppure è proprio così.

"Okay non hai del ghiaccio , ci accontenteremo di questa bistecca ."
Risponde lei con un po' di disappunto e facendomi ridere , la avvolge in un asciugamano e poi me la porge sull'occhio.

"Ai."
Esclamo saltando dalla sedia.

"Amore lo so fa male ma devi tenerla e premere sull'occhio o ti rimarrà ancora più nero."
Mi rimprovera e non posso fare a meno che sorridere.

"Mi piace quando mi chiami amore."
Sorride anche lei , un po' in imbarazzo.

"Mi sta venendo naturale ."
Abbassa lo sguardo , fa sorridere anche me , la prendo dolcemente facendola sedere sulle mie gambe.

"Dovrei andare a prenderti una pomata da mettere su questa brutta botta."
Mi dice ma non ho intenzione di lasciarla andare.

"Tanto suppongo che il segno mi rimarrà comunque per un po'."

"Mi dispiace Paulo."

"Non me l'hai mica tirato tu il pugno nena."
Le dico e porto un dito a girarle il viso verso di me , non voglio che si senta in colpa per questo , ha già troppo la tendenza ad accusarsi quando non deve.

"Però te l'ha tirato per colpa mia."

"No , me l'ha tirato perchè è un fottuto coglione , che parla di cose che non lo riguardano."

"Non è vero che mi spezzerai il cuore."
Mi vuole rassicurare.

"Lo spero."
Sospiro , mi accarezza la guancia libera.
"Parlavi sul serio quando hai detto che forse mi avresti seguito?"
Le chiedo incapace di tenermi ancora questo dubbio per me.
Ora è lei che sospira.

Before You Go. - Paulo Dybala. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora