Capitolo 12.

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Paulo.

Sono passati un paio di giorni dall'addio al celibato di Matteo che a parte la piccola parentesi con Leonardo è stato perfetto , ci siamo divertiti tantissimo ed il tutto si è concluso con l'alba in spiaggia ed un bagno alle sei del mattino.

Qualcosa di meraviglioso.

"Vado in spiaggia Giovanna."
Esclamo scostando la tenda , l'avviso sempre di ogni mio spostamente , è una cosa che mi viene veramente spontanea , abitudine.

"Ti aspetto per cena Picciriddu."

"Mi fai i fiori di zucca?"

"E la carne , devi mangiare la carne !"
Mi riprende come se avessi dieci anni , rido , le mando un bacio , poi scendo verso la spiaggia.

Domani ci sarà il matrimonio di Greta e Matteo e non avrò tempo di venire al mare , così oggi sto scendendo in spiaggia un po' prima rispetto al solito.

C'è la solita gente , mi salutano , faccio due passaggi a pallone con i bambini , scambio due parole con qualcuno.

E poi vado verso il chiosco , la prima tappa ogni qualvolta metto piede qua.

Ed ecco che finalmente vedo Beatrice , indica qualcosa a Mathias che sta colorando seduto al tavolino del chiosco , mi avvicino .

Alza lo sguardo quando mi vede , sorride .

"Ehi."
Dice precedendomi.

"Ciao nica."
Dico rievocando il solito nomignolo che purtroppo non ho avuto molta occasione di usare negli ultimi giorni.

Mi perdo a guardarla negli occhi , è una cosa più forte di me.

"Ciao Paulo!"
Veniamo distratti dalla voce di Mathias.

"Ciao piccolo."
Mi avvicino , gli scompiglio i capelli.

"Amore stai qua bravo un altro po' mentre arriva lo zio Richi?"
Chiede Beatrice accarezzando i capelli di suo figlio.

"Ma io voglio fare il bagno!"
Si lamenta il piccolo .

"Devi aspettare lo zio , lo sai ."

"Ma non arriva più mamma."

"Lo so , non ci possiamo fare niente amore , devi aspettarlo."

"Ma mi avevi promesso che dopo tre disegni arrivava lo zio e potevo andare a fare il bagno."

Questo bambino è più furbo di quel che possa sembrare , sembra quasi me da piccolo , mi ricordavo ogni cosa ed ero pronto a rinfacciarlo appena mi si presentasse l'ccasione di farlo.

Sorrido nel vederlo così , continua a discutere con sua mamma fino a quando non lo prende in braccio perchè sta arrivando qualche cliene e Mathias sta facendo qualche capriccio di troppo , serve i due bambini che volevano il gelato e poi prende uno straccio per pulire il bancone.

"Giuro che appena vedo Riccardino lo strozzo , doveva essere qua un'ora fa."
Non voleva dirlo davvero a me , voleva solo sfogarsi.

Sorrido , mi ricordo bene queste scene , capitavano spesso anche a causa mia.

"Io sto andando a fare il bagno , perchè non lo dai a me?"
Mi viene spontaneo chiederglielo , mi piace passare il tempo con Mathias , lo vedo così simile a me sotto tanti punti di vista , anche se probabilmente si comporta semplicemente come un bambino di tre anni.

"Non voglio disturbarti."

"Se te lo sto dicendo è perchè non mi disturbi."
Sorride.

"Solo il tempo di far arrivare Riccardino poi arrivo io , perchè col piffero che lo faccio andare a divertire , quello si mette al bancone al posto mio."
Mi fa ridere perchè ha un viso talmente dolce che non riesce davvero ad arrabbiarsi , si abbassa sotto il bancone , prende la solita borsa.

Before You Go. - Paulo Dybala. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora