Capitolo 21.

3.7K 138 26
                                    

Paulo.

Oggi ho passato tutta la giornata con Giovanna , Elena , Simone e Luigi.

Siamo usciti all'alba , col peschereccio , per andare si a pescare ma anche per fare una delle nostre tipiche gite , che consistono nello stare al largo per tutta la giornata.

Giovanna prepara tre o quattro cestini da pic nic , perchè il cibo non è mai abbastanza, e noi mangiamo sul pavimento del peschereccio mentre il sole ci accarezza il viso ed il venticello marino ci scompiglia i capelli.

Mi mancavano le noste gite , mi mancavano loro , mi mancava il mare e respirare aria così buona.

Siamo rientrati da poco perchè il cielo non prometteva nulla di buono ed abbiamo preferito non rischiare , siamo tornati a casa ma io non sono tornato nel mio appartamento.

Non ne avevo voglia.

Avevo voglia di vedere Beatrice che non vedo da un paio di giorni perchè , dato che suo fratello è andato fuori città , si è dovuta occupare del bar e non del chiosco.

Oggi però è al chiosco , lo so per certo , me l'ha scritto ieri sera che avrebbe passato il pomeriggio qua , anche se ora starà sicuramente chiudendo dato che l'orario è ormai quello di cena e ,soprattutto , spero che non sia già andata via.

Sorrido quando la vedo.

La spiaggia è ormai deserta.

E' ancora li , sta sistemando i tavolini e le sedie , sta chiudendo tutto mettendolo al riparo perchè probabilmente sta arrivando uno di quei grossi temporali che fanno sembrare il mare cattivo.

"Paulo!"
La voce di Mathias mi riempie il cuore di gioia , lo vedo scendere dalla piccola sedia che gli appartiene , stava colorando un libricino.

Mi corre incontro ed io mi accovaccio a prenderlo in braccio.

"Ciao ometto."
Esclamo scompigliandogli i capelli , lo faccio ridere.

"Lo vuoi vedere cosa stavo disegnando?"
Mi chiede .

"Certo ."
Rispondo entusiasta , cammino piano verso il suo piccolo tavolino , si fa lasciare a terra e mi fa vedere i suoi capolavori che ovviamente io apprezzo riempindoli di complimenti.

"Okay ometto che ne dici di stare qua ora mentre aiuto la mamma a finire di sistemare?"
Chiedo poi quando si risiede sulla piccola sedia verde , annuisce e si dedica ai suoi disegni.

"Non serve che mi aiuti."
Mi dice Beatrice passando uno strofinaccio sul bancone , ma io ho già per le mani le sedie da portare dentro .

"Ma sono io che voglio aiutarti."
Le rispondo cominciando a camminare.

Sorride , non dice altro ed io l'aiuto.

Un tuono improvviso la fa saltare per la paura , si spaventa anche Mathias che  piangendo corre dentro , sono la prima persona che incontra, si aggrappa alla mia gamba ed io lascio perdere ciò che stavo facendo , mi abbasso e lo prendo in braccio.

"Shh Mathias , ci siamo io e la mamma , va tutto bene."
Sussurro accarezzandogli i capelli , anche Beatrice lascia perdere ciò che stava pulendo e viene da suo figlio , gli bacia i capelli , lo accarezza.

"Amore non piangere è stato solo un tuono , vedrai che  presto passerà questo tempaccio ."
Gli dice lasciandolo comunque in braccio a me.

"Voglio andare a casa."
Dice Mathias fra le lacrime.

"Devo finire di pulire tutto tesoro , poi andremo a casa."

"Non farai in tempo a tornare a casa prima che scenda il diluvio."
Le dico preoccupato.

Before You Go. - Paulo Dybala. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora