questione di sguardi/tancredi galli.

17.

<allora?> dice valerio.
<mi piacciono troppo i suoi occhi e il suo carattere.> dice tanc.
<ma tranquilli non mi interessa lei.> aggiunge.
<manco a me.> dico.
<menomale.> dice mio fratello facendo un sospiro di sollievo.
<che c'è che non va in me?> dice tanc facendo l'offeso.
<nulla sei fantastico, ma mia sorella deve stare single.> dice vale.
ed ecco che continua così bah...che nervoso.
<meglio uno che conosci, che uno che non sai manco chi è giusto?> dice tanc.
non risponde.
<dai divertiamoci mò.> dico.
ballo con i miei amici tra le note delle canzone che il dj mette, è la serata più bella di tutte e non voglio privarmi della felicità, voglio divertirmi e dimenticare ogni cosa che ha detto mio fratello prima.
mentre ballo sorseggio uno dei tanti drink, non mi rendo conto di ciò che faccio ballo e mi diverto come tutti d'altronde suppongo già di essere ubriaca e vado da tanc.
<che bel ragazzo che sei.> dico.
<ti va di bere?> aggiungo.
<sei ubriaca giulia! basta.> dice tanc tenendomi visto che manco mi reggo in piedi. <zitto oh!> dico prendendolo e baciandolo..
—
dopo averlo limonato per circa cinque minuti mi stacco per mancanza di fiato e cado a terra, da lì buio totale.
—
tanc povs.

il nostro gruppo è subito corso lì, avendo visto la situazione e tutto chiamano l'ambulanza che in men che non si dica porta via giulia. beh vale è andato con lei in ambulanza, io e gli altri prendiamo un taxi e ci dirigiamo in ospedale.
<allora?> dico a vale.
<non mi hanno ancora detto nulla.> dice il mio amico.
<minchia.> dico tirando un pugno contro il muro.
<tranquillo tanc.> dice diego.
<ehi amico.> dice valerio rivolto a me.
<si?> dico.
<beh..> dice.