49.

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tanc inizia a baciarmi il collo, dei baci caldi e pieni di passione, nel mentre appoggia la sua mano calda sulla mia coscia, io ai suoi tocchi gemo, mi fa questo effetto questo ragazzo é unico a modo suo.
mentre mi bacia mi lascia qualche succhiotto lungo il collo e scende giù lo fermo.
<laviamoci continuiamo dopo a letto.> dico facendo una faccia perversa.
<mi piace.> dice lui palpandomi il seno.
mentre lui mi lava io lavo lui, finito usciamo e ci mettiamo l'accappatoio e mi asciuga i capelli, nel mentre sento il suo respiro sul collo.

ho finito di asciugare i capelli e mi trovo sul letto con lui al mio fianco.
<comunque questo non ti serve.> dice slacciandomi l'accappatoio e resta incantato dal mio corpo nudo e ci passa una mano lungo tutto il mio corpo, mentre non mi stacca gli occhi di dosso.
<sei così dannatamente perfetta cazzo.> dice.
<lo sono con te.> dico.
<comunque..> dico con tono malizioso.
<questo non ti serve.> dico togliendoli l'accappatoio a sua volta.
mi avvicino a lui e prendo fra le mani il suo membro e inizio a muovere su e giù, vedo che lui prova piacere.
<cazz..> dice mordendosi il labbro.
<uhh.> dico con tono malizioso.
continuo a muoverlo aumentano i ritmi finché lui non viene e poi capovolge la situazione, apre le mie gambe leggermente con una mano e infila dentro la mia intimità due dita, mi provoca piacere ogni volta.
<ohh.> dico.
<voglio sentirti urlare il mio nome.> dice lui provocandomi mentre continuava a darmi piacere aveva l'altra mano sul seno.
continua così finché non gemo più forte.
<CAZZO TANCREDII.> urlo dalla goduria mentre tengo tra le mani i suoi capelli.
lui ridacchia e mi guarda, mette via le dita e allunga il braccio per aprire il cassetto e tirare fuori il preservativo e se lo mette, si mette sopra di me e mi entra dentro, inizia con movimenti forti e decisi, ormai ci eravamo eccitati abbastanza! continuiamo così fino alle quattro del mattino..
crollo dal sonno su di lui, è stata una notte molto interessa.
-
il mattino seguente quella dannata sveglia continua a suonare cazzo. allungo e spengo il cellulare, tancredi mi teneva stretta a se.
<dai amo devo andare a scuola.> dico.
<mhhh.> dice lui.
<amo daii.> dico.
<resta con me.> dice per poi strofinarsi gli occhi e guardarmi.
<non posso ho la verifica di latino e l'interrogazione di matematica.> dico.
<mh per sta volta ti lascio andare.> dice facendo il broncio.
dio quanto è bello tutto spettinato e quando fa il faccino da bimbo. lo amo.
<ti amo.> dico stampandoli un bacio sulle labbra.
<anche io.> dice lui accarezzandomi.
mi alzo e vado a lavarmi, mi preparo e sono pronta.
avevo indossato dei jeans neri e una felpa nera della vans con le mie solite nike.
prendo lo zaino e do' appuntamento come sempre ad anna al solito bar.
con malavoglia mi dirigo al bar.

arrivo al bar e...

questione di sguardi/tancredi galli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora