questione di sguardi/tancredi galli.

21.

chiamano il nostro volo e ci dirigiamo in aereo a sederci ai posti nostri.
chi è vicino a me? tanc il mio bimbo.
<pronta?> dice.
<a sopportarti?> dico ridendo.
<si.> aggiungo ridendo per poi appoggiare la testa sulla sua spalla.
<scema.> dice ridendo per spostarmi i capelli dal viso.
intanto l'aereo è decollato bye bye madrid.
<mi mancano le tue labbra.> mi sussurra all'orecchio.
<pure a me mancano le tue.> gli dico.
<sei così mia.> dice.
<tu mio.> dico.
appoggia la sua mano sulla mia coscia, ogni volta sento una scossa che mi percorre tutto il corpo.
<quindi vieni da me?> chiede tanc.
<si..> dico.
<però non voglio che lo sappia valerio.> aggiungo.
<tranquilla pupa.> mi dice dandomi un bacio sulla guancia.
—
atterriamo eh beh che dire il volo ha ritardato un po' sono le sei prendiamo le valigie e chiamiamo il taxi e ci dirigiamo ognuno a casa propria.
<non posso farcela con marta.> dice valerio varcando la soglia.
<ma fregatene.> dico.
<stai con gaia ora.> aggiungo.
<sii, a proposito.> dice.
<eh?> dico.
<vorrei organizzare qualcosa con lei una di ste sere.> dice.
mi suona il cellulare.
<sisi ok.> dico.
<rispondo eh.> dico rispondendo e mi allontano.
<ciao pà.> dico.
<come stai piccola?> mi dice.
<tutto bene tu?> dico.
<anche io mi mancate così tanto.> dice.
<pure tu manchi.> dico.
<siamo appena tornati da madrid.> aggiungo.
<vi siete divertiti?> chiede.
<sisi.> dico.
<valerio?> mi chiede.
<aspetta.> dico.
ero uscita fuori nel giardino e metto il viva voce.
<oh vale è pà.> dico.
e i due parlano finché papà non dice <ciao amori miei ci vedremo presto.> dice.
<ciaoo.> diciamo io e mio fratello e chiudo.
vado a lavare i vestiti e tutto.
<comunque hai fame?> mi chiede valerio.
<bisogna fare la spesa.> dico.
<ti accompagno?> chiede.
<chiedo a tanc.> rispondo.
<volevo chiederti scusa se ultimamente mi sono comportato così.> dice abbracciandomi.
lo allontano.
<valè non funziona così nella vita mi hai ferito io ho deciso che me ne andrò.> dico andandomene in camera e chiudendo la porta a chiave.
sento dei passi e qualcuno bussa alla porta.
<valerio vattene.> dico.