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<secondo me dovevi girare nell'altra strada> dissi guardando indietro.

<no, vedi che qui dice che questa è la strada giusta?> disse indicando la mappa che aveva aperto nel suo cellulare.

<si ma l'altra strada era più bella, questa è quasi tutta buia ed è brutta> mi strinsi nelle spalle e lui mi guardò con un mezzo sorriso sulla faccia.

<non è che hai paura?> disse ridendo tornando a guardare la strada che avevamo davanti.

<no> guardai fuori dal finestrino, non sapevo dove stavamo andando.

<dai che in teoria tra poco dovremmo essere arrivati> girò a destra e con nostra grande sorpresa c'era una via piena di case e soprattutto, era illuminata.

Passarono altri 5 minuti e poi finalmente arrivammo nel ristorante che Gionata aveva scelto.

Era grande e aveva un'enorme giardino illuminato, gli interni erano in stile moderno e fortunatamente non c'era molta gente o forse c'era ma la sala era talmente grande da non accorgersi di nulla.
Odiavo i luoghi troppo affollati.

<avete prenotato?> ci chiese un ragazzo, probabilmente doveva essere uno dei dirigenti di quel posto.

<ci dovrebbero essere anche dei nostri amici ma non sappiamo se sono arrivati> disse Luca avvicinandosi al ragazzo che era a qualche metro di distanza da noi.

<se volete potete dare un'occhiata dentro per controllare se ci sono> Luca annuì e poi si affaccio nella grande sala.
Tornò da noi scuotendo la testa.

<provo a chiamarli> dissi uscendo in giardino.

Cercai nella rubrica il nome di Gionata e ci cliccai.

<pronto> rispose dopo vari squilli con la voce abbastanza calma e rilassata.

<mi spieghi dove cazzo state?> dissi cercando di mantenere il tono calmo <siete praticamente tutti spariti, nessuno di voi rispondeva né ai miei messaggi né a quelli di Luca> continuai.

<ma noi siamo tutti a casa, qui da me> rispose ridendo.

<no aspe, che significa che siete tutti a casa? Ma siete tutti scemi?> alzai la voce <e noi adesso cosa facciamo? Ci avete fatto fare preticamente mezz'ora in macchina per arrivare qua e ora dobbiamo tornare indietro?> iniziai a vagare per il giardino.

<ma no> continuava a ridere <ho prenotato un posto per due a nome di Luca> la sua risata divenne più forte <eravamo tutti d'accordo, per questo non vi rispondeva nessuno>

<ma siete stronzi o cosa?> continuavo a camminare nervosamente per il giardino.

<vi vogliamo bene> sentii la voce di Marina in lontananza <divertitevi> disse ancora ridendo Gionata per poi chiudere la chiamata senza darmi nemmeno il tempo di replicare.

Luca mi raggiunse e io in poche parole gli spiegai tutto.

<io a quel coglione gli spacco la faccia> disse scuotendo la testa.

<che facciamo entriamo e mangiamo o andiamo via?> stavo morendo di fame e non vedevo l'ora di mangiare qualcosa.

<beh> fece una piccola pausa <visto che la prenotazione c'è perché non entrare e mangiare alla faccia loro?> continuò sorridendo.
Era carino quando sorrideva.

Si incamminò di nuovo verso l'entrata seguito a ruota da me.

E anche questo capitolo è andato, fatemi sapere se vi piace perché non sono molto sicura di scrivere bene le parti narrate hahaha

Se per voi va bene, anche il prossimo sarà così perché altrimenti avrei dovuto scrivere tutto in questo e mi sembrava troppo lungo😂

Fatemi sapere se vi è piaciuto con una stellina❤️

𝓘𝓷𝓼𝓽𝓪𝓰𝓻𝓪𝓶 - 𝓒𝓪𝓹𝓸 𝓟𝓵𝓪𝔃𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora