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Ero seduta in giardino in compagnia di mio padre quando la macchina di Luca si fermò davanti il cancello, la portiera si aprí e ne uscì lui in tutta la tua bellezza, aveva un jeans nero e una maglietta bianca che gli stava divinamente. 

Il suo sguardo si posò su di me e la sua bocca si aprì in bellissimo sorriso.

Mi alzai dalla sedia sotto lo sguardo attento di entrambi e andai ad aprire il cancello.

<Chi è?> chiese mio padre alzandosi dalla sedia e venendo verso di noi.

<solo..> ci pensai, cos'era Luca per me? <un amico> dissi sorridendo.

<Luca> tese la mano verso mio padre <è un piacere conoscerla>

<Fabrizio> papà gli strinse la mano <il piacere è tutto mio> sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi e poi tornò a sedersi sulla sua sedia.

<noi usciamo> dissi andando verso di lui <tra poco dovrebbe tornare anche Katia> lui annuì, gli lasciai un bacio sulla guancia e lo salutai per poi entrare nella macchina di Luca.

<chi è Katia?> chiese qualche secondo dopo essere partiti.

<ma questa è l'unica domanda che ti viene da fare?> dissi ridendo <è mia sorella, ha 17 anni> un piccolo sorriso triste si formò sulle mie labbra.

la sua mano si posò sulla mia guancia e io chiusi per qualche secondo gli occhi <che hai?> chiese a voce bassa continuando a tenere la mano sulla mia guancia e accarezzandomi leggermente con il pollice.

<niente> sussurrai abbassando lo sguardo.

<va bene> spostò lo sguardo dalla strada a me <faccio finta di crederci> tolse la mano dalla mia guancia e la portò sul cambio.

<dove andiamo?> chiesi guardando fuori dal finestrino.

<in realtà non lo so> mi guardò <andiamo un po' in giro non in un posto preciso> girò a destra <va bene?> chiese infine.

<si> risposi portando il mio sguardo su di lui.


𝓘𝓷𝓼𝓽𝓪𝓰𝓻𝓪𝓶 - 𝓒𝓪𝓹𝓸 𝓟𝓵𝓪𝔃𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora