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Uscii dalla mia camera dopo qualche minuto.

Mi ero struccata e avevo messo una semplice tuta nera con una maglietta rosa che mi arrivava fin sopra l'ombelico e ai piedi avevo delle scarpe da ginnastica nere.

Appena uscii dal corridoio ed entrai in salone notai che Luca aveva il telefono in mano rivolto verso di me.

Ci misi qualche istante a capire che stava facendo un video e d'istinto mi coprii la faccia con la mano mentre mi avvicinavo.

<questa è una perla> disse ridendo mentre mi taggava, voleva metterlo nelle sue storie, cercai di prendergli il telefono dalle mani ma invano e come se non bastasse si alzò dal divano e si allontanò da me continuando a ridere per poi tornare dopo aver pubblicato la storia.

<te l'ho già detto che sei antipatico?> chiesi mentre mi incamminavo alla porta.

<si, credo di si> rispose affiancandomi <ora facciamo fare una bella passeggiata al dinosauro>

<il dinosauro ha un nome> ribattei scuotendo la testa <ed è Aron> continuai mentre lui apriva la porta.

Misi il guinzaglio ad Aron e poi uscimmo dal cancello.

In giro non c'era praticamente nessuno fatta eccezione per quelle poche persone che abitavano li come me.

Eravamo seduti su un piccolo muretto, avevo la testa appoggiata sulla sua spalla e il suo braccio era dietro la mia schiena quando, il mio telefono iniziò a squillare.

Era mia sorella, aveva dimenticato le chiavi ed era seduta fuori il cancello di casa

<mia sorella è rimasta chiusa fuori> esclamai alzandomi <se non vado mi mangia viva> dissi ridendo mentre si alzava anche lui.

Iniziammo a camminare e inaspettatamente dopo qualche secondo la sua mano prese la mia e un piccolo sorriso scappò dalla mia bocca.

Aron camminava davanti a noi, il suo guinzaglio era nella mia mano sinistra mentre l'altra era stretta in quella del ragazzo che camminava di fianco a me.

Dopo qualche minuto eravamo davanti casa e mia sorella era seduta su uno dei gradini e guardava il telefono.

Appena alzò lo sguardo su di noi sgranò gli occhi.

<non ci credo> lasciò il suo posto e si avvicinò a noi <capo plaza?> chiese incredula.

<già> sorrise come solo lui sapeva fare, lasciò la mia mano e ricambiò l'abbraccio che mia sorella stava per dargli.

<facciamo una foto?> chiese lei un po' in imbarazzo con la voce che tremava.

<si> si staccarono dall'abbraccio <fai tu o faccio io?

Mia sorella mise il telefono nelle mani di Luca <meglio tu> affermò, così lui, aprí la fotocamera, si avvicinò a lei, sorrise e infine scattò la foto per poi restituire il telefono.

<ora io vado a casa> disse Luca avvicinandomi a me e inaspettatamente mi lasciò un leggero bacio sulle labbra per poi andare verso la macchina.

Era arrivato vicino la portiera quando si girò e tornò da me.

Mi prese il viso fra le mani e le sue labbra entrarono di nuovo in collisione con le mie ma questa volta, in un bacio più profondo.

Le sue labbra si univano perfettamente con le mie e si muovevano in sintonia creando in me un gigantesco vortice di emozioni ma poi, dopo vari secondi la magia finí e tutto tornò come prima.

Lui tornò alla sua macchina, dopo poco parti e io restai sola con Katia che mi guardava e con gli occhi chiedeva qualche spiegazione che per ora non avrebbe avuto.

<vi ho fatto una foto> esclamò entusiasta per poi mostrarmi lo schermo del suo cellulare che ritraeva me e Luca in un momento magico.

<devi assolutamente mandarmela> dissi poi puntandogli il dito contro.

Beh che dire, appare il fatto che ho fatto la frangetta da sola, oggi Luca compie 22 anni🥰
Quindi tantissimi auguri al nostro Capo Plaza❤️

Continua a crescere🥺

Piccolo Luchino🥺🥺

Love u❤️

𝓘𝓷𝓼𝓽𝓪𝓰𝓻𝓪𝓶 - 𝓒𝓪𝓹𝓸 𝓟𝓵𝓪𝔃𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora