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«non puoi capire la mia felicità» aveva esultato Marina dopo aver chiuso la porta della stanza, a passo svelto si era avvicinata alla finestra e con uno scatto secco aveva tirato su l'avvolgibile, fuori c'era il sole e sembrava davvero una bellissima giornata, poi, con il sorriso sul viso si era seduta accanto a me nel letto.

«dov'è Gionata?» le avevo chiesto cercando di mettermi seduta senza nessun risultato positivo, ogni parte del mio corpo faceva male.

«ti sta prendendo qualcosa da mangiare» aveva risposto e qualche istante dopo dalla porta era entrato proprio lui con una busta marrone in mano, finalmente era arrivata la mia colazione.

«come le vere principesse» aveva esclamato lasciando la bustina tra le mie mani, dentro c'era un semplice cornetto alla crema e una bottiglietta d'acqua che però erano abbastanza sufficienti, non avevo poi così tanta fame.

«allora» Marina aveva sospirato «come stai?» aveva chiesto mentre tiravo fuori il mio cornetto.

«più o meno» presi un morso «mi fa male tutto» Gionata buttò la busta nel cestino «e poi non so minimamente come sta Luca» spostai lo sguardo fuori dalla finestra «ieri papà non ha saputo dirmi nulla» Marina, avvicinandosi al mio cornetto ne rubò un morso ricevendo un'occhiataccia da parte mia.

«da quanto ho capito io, non è messo bene ma non è messo nemmeno male» aveva detto Gionata prendendo una sedia per sedersi accanto al letto «l'unico problema è che non sanno quando potrebbe svegliarsi» aveva concluso estraendo fuori dalla tasca il suo cellulare che aveva iniziato a squillare «rispondo e torno» aveva detto uscendo dalla stanza, lasciandoci da sole.

«si vede che Luca ti manca» Marina si era spostata sulla sedia, dove poco prima era seduto il suo ragazzo «a volte anche quando sei con Amerigo» il suo sguardo era rivolto verso la finestra «siete stati due stupidi»

«vorrei tanto che non si notasse» un sospiro lasciò le mie labbra e gli occhi della mia amica tornarono su di me «a volte vorrei anche non averlo mai conosciuto» un sorriso amaro si fece spazio sulle mie labbra mentre i ricordi di vecchi momenti passati con Luca tornavano a galla nella mia mente.

«Luca è sveglio» aveva urlato Gionata aprendo la porta dopo molti minuti di assordante silenzio «e se fino a questa sera va tutto bene lo trasferisco in una stanza del piano» aveva continuato entrando nella stanza.

«sul serio?» la mia voce era squillante e le mie labbra si erano aperte in un sorriso «se è uno scherzo, giuro che ti ammazzo» gli avevo detto poggiando la testa al cuscino.

«ti giuro che faccio sui serio» aveva iniziato a ridere mettendo una mano sul cuore mentre alzava l'altra.

«però non ci fanno entrare vero?» aveva chiesto Marina alzandosi dalla sedia.

«no, mi hanno detto solo parenti stretti» Gionata le aveva rubato il posto ridendo e mentre lei cercava di spingerlo via, lui l'aveva presa facendola sedere sopra le sue gambe.

Qualche secondo dopo, avevo spostato lo sguardo verso il soffitto bianco e non riuscivo a smettere di sorridere, Luca finalmente era sveglio e stava bene.

Questo capitolo dovevo pubblicarlo tipo l'altro ieri ma ho avuto dei problemi con wattpad e non sono riuscita a fare nulla, pardon❤️

love u❤️

𝓘𝓷𝓼𝓽𝓪𝓰𝓻𝓪𝓶 - 𝓒𝓪𝓹𝓸 𝓟𝓵𝓪𝔃𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora