53

4.6K 71 19
                                    

Capo plaza's pov

La casa era già piena di gente ed erano soltanto le dieci e qualche minuto, ero arrivato da poco meno di mezz'ora e ancora non avevo capito perché mi trovassi lì e continuavo a chiedermi perché avessi accettato l'invito di Sfera.

Gionata era seduto di fianco a me nel piccolo divano nero, nella mano sinistra teneva una bottiglia di birra mentre nell'altra il cellulare acceso nella chat di Marina.

Alla fine si erano messi insieme e a breve avrebbero festeggiato i loro tre mesi.

<stanno arrivando> aveva sussurrato vicino il mio orecchio <non fare il coglione, lei non sà che ci sei anche tu> aveva continuato <e se viene a sapere che l'ho fatta venire apposta mi stacca la testa> il cervello mi stava andando in confusione al solo pensiero di rivederla e la mia gamba destra non riusciva più a stare ferma, sembrava una molla.

<non posso più ritirarmi, vero?> il mio sguardo si era spostato verso di lui quando Martina e Marina entrarono nel mio campo visivo <Giò, credo siano appena arrivate>

Pochi istanti dopo lui era in piedi e le guardava mentre faceva segno ad entrambe di avvicinarsi.

Si erano avvicinate solo di pochi passi quando lei mi vide e i suoi piedi si bloccarono.

Marina aveva sussurrato qualcosa al suo orecchio e lei aveva ripreso a camminare.

Un paio di minuti più tardi erano sedute nelle due poltrone bianche che avevamo di fronte.

Era diversa dall'ultima volta che l'avevo vista.

I suoi capelli erano più lunghi e non andavano più sul rosso ma erano del suo colore naturale, la sua pelle era più chiara e il suo fisico insieme al suo viso era più magro ed esile.

Il suo sguardo era basso e il suo viso era poggiato sul palmo della sua mano.

Da quando era arrivata non aveva detto quasi nulla se non qualche parola rivolta a Gionata o alla sua amica e riguardo a me, non mi aveva neanche guardato, neppure un misero sguardo, e quello, mi faceva sentire peggio di come già non mi sentissi.

Verso le undici e mezza, il suo telefono aveva iniziato a squillare e con qualche difficoltà, ero riuscito a leggere il nome della persona che l'aveva chiamata. Andrea.

Mentre lei si allontanava per rispondere, il mio corpo bruciava di gelosia e di rabbia.

Ero stato stupido a lasciarla scappare via dalle mie mani, me ne rendevo conto ma ormai era troppo tardi per rimediare e probabilmente lei, ora, aveva già qualcun'alto al suo fianco che non l'avrebbe trattata come l'avevo trattata io.

Cosa potrà succedere secondo voi nel prossimo capitolo? ;)

love u❤️

𝓘𝓷𝓼𝓽𝓪𝓰𝓻𝓪𝓶 - 𝓒𝓪𝓹𝓸 𝓟𝓵𝓪𝔃𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora