cap.23

102 5 39
                                    

"dopo mi fai vedere qualche foto della tua nuova casa?"

"Certo, sappi che sto conservando questi soldi da un bel pezzo, e poi li ho guadagnati anche con il lavoro, quindi almeno per me non è niente male"

Guardo le foto e... È veramente bella! È una casa bianca, con il pavimento parquet, qualcosa di grigio e nero che rendono il tutto abbellito. Ma da quando stava conservando questi soldi? Gli sarà costata tanto!

"Wow..! Ma è veramente tua? Ti sei dato da fare! È stupenda, davvero"

"Mi fa piacere, almeno quando vorrai venire, piacerà anche a te"

"Ma a me va bene ovunque, basta che ci siamo noi!"

"È vero, basta che ci siamo noi"

Squilla il telefono.
Ma chi è che deve sempre rompere il cazzo? Mio padre, è ovvio!
Ma ora questo che vuole? È passata una notte e mezza giornata e soltanto adesso si accorge che sua figlia non è ritornata a casa?

"Pronto.?"

"Martina ma dove diamine sei?! Ti sto messaggiando da tre ore, cazzo!"

"Da Federica.
Ma poi ti senti quando parli? È passata una notte e mezza giornata, e tu te ne esci ora che ti preoccupi? Fammi il favore, se devi recitare la parte di padre preoccupato assicurati almeno di farlo bene."

"Martina, se provi a dire un'altra parola è molto probabile che da casa non ti faccio proprio uscire più."

"Papà dimmi soltanto cosa vuoi."

"Domani c'è un'altra cena, e i miei colleghi hanno chiesto di portare anche te"

"Digli che non ci sono"

"Martina non fare l'idiota! Ho già detto loro che ci saresti stata, ora non mi interessa che tu non vuoi venire, ci vieni e basta!"

"Hai preso questa decisione senza sapere nemmeno cosa ne pensavo io!? Ma sei serio?!"

"Ciao Martina."

Attacca.
Come cazzo si è permesso? A quella cena di merda nemmeno ci voglio andare! Sembra che qualsiasi cosa c'entri io, sia sempre lui a scegliere per me.
Non ho più modo di fare ciò che voglio, sono sempre legata come un burattino alle sue regole e alle sue decisioni, è uno strazio.
Sento che Nic mi sta abbracciando, e questo gesto mi solleva un po'.

"Cosa ti ha detto?"

"Domani devo andare a una cena con lui, mamma e i colleghi..ma io nemmeno ci voglio andare.
Ti giuro, sembra che qualsiasi cosa sia lui a scegliere per me, anzi, leva il “sembra”, perché ormai lui sceglie per me.

"Ma perché non te ne vai da quella casa? Potrai condurre una vita più serena, senza problemi.."

"Io vorrei tanto ma..."

"Ma?"

"Ho pur sempre mia madre, Nic!
Io non posso lasciarla da sola! Ha bisogno di me, ha bisogno di aiuto, io lo so. Anche se non lo dice io so che dentro di lei vorrebbe gridarlo al mondo intero! Lei pensa di amare papà ma non è così, e io vorrei troppo farle cambiare idea... giuro che vederla felice, separata da quell' uomo, renderebbe felice anche me..
Per adesso è così, ma va bene.
Domani andrò a quella cena e cercherò di far vedere che la mia vita è perfetta! Come sempre. Sai, oramai è un copione che so a memoria!"

Questa volta sono io a stringere la presa dell'abbraccio, forse per sentirmi più sicura, per sentirmelo più vicino a me, come se stessero per portarmelo via.

Vuoi volare con me? -Ultimo-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora