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Era una sera molto tranquilla, e Taehyung era carico di lavoro.

Alzò lo sguardo dalle sue frenetiche mani che meccanicamente prendevano i prodotti e li passava sul nastro e osservò attorno a lui con fare annoiato. Erano le nove e mezza e si sentiva stanchissimo.

La attenzione però a un certo punto, si soffermò su un tipo abbastanza losco, che con il cappuccio sulla testa entrò velocemente all'interno.

"Sta sera ci saranno guai..." pensò tra sé e sé il grigio, appena vide quel ragazzo, o quell'uomo, non riusciva a capirlo dato che non era riuscito a vedere bene il suo volto.

Non gli trasmetteva sicurezza, perciò lo tenne sott'occhio per tutto il tempo, soprattutto quando vide che andò diretto all zona alcolici.

"Come immaginavo." pensò nuovamente. Provava paura verso quell'individuo: e se avesse tirato fuori un arma? E se lo avrebbe ferito? Un sacco di paranoie cominciarono a frullargli nella testa, perdendosi completamente nei pensieri, quando a un certo punto diversi schiocchi di dita lo risvegliarono

«Hey scusa, quanto è?» disse una donna sulla quarantina con fare scocciato.

Taehyung distolse lo sguardo verso quel tizio, rendendosi che per colpa sua aveva creato una fila di clienti impazienti. Si spostò una ciocca argentata dietro l'orecchio rivolgendosi alla donna alquanto maleducata.

«Si mi scusi mi sono distratto...»

Continuò a fare il suo lavoro, non riuscendo a tenere sotto controllo il tizio, ma con la coda dell'occhio vide che si stava dirigendo con fare tranquillo verso l'uscita.

Ma a un certo punto lo vide fermarsi nel bel mezzo del supermercato, con una strana espressione in viso.

"Ma è un pazzo questo..." pensò a quel punto Taehyung abbastanza irritato e anche spaventato dal comportamento di quella persona, che non gli stava facendo svolgere il suo lavoro in pace.

Fece un lungo sospiro e alzò lo sguardo verso la figura con leggera stizza.

«Scusi? Ha bisogno di qualcosa?»

Finalmente si voltò verso di lui guardandolo finalmente in volto: notò che era un ragazzo abbastanza giovane e aveva aspetto orribile, dato che il suo naso era completamente insanguinato e livido.

Taehyung fece una faccia leggermente disgustata nel vedere quel volto, al contrario dell'altro, che lo guardò con le labbra schiuse, ed era completamente imbambolato, così tanto che perse l'equilibrio avvicinandosi del tutto all'uscita facendo così scattare l'allarme.

Gli occhi dei due non smisero di guardarsi, quando una voce di un ragazzo fece risvegliare la situazione.

«Jungkook cazzo! Corri!»

"Jungkook? Così si chiama?"

Il corvino si guardò attorno spaesato, ma quando vide un paio di guardie che lo stavano raggiungendo, cominciò a correre accompagnato da una piccola figura dai capelli color menta, dileguandosi completamente nel nulla.

Lo sguardo di Taehyung era completamente perso e scioccato. L'allarme non lo aveva neppure sentito, e cavolo era inevitabile: quegli occhi enormi e lucenti, lo avevano completamente rapito.

«Mi scusi, qui non c'è scritto il prezzo, saprebbe dirmi quanto viene?»

La voce di un cliente lo tolse subito da quello stato di trance, scosse la testa e riprese il suo lavoro come se non fosse successo nulla.

***

«Arrivederci Taehyung, stai attento durante il ritorno.» disse il suo capo chiudendo le saracinesche del negozio.

Partners in crime || KookV Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora