Libero

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«Jungkook...» iniziò il menta facendo sedere il più piccolo sul divano completamente ricoperto di sangue il volto.

Quella mattina, i ragazzi riuscirono a prendere i due fuggitivi dopo un'intensa corsa. Litigarono di brutto, davanti agli occhi di Taehyung, dopo varie urla e insulti, Yoongi urlò: «non ti azzardare a ricominciare con quella fottutissima eroina! E non trascinarti questo povero ragazzo dietro!»

E dopo quelle parole, il corvino si buttò addosso al menta riempendolo di pugni. Era così che ormai si sfogava, non poteva farci niente, voleva essere libero.

Il restante del gruppo protesse Taehyung che era letteralmente spaventato dalla situazione.Yoongi e Jungkook non smisero di fare a botte, dove scaricarono la loro rabbia reciproca e non vennero bloccati.

Vedendo la situazione Seokjin si prese la responsabilità di portare a casa il piccolo Taehyung che non smetteva di urlare cercando di far smettere i due di picchiarsi.

Namjoon e Hoseok, ormai stufi, divisero i due, che scalciavano urlandosi di tutto e di più.

Tornarono a casa tenendo sotto controllo il più piccolo, e appena varcarono l'ingresso, lo trascinarono in salotto.

«Sono stufo dei tuoi comportamenti, siamo stufi... E mi sembra che siamo stati chiari del fatto che tu adesso non puoi avere relazioni, non puoi continuare così... non puoi frequentare quel ragazzo.»

Disse il menta mentre disinfettava le ferite del più piccolo sul suo volto, nonostante anche lui fosse completamente pestato in faccia. Era seduto sul tavolino davanti al divano, dove vi era Jungkook, affiancato da Seokjin e Jimin.

Quest'ultimo non riusciva a distogliere lo sguardo verso il Yoongi, intento a rimuovere il sangue sul volto del corvino.

«Ahia... mi fai male.» sussultò Jungkook a causa della troppa pressione sulla ferita.

«Scusa.» rispose Yoongi flebile.

Yoongi teneva molto a Jungkook, nonostante le risse, le urla e gli insulti che si scambiavano rimaneva sempre il suo piccolo fratellino, e sarebbe morto per lui.

Erano entrambi bambini quando si incontrarono la prima volta nella casa famiglia dove abitavano, e da lì furono inseparabili e condivisero cose belle, e cose brutte, ad esempio ritrovarsi sul letto insieme completamente andati a causa delle iniezioni di quella maledetta droga che li portò in un abisso oscuro.

Avendo terminato la cura, il menta si sedette composto fronteggiando il corvino, che rimase impassibile a quel gesto di premura. Jungkook in qualsiasi situazione dove gli venivano dedicate attenzioni per farlo sentire meglio, rimaneva con il suo modo di fare menefreghista e duro, ferendo i sentimenti delle persone che si trovava affianco che magari volevano solamente il meglio per lui.

«Per favore... fai come ti dico Jungkook è per il tuo bene... e per il bene di quel ragazzo che probabilmente non sa a cosa sta andando incontro.» disse il menta con tono preoccupato, senza essere troppo severo da causare altri litigi.

«Tu non puoi dirmi cosa devo fare non sei il mio fratello maggiore.» disse amaramente Jungkook volgendo lo sguardo altrove imbronciato.

Seokjin fece un verso scioccato mettendosi una mano sulla bocca, sapendo cosa stesse andando incontro il corvino che nonostante ciò, rimase totalmente disinteressato a quello che sarebbe successo, mantenendo lo sguardo basso.

«Sul serio Jungkook?!» esclamò Jimin ormai arrabbiato nei confronti del ragazzo girandosi verso di esso. In quel momento, la paura che quest'ultimo si arrabbiasse, era completamente scomparsa, aveva ferito Yoongi e non se l'aspettava da parte sua.

Partners in crime || KookV Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora